“PALADINI DI FRANCIA” SPADA AVETE VOI,SPADA AVETE IO! DI FRANCESCO NICCOLINI – REGIA DI ENZO TOMA -cantieri teatrali KOREJA
9 Febbraio 2013RIII-RICCADO TERZO DI WILLIAM SHAKESPEARE- TRADUZIONE E ADATTAMENTO DI VITALIANO TREVISAN
25 Marzo 2013Cast: Enzo Vetrano Stefano Randisi Margherita Smedile
L’approdo di Enzo Vetrano e Stefano Randisi da lunghi anni studiano l’approdo migliore al mondo pirandelliano, sul quale hanno realizzato ottimi spettacoli, un cammino iniziato
nel lontano 1999 e che forse ha toccato il suo apice con il premiatissimo I giganti della montagna . Ma oltre i drammi e le commedie messe in scena ci sono stati anche studi sull’opera
pirandelliana, sull’uomo Pirandello e anche questo ha poi portato i nostri attori/drammaturghi a realizzare degli spettacoli usando i personaggi e le battute da lui creati.
In questo rientra questo spettacolo dal titolo breve Fantasmi ma da un sottotitolo lunghissimo L’uomo dal fiore in bocca Sgombero colloqui con i personaggi di Luigi Pirandello e
con Totò e Vice di Franco Scaldati. I due teatranti siciliani intrecciano in questo lavoro i tanti temi del loro cammino intorno a Pirandello con il surreale esprimersi di Totò e Vice, due
personaggi tra il fantastico e il poetico creati da Franco Scaldati, altro poeta, attore e drammaturgo palermitano. Tutto per arrivare a formulare un’idea drammaturgica che con toni ora umoristici, ora struggenti, ora melanconici, ora poetici affronti i temi dell’attesa e della morte.
Il teatro di Pirandello conferma in questa realizzazione scenica la sua enorme vitalità nel prendersi gioco dei vizi e delle amarezze della società. Ma anche delle sue malattie e quindi
diventa chiaro perché si ricorre a L’uomo con il fiore in bocca.
Ma è anche vero che si parla di morte per solennizzare cosa è la vita, e anche per scacciare o ridimensionare vecchi fantasmi a lui si dà troppa importanza, dalle debolezze che
ognuno porta in sè agli scontri quotidiani alla noia della routine giornaliera.
Verdiani e Randisi, con la bravissima Margherita Smedile confezionano uno spettacolo che parte da questo assunto. Lo fanno attraverso personaggi presi da opere di Pirandello e con
l’aiuto degli assurdi personaggi di Franco Scaldati.
Totò e Vice si chiamano continuamente, hanno paura che uno perda l’altro, e nel contempo fanno da coro alle parole del grande commediografo siciliano. Ma ancora maggiore è la
sensazione di tenera unione che li rende indivisibili. I due vagano lungo i binari della linea ferroviaria verso una meta misteriosa, più o meno lontana (la morte ?), trascinando una
grande valigia.
Certamente al successo dello spettacolo contribuisce la grande interpretazione dei due splendidi attori, Vetrano e Randisi, spalleggiati dalla Smedile e veramente fa commuovere
questo appuntamento con la morte. Un viaggio ricco di sensazioni che fanno riflettere e partecipare anche chi è in platea. E quasi viene da dire grazie a questi due clochard che
sembrano quasi impersonificare il destino umano.
GIUSEPPE PREVITI