” PASSATA E’ LA TEMPESTA ( Dell’alluvione e di altre calamità)-Antologia-AA.VV.CARMIGNANI EDITRICE
14 Gennaio 2018” AMARENO E IL CASO P.P.F” di ZAP &IDA -GIRALDI EDITORE
19 Gennaio 2018- Protagonisti di questa storia un simpatico signore anziano, molto elegante, molto ricc0, che vive di ricordi e di rimpianti. Il suo nome è Umberto Serrani, unalunga vita occupata a ” blindare” le fortune di tanti possessori di capitali e a risolvere tutti i loro problemi,leciti e illeciti. Non sempre infatti gli affari che generavano tanta ricchezza erano puliti. Ciò gli aveva procurato amici e legami di riconoscenza che si erano mantenuti saldi nel tempo.
IL mondo sembra crollargli addosso quando apprende della morte di Giulia che era stato il grande amore della sua vita. Si erano molto intensamente, conuna reciprocità di rapporti e di felicità assoluti, ma talmente assoluta che l’uomo aveva preferito chiudere ogni rapporto e negli ultimi venti anni non si eranopiù rivisti. Appreso della morte di Giulia, avvenuta davanti alla porta di casa, vuole assolutamente sapere cosa è successo, se si è trattato di uno scippo andatoa male, e perché è sfociato in un assassinio. Ma vuole anche conoscere cosa ha fatto la donna in tutti questi anni, come ha passato il suo tempo, se è perché èandata in difficoltà economiche. Va aggiunto che Giulia aveva una figlia Sonia, che sperava diventasse una grande soprano.
Serrani chiama due investigatori che aveva conosciuto proprio in quel periodo. E così ricompaiono Carlo Monterossi, uno dei più conosciuti autori televisivima in quel momento a riposo, perché disgustato dei tanti programmi trash, e Oscar Falcone, uno che sa come muoversi e ha una ottima rete di collaboratorie informatori.
Ma anche la polizia ovviamente indaga, se ne occupano Ghezzi e Carella, due che non mollano mai e che quando si occupano di un caso il loro intervento risulta sempre determinante.Quattro investigatori, due che lo sono di mestiere, due dei quali, uno ha la tempra del detective, l’altro sembra più un “aggiustatore di destini”, sono alle presecon una brutta storia. Ne è rimasta vittima una donna un tempo bellissima, e anche sfortunata, ma che ha lottato in tutti questi anni perché almeno i sognidella figlia Sonia si realizzino.
Questo è un po’ il filo conduttore del libro appena uscito di Alessandro Robecchi Follia maggiore che contiene, del resto questo è il cliché di questo autore,personaggi e storie in quantità. E così si intrecciano destini e fatti, fortune e sfortune, rimpianti e gioie, il tutto sempre narrato con un sottile senso dell’humour.
Ma anche con toni serrati e intensi, con un linguaggio moderno e composito perché a vari personaggi di diverse estrazioni sociali corrispondono altrettanti tipidi linguaggio. Sempre viva tra le righe l’attenzione alla “condizione umana”, qui si accentua il discorso sulla crisi della borghesia costretta per sopravviverea sottostare anche alle pretese della criminalità.
Ma non manca un soffuso senso di “rimpianto”(un termine che ricorre spesso) forse più per quello che poteva essere che per quello che è stato.
Il milanese Carlo Monterossi, noto autore televisivo con la tendenza a mischiarsi nelle cose altrui, mentre sta oziando nell’attesa di varare un nuovo programma,viene coinvolto dall’amico Oscar Falcone che gioca a fare l’investigatore nella ricerca di un anziano e ricco signore scomparso da casa tra la preoccupazione, più di facciata che sentita, del figlio. Sarà facile ritrovare Umberto Serrani, un tempo personaggio molto potente nel mondo della finanza,un mondo non sempre pulito…. Ora lui vorrebbe godersi la vita a modo suio, e non sottostare alle preoccupazioni…interessate del figlio.
Il loro compito sarebbe quindi eseguito, ma il delitto di una donna sulla sessantina, che poi si scoprirà essere stata l’unica vera fiamma del Serrani, Grazia,cambia completamente le prospettive, sin lì abbastanza leggere , del romanzo. Ritrovjamo la coppia di poliziotti >Carella e Grossi, di brutto aspetto ma efficacissimi, a indagare sul caso, come pure si muovono Falcone e Monterossi, sollecitati dal vecchio signore. Questi vuole sapere come se la sia passata la donna in tutti questi anni, ma vuole sapere cosa è successo. Intanto di trasforma in Pigmalione di Rosa, la figlia di Giulia, aspirante cantante lirica.
Su Milano piove incessantemente, mentre prosegue la corsa parallela delle due coppie di investigatori, ciascuna con i propri metodi, le proprie informazioni,intanto è assodato che si tratta di un delitto. Tutti si muovono dentro una Milano che è l’altra grande protagonista del volume.
Robecchi ama la città, lo si sente, ma ha la capacità di guardarla con un certo disincanto, ci porta in giro per i vari quartieri, tracciando quasi una mappa del malessere cittadino.
Almeno sei dunque i protagonisti, dunque Milano con i suoi splendori e le sue miserie, poi Monterossi che in verità non si sente protagonista, lui dice che tutti lo comandano e lo usano, ma via via che la storia procede acquista in umanità, diventando un po’ il tessi-
tore/commentatore di tanti destini. Poi ci sono i poliziotti, anche Falcone che non lo è ma ne ha la capacità, e poi la coppia dei due inve- - centrale. E’ una persona che ha saputo vivere, magari fregandosene degli altri e dei loro semtimenti, è successo anche con Giulia, e
adesso, pur se è tardi, cerca di rimediare, costi quel che costi. - Ma ci sono anche altri personaggi, dalla Bianca Ballesi, ex-collega di Carlo , insieme troveranno una certa gioia di vivere…..; Katrina
che si scioglie per il suo padrone che vizia in ogni modo; e poi la sovrintendente Cirrielli, Sonia attenta a non farsi travolgere da tanto
improvviso benessere con l’amica Federica nel ruolo dell’antica coscienza; infine i cattivi compagni di strada.> - Robecchi è abilissimo nel manovrare tutti questi personaggi, andrebbe anche aggiunta Giulia Zerbi, che è vero che vive solo nel ricordo
degli altri, ma grazie alla bravura dell’autore viene configurata come un personaggio “vero”, uno dei motori della storia.
Sempre importante la parte musicale, qui oltre al consueto spazio per Bob Dylan c’è anche il melodramma, particolarmente adatto a
ricordare i tempi che furono, che tanta parte hanno nei “rimpiannti”di cui è permeata la nostra storia.
Sempre vario il modo in cui Robecchi sviluppa la parte più gialla dei suoi romanzi, con una doppia coppia di investigatori all’opera, così
le indagini, le informazioni, le indizi si intrecciano e si discostano in una Milano assai piovosa, quasi a significare che l’acqua serve a pulire i peccati della città.Lo stesso compito che si riserva Monterossi non tanto preso dalla soluzione del fatto quanto fall’incontrare
tanti personaggi, tutti più o meno pieni o di problemi o di ricordi o di speranze o di nostalgie o di rimpianti, e lui quasi si muove per far sì che le loro attese non vadano deluse…..
GIUSEPPE PREVITI