“E’ SOLO L’INIZIO COMMISSARIO SONERI” DI VALERIO VARESI-FRASSINELLI
4 Febbraio 2011“LA LUNA NEGLI OCCHI”- DI SANDRO ORI- MARCO DEL BUCCHIA EDITORE
8 Febbraio 2011In una brutta e piovosa giornata d’inverno il commissario si imbatte in due casi: il primo,apparentemente più semplice, riguarda il suicidio di un giovane che si è impiccato senza soldi nè documenti addosso, vestito in maniera molto elegante e con una valigiia di lusso ai piedi. Chi è? Perchè si è suicidato? Qualcosa non torna al
commissario. Il secondo morto è Elmo Boselli, era stato uno dei leader delle rivolte sessantottine. E’stato accoltellato nel giardino di casa, con un grande accanimento sul suo corpo. Oggi era considerato un prersonaggio
ormai passato di moda pur se un tempo era stato assai noto.Tra i leader del movimento rivoluzionario una presenza forte e carismatica, ma anche la fama di grande seduttore.Soneri indaga,scava nella vita dell’uomo,
ripercorrendola a ritroso in cerca di un antico grande amore.E l’inchiesta lo porterà a scavalcare i ventosi e innevati Appennini per scendere al mare sino alla Cunque Terre. E in questa ricerca finiranno per trovare anche il bandolo
della matassa che ha portato all’impiccagione dello sconosciuto.
Ma tutto questo servirà a Soneri per una riflessione sugli ideali della generazione vissuta negli anni sessanta.Sognavano di cambiare il mondo e non sono stati capaci non solo realizzare i loro desideri ma hanno
avuto anche la colpa di nnon aver lasciato nulla o ben poco ai loro eredi.Nedl contempo l’indagine prosegue….
Pioggia e fango flagellano Parma, quale migliore giornata per doversi occupare di cadaveri! In un edifio abbandonata penzola come un prosciutto un cadavere da una trave. Nel giardino di una casa viene trovato il cadavere pluriaccoltellato(ben 23 i colpi inferti)di un ex-leader della contestazione sessantottina. . Assolutamente
sconosciuta la prima vittima, molto noto a Parma il secondo, un grande affabulatore di assemblee,ma anche uno
con la fama di grande seduttore. Questo è l’inizio del romanzo di Valerio Varesi, “E’ solo l’inizio commissario Soneri”:Un giallo certamente, ma anche una presa di coscienza su un passato non troppo remoto.
Se Soneri è alle prese con “i cocci” di una società dove i soldi la fanno da padrone mandando alle ortiche ideali e emozioni, Varesi riflette sui “cocci”della sua Parma, rimpiangendo quella che è stata e constatando che oggi non
offre più nulla a chi vi vive.Un duplice grido di dolore, insomma!
Soneri ci fa entrare in tutti i vicoli e le piazze della città: intanto entra pure nella vita di Elmo, abbastanza squallida si
rivela subito quella attuale. Viveva,pressochè mantenuto,con una compagna,persi o quasi gli ideali di gioventù, si arrangiava commerciando in abiti usati. Il commissario tenta di riucostruire anche la vita del passato:grandi discorsi in piazza, botte con la polizia, tante donne, una figura, secondo un vecchio poliziotto a cui il commissario si rivolge,non proprio edificante, un opportunista, con qualche ambiguità di troppo. Poi un viaggio in India,quasi una fuga, al fianco quello che sembrava essere il grande amore della sua vita. Ma anche questa fase dura poco, torna solo in città, dove scoprirà che mol,ti ex-compagni hanno rinnegato i passati ideali e ora si trovano dall’altra
parte della barricata. E chi è rim asto fedele conduce vita grama. E per lui non sarà molto diverso. Soneri via via che indaga e ricostruisce il quadro di questa vita spesso si chiede se l’assassino viene dai fantasmi politici del passato o è qualcuno appartenente alla vita attuale della vittima.
Un giallo che snoda la sua trama percorrendo un cammino pieno di ricordi, quelli della Parma di Varesi e anche di Soneri. Una città dove spesso la nebbia la fa da padrona, ti entra nelle ossa, ti rende triste e
malinconico, con Soneri che per scacciare queste malinconie spesso si rifugia nella cucina di qualche ristorante.Un piatto di anolini in brodo, un piatto di trippa fumante le consolazioni del poliziotto. Ma non sempre scacciano tutti i cattivi pensieri.I sogni, gli ideali di quarant’anni prima sembrano restati tali solo in cucina.
E che dire degli ultimi “compagni”di Elmo, si rifugiano tutti i giorni in un b aretto, bevono lambrusco, si proteggono l’un l’altro, ma non hanno più ideali,i sogni sono svaniti.
Soneri per risolvere il dramma spesso varcherà l’Appennino, la soluzione la troverà sul mare.Anche il suicida misterioso entrerà nella vicenda. Era un giovane immigrato, un disperato rimasto senza lavoro,ma che
si era fatto conoscere come sostenitore ultrà dello Spezia e aveva legato con un personaggio che poi
entrerà a pieno titolo nella storia di Elmo.
Viaggi lenti quelli che compie il nostro investigatore tra Parma e la Liguria, sia per il tempo inclemente che
ostacola questi trasferimenti, ma anche perchè non sembra avere fretta, la strada è ricca di insidie, il tempo è pessimo, ma lun go la via ci sono tante bettole,tante locande. Soneri si ferma spesso, non solo perchè è un
buongustaio, ma perchè gustando il cibo, viaggiando e amoreggiando con la sua donna, ha il tempo di
pensare e di tirare le fila. E dirà una cosa amara il nostro protagonista, parlando del suo mestiere”Noi siamo
soltanto quelli che alla fine raccolgono i cocci”. E infatti arriverà anche la soluzione…..
Tra le nebbie invernali che rendono ancora più malinconiche le colline parmensi Varesi si conferma ancora una volta uno splendido suscitatore di emozioni, meritando ancora una volta l’accostamento a Simenon, c’è chi
parla pure di Izzo. Un andamento apparentemente lento ma che invece, a piccoli passi, ci fa entrare nei personaggi, nel mondo del passato ma anche in quello del presente.Importanti sono non tanto i discorsi roboanti, ma i piccoli fatti, i dettagli,i costumi di vita e su questo l’accostamento “Varesi-Simenon”è quanto mai
azzeccato.
In questo romanzo che per certi versi appare un più “politico”degli altri, profondo è lo scoramento per il crollo degli ideali, non tanto del passato,quanto del presente da parte del duo Varesi/Soneri. Si delinea un personaggio nuovo nella narrazione di Varesi, “il mare”,di solito le sue ambientazioni sono sul fiume o sugli
Appennini, in questa storia ha una grande evidenza il mare, quello ligure. Stavolta infatti lo scorrere degli eventi
porta Soneri a Levanto e dintorni, anche qui gente dura, abituata a inverni difficoltosi per tanti motivi, poco espansiva.Con un grande dono, quando splende il sole subito l’atmosfera cambia, anche il mare splende maestoso nei suoi colori. Mare come sinonimo di speranza, di luce, forse quella che manca alla Parma attuale.
Varesi riesce bene a creare queste sensazioni marine, questi contrasti e del resto lo stesso Soneri sembra più a suo agio nelle nebbie parmensi, si trova a disagio difronte alla calma…azzurra del mare, il passaggio dal monte al mare non è indolore ma avvertito come una necessità. Un’ambìentazione quindi più variegata e meglio capace di fotografare queste luici ed ombre delle generazioni degli anni in cui si svolge questa storia.
GIUSEPPE PREVITI PARTE PRIMA CONTINUA