” IL MISTERO DI VILLA BALDINI” di FRANCO BURCHIETTI- EFFIGI- 20.06.2024
21 Giugno 2023” NULLA SI DISTRUGGE” DI MARCO VICHI- GUANDA- 28.06.2023
28 Giugno 2023Una sigla si fa conoscere in pochi giorni in tutto il territorio nazionale, ELP, che sta per Esercito di Liberazione del Pianeta. Rocco Schiavone come sempre non si scompone mai, anche se dentro di se si sente vicino a questi protestatari che liberano grandi quantità di animali d’allevamento sull’autostrada E poi ci sono le
solite beghe legate alla sua professione.
Ma quando viene a sapere di una donna malmenata brutalmente dal marito, non riesce a trattenersi e a sua volta gli riserva lo stesso…trattamento. Il guai è
che l’uomo il giorno dopo viene trovato ucciso con un colpo di pistola alla fronte, e così per Schiavone inizia questa nuova inchiesta, che, visti i precedenti po-
trebbe rivelarsi un po’delicata.
Intanto arrivano a rassenerarlo due vecchi amici del suo turbolento passato romano, Brizio e Furio, che però sanno farsi gli affari loro e sono pronti a dare una mano al loro vecchio compagno. Nel frattempo avviene un altro omicidio, vittima un grosso industriale, ma Schiavone avverta qualcosa che non lo convince. Perché un attentato a una ditta che rispettava i canoni ambientali, e perchè comportarsi in questa maniera ?
In Elp Antonio Manzini ci presenta un grosso tomo che riunisce due o più casi e quindi più inchieste.Rocco sta attraversando un periodo quanto mai agitato, si sente stanco,insoddisfatto, ma capisce che solo il sentimento dell’amicizia e del lavoro lo possono salvare, e quindi si getta a capofitto nelle nuove inchieste
che oltre tutto hanno un forte impatto sociale. Un Rocco Schiavone che riversa in queste storie tutta la sua naturale passionalità e che comunque lo fa rflettere che nulla può vincere una sempre più struggente malinconia.
Dal primo Rocco Schiavone di PISTA NERA sono trascorsi dieci anni, l’appuntamento con il vicequestore e con il suo creatore, ANTONIO MANZINI,non sono mai venuti meno. Ormai possiamo dire di conoscere a menadito le sue preferenze e le sue idiosincrasie, i colloquio con il procuratore Baldi ne sono la
prova più evidente , tante cose, tanti fatti, tanti sapori sono ormai dimenticati, gli anni passano e difficilmente tutto può restare come prima.
Lo stesso fantasma di Marina quando compare sembra quasi volergli dire che non lo riconosce più, lo sente vecchio, meno combattivo,,e anzi si sente costretta a chiedergli come mai non veda pìù Giovanna, ma non chissà per che cosa, ma perché sinceramente preoccupata di come stia invecchiando.
Tra le tante fregature che da la vita c’è quella dell’invecchiare, e allora vengono a mente tanti episodi del passato, di quando ad esempio era ancora a scuola
o con il padre o con la moglie, si è parlato di un eco proustiano.
In ELP il tema è comunque il più attuale che ci possa essere , i giovani si stanno ribellando ai vecchi ed ecco che sorge l’esercito di liberazione del pianeta
(ELP),un disastro che noi “vecchi” abbiamo procurato in tutti i modi possibili. E così i nostri ragazzi, i nostri giovani dispongono un po’ provocatoriamente
riempiendo autostrade e strade ferrate, di polli, maiali, mucche,una risposta a modo suo giocosa e che ridà dignità agli animali….
Naturalmente MANZINI in questo omaggio per i dieci anni del vicequestore Rocco Schiavone non ci vuole privare di niente, c’è inserita tra le tante storie che andiamo via via vivendo, pure un farsesco inno alle pene d’amore. Stiamo riferendoci a un particolare dramma farsesco napoletano, IO,MAMMETA E TU,
protagonisti l’inconsapevole Domenico D’Intino, Mimmo per gli amici, Memé per Pupa Iezzi, l’amore della sua vita, e Mammà, donna dalle nove valigie.
Qui ci verrebbe da dire “gatta ci cova”, ma stiamo parlando di un giallo e quindi non vi vogliamo rovinare la sorpresa….., e neppure il divertimento. Ma poi
chi l’ha detto che in un giallo ci si deve solo deprimere ?
Naturalmente in questa ” ricerca del tempo perduto” nei tanti mesi che Schiavone ha passato ad Aosta, pur perdendo ben poco delle sue abitudini e origini romane” ha riscosso sempre un gran successo, sia per l’opera scritta, sia per la serie televisiva, difficile scindersi tra romanzi e televisione, e cosi MANZINI
nel nostro caso ringrazia i lettori per l’accoglienza avuta in questi dieci anni, ma pensiamo che anche i lettori sian0 pronti a ringraziarlo per averci dato una serie “viva”, “reale”, ben raccontata, con toni leggeri e godibili, dimostrando che lo si può fare anche trattando storie “criminoase”.
Rocco è ormai una persona matura, forse l’unica che ormai gli è rimasta fedele è Lupa, pur se lui ha varie amiche e l’autore gli fa anche l’onore di fargliele
reincontrare tutte, Caterina, Nora, Sandra, o forse sarebbe meglio dire in questa raccolta di tante storie, c’è una buona dose di mestizia e pure di nostalgia,il
tutto stemperato dalla passione che Rocco comincia ad avere per il suo mestiere, e poi da questo episodio con gli ecologisti, lui vuole “credere”nei giovani e
quasi quasi si espone per loro.
C’è anche un forte attacco alla violenza maschile contro le donne, con uno Schiavone seriamente impegnato a combattere la violenza che purtroppo gli uomini continuano a praticare contro le donne e contro l’ambiente.
Narrato in terza persona, qualche accenno in prima nei ricordi personali,