“TU SEI IL MALE”DI ROBERTO COSTANTINI-MARSILIO
8 Ottobre 2011“CHI HA RUBATO LA GIOCONDA?”- DI RICCARDO CARDELLICCHIO-SARNUS
16 Ottobre 2011Tra i riconoscimenti del Premio letterario Orme Gialle vi è anche quello di pubblicare i racconti dei finalisti,e anche per l’edizione 2011 alla proclamazione della graduatoria e dei vincitori è seguita anche la presentazione della pubblicazione di An ima Assassini/5 di cui parleremo in una prossima occasione.
Data l’alta qualità dei partecipanti oltre che il loro numero,l’organizzatore del concorso Marcello Cimino e l’editore Marco Del Bucchia hanno ritenuto di pubblicare
un’altra antalogia comprendente i racconti di undici autori. Il titolo di questa seconda pubblicazione è “Fantasmi&Co.” in modo che venga lasciata una memoria di
un gruppo di racconti ritenuti meritevoli di essere ricordati. Iniziativa sicuramente da lodare,intanto perchè pressochè unica nel suo genere,e poi perchè da spazio e visibilità a un ulteriore numero di scrittori.
Essendo stato incaricato della prefazione del volume sono rimasto abbastanza sorpreso man mano che leggevo i racconti del fatto otto su undici avessero un tema comune “il fantasma“: poichè il bando di concorso non assegna alcun tema di riferimento è quanto meno insolito che un gruppo di partecipanti abbia pensato a costruire una storia dove “il fantasma”la fa da protagonista della storia.
In letteratura il motivo del soprannaturale non è certo una novità, il fantasma era considerato una apparizione intesa appunto o come manifestazione di entità superiore oppure come segnale di un “ritorno”tra i vivi di un defunto. Nella tradizione popolare e letteraria il tema del fantasma è molto ricorrente,ma anche nella vita comune si sente dire di castelli,ville dove appaiono delle strane presenze,specie se riferite a persone vittime di morte violenta ,oppure ancora oggi si sente di case inabitabili perchè infestate dai fantasmi.Ma non è neppure detto che queste”presenze”siano sempre negative o portattrici di male, possono anche assumere un ruolo positivo.
Tornando alla letteratura il fantasma è tipico del genere horror o del fantasy,ma anche nella letteratura gialla la paura,la morte,l’orrore possono essere componenti
basilari, l’atmosfera deve essere ricca di suspense,può voler fare impaurire,e quindi molti giallisti ricorrono al tem a del sopèrannaturale,del diavolo,del fantasma
per raggiungere determinati obbiettivi.
Nel caso di “Fantasmi&Co.”il tema più ricorrente è quello appunto dei fantasmi,circa otto su undici,ai tre il ruolo dei…Co.
In “Villa oscura”di Giulia Castelli un bambino ucciso tanti anni prima in una grande villa ora disabitata da anni perchè si dice infestata dai fantasmi compare a due coraggiose visitatrici e rivela chi è stato il colpevole della sua morte.
Ne “I segreti di Torrechiara”di Giovanni Maria Pedroni incontriamo “donne che non vivono più che aiutano donne che devono continuare a vivere”.E una di queste
donne aiuteràun giovane appuntato dei carabinieri a risolvere un caso di omicidio.
Ne “La susina triste”di Laura Vignali ,ambientazione Monastir in Tunisia,un uomo vi viene dall’Italia per riconquistare la donna amata ma un’altra donna lo convincerà che non si possono costringere le donne ad amare e per ricordo gli lascerà una susina. Già,ma questa sua nuova amica chi era in realtà?
Anche in “L’ultimo giorno”di Stefano Masoni una donna,che è stata la sua amante,predice a un uomo che morrà il giorno dopo, lei si che ne intende da questa esperienza ci è già passata……
In “Tornare”di Chiara Lazzari una donna di aggira per Venezia,finalmente libera di muoversi dove vuole,anche di innamorarsi,già ma perchè nessuno la vede?
Molto toccante “La casa delle cento stanze”di Simone Togneri che rievoca il tragico fatto dei due fratellini scomparsi e ritrovati cadaveri dopo circa un anno nei sottosuoli di un edificio disabitato dove erano precipitati,e dalla voce del più grande sapremo cosa è veramente successo.
Anche in “Vera Talbot”di Riccardo Landini, “Atlantide”di Alessandro Manzetti,”Nina”di Francesco Tranquilli si gioca sull’identità dei personaggi,reali o fantasmi
anch’essi?
Gioca su un crescendo da horror Giacomo Napoli in “Il manichino”, mentre ne “La scala reale di Satana” di Silvstro Gambi un uomo mette come posta in una
mano di poker la propria vita…..
Come si può vedere molti temi comuni ma solo come ispirazione, ognuno racconta una storia diversa con approcci e significati nettamente differenti l’uno dall’altro.
Probabilmente questa sorta di fil rouge assolutamente casuale, oltre che una buona qualità di scrittura,hanno convinto chi di dovere a promuovere anche questa
antologia, che comunque proprio per quanto detto vive di una sua vita autonoma e merita di essere letta.
Orme gialle promuove un concorso letterario che si basa sul giallo,sul noir,nei racconti che abbiamo sia pur fuggevolmente citato,salvo il caso di Pedroni che in
I segreti di Torrechiara dà spazio anche a un investigatore e ad una indagine,negli altri il tema del giallo o del noir è appena sfiorato se non ignorato,potremmo definirla una “antologia dei misteri”!