” LA SPIAGGIA DEI RICORDI MORTI . Ada- Torte e delitti ” – di MICHELA GECELE . edizioni FORME LIBERE
3 Aprile 2016” IL SEGRETO DI ASCANIO ” DI ALESSANDRO PRANDINI- 0111 EDIZIONI
12 Aprile 2016Stefano Di Marino è sicuramente tra le firme più autorevoli nella spy story italiana, da anni è tra le firme più prestigiose della collana Segretissimo
di Mondadori, per la quale firma la serie di spionaggio il Professionista. E quindi è sicuramente uno dei massimi conoscitori del settore e pertanto
non ci meraviglia la sua voglia di raccontarci il cinema delle spie con il pregio aggiuntivo di scrivere il tutto come se stesse scrivendo un romanzo.
Intanto va detto che la simbiosi cinema-spie è sempre stata perfetta come l0 testimoniano le centinaia di grandi film di carattere spionistico, alcuni
addirittura considerati dei capolavori. E il genere ha offerto un po’di tutto, avventura, thriller, politica, denuncia sociale, sesso, bisogno di denaro,gusto del brivido, ricatto… Il cinema si è appropriato di tutto questo dando vita a storie che entrano nella memoria di ognuno e che via via
vanno a costituire una sorta di interminabile racconto che va oltre i confini geografici e i limiti del tempo.
Di Marino oltre che le sua grande conoscenza del genere arriva a darci un emozionante racconto che diventa una autentica escursione in mezzo personaggi di ogni tipo e di ogni risma costruendo così una storia sempre palpitante e appassionante. Di Marino si basa quindi sul cinema, andando
molto indietro nel tempo senza mai però cadere nel rischio del facile nozionismo, la sua abilità è stata quella di costruire un romanzo vero e proprio,
cecando di…scoprire chi erano gli ” eroi dell’ombra “.
Stefano Di Marino confessa che pensava da molto tempo a un libro sul cinema di spionaggio, affrontando nel tempo tutti le correlazioni possibili,
dalla letteratura ai fumetti, dalle serie TV alle inchieste giornalistiche. Del resto tra gli oltre 90 romanzi che ha scritto oltre la metà sono delle spy
story. Ci dice anche che non ha voluto scrivere un dizionario nè tantomeno seguire un criterio cronologico nelle scelte fatte. Ha preferito seguire un
criterio storico, partendo dai primi anni del Novecento sino alla Seconda Guerra Mondiale. Se è pur vero che le origini dello spionaggio risalgono
alla notte dei tempi, è solamente all’inizio del XX secolo che cominciano ad agire i primi grandi Servizi. La prima Grande Guerra sta per iniziare
ma è già guerra di spie nei palazzi, nelle città, nei ministeri, nei grandi Hotel. Quando si parla di spionaggio si deve intendere raccolta di informa-
zioni, ma anche sabotaggi, omicidi, avvenuti lontani dai luoghi delle battaglie ma non per questo meno destabilizzanti.
Tra le due guerre furono girati moltissimi film, ci sono anche pellicole di pura propaganda, ma ci sono pure prodotti confezionati in maniera ottima
che ricostruiscono atmosfere e modi di vivere nelle retrovie dove l’attività delle spie è altrettanto continua e efficace. Con la Seconda Guerra mon-
diale cresce il numero delle pellicole, che poi non saranno solo in contemporanea al conflitto ma diverranno numerosi anche nei tempi successivi
avendo visto i Grandi Studi Cinematografici che l’argomento era più che mai di attualità e seguitissimo dal pubblico. Ed ecco quindi anche grandi
produzioni senza badare a spese, con avventure avvincenti e molto aderenti alla realtà.
Il tempo delle spie avrà ancora un maggior ascolto con la Guerra Fredda, un periodo che è contrassegnato dal nucleare con tutte le paure del
caso e con una guerra subdola e sotterranea tesa a carpire segreti e formule.
Ci sarà uno spionaggio di tipo ideologico, un altro di tipo tecnico, un altro ancora più avventuroso, ci sono sinistri individui che vogliono dominare
il mondo e superà-agenti che li combatteranno. Nasce quindi il fenomeno Bond che parte da una fortunata serie letteraria per approdare ad una
ancora più celebrata saga cinematografica che ancor oggi viene sempre accolta con grande risalto. E’ chiaro che ci sono stati poi buoni e cattivi
imitatori, come del resto il filone spionistico è andato avanti nel tempo sulla scia dei nuovi problemi che via via s0rgevano, legati al Medio Oriente,
all’islamismo, alle questioni razziali. Con il passare del tempo, e con l’allentamento dei costumi, anche il sesso diviene un’arma sempre più impor-
tante anche se a pensarci bene è dai tempi di Mata Hari che la seduzione è stato sempre un metodo molto usato nello spionaggio.
La spettacolarità delle riprese, l’azione pure emblema di una certa cinematografia hanno fatto sì che verso gli anni ‘8o si è dato sin troppo risalto
all’azione fisica e meccanica, certe riprese facevano quasi ridere, gli stessi 007 sembravano quasi dei robot.
Con la caduta del Muro di Berlino è sembrato che un vecchio mondo scomparisse, magari sostituito dallo spionaggio industriale, ma purtroppo
i fatti dell’11 settembre hanno scatenato un nuovo e più virulento conflitto, dove ideologia, religione, violenza si mescolano e quindi ecco nuove
storie per il nostro genere.
Scompaiono un po’ i classici, lo stesso 007 deve modernizzarsi. Tutto questo ha portato Di Marino a una scelta più tematica che cronologica.
E anche se la sua opera abbracia cento anni non procederà per anno di produzione, accoppiando ad esempio Bond e i personaggi in terpretati da
Michael Caine. Insomma una summa di film da accontentare il ricercatore, l’appassionato, il fan , lo storico.
Interessante è vedere anche da queste storie che poi non è vero che le spie fossero tutti dei Superman, spesso si trattava di cittadini qualunque
incastrati dai Servizi Segreti che se ne servivano senza pietà.
In conclusione Di Marino ci dice che troveremo in questo suo romanzo sullo spionaggio i nostri film preferiti ma anche tante pellicole che magari
ignoravamo, il tutto all’insegna del motto ” il cinema delle spie raccontato come un romanzo”.
GIUSEPPE PREVITI