“NON SARA’UNA STORIA D’AMORE” DI LAURA VIGNALI- EFFIGI-17.03.2025
17 Marzo 2025” I VOLTI DI UNA BATTAGLIA” DI DANIELE AMICARELLA-STORICA- 26.05.2025
26 Marzo 2025Anni ’50, tre bambini nati nel mese di settembre a Fossola nella valle della Limentra sull’Appenino tosco-emiliano, Luca, Roberto e Tecla, tra grandi feste,furono considerati come fratelli di sangue e furono sempre molto vicini tra loro, crescendo insieme, almeno sino alle scuole superiori, quando poi le loro vite presero strade diverse.
Un chirurgo di fama, Luca, una impiegata, Tecla,un mancato ingegnere,Roberto, che poi era entrato nei ranghi della lotta armata. Luca si era impegnato nel PCI bolognese, e quindi in suoi rapporti con Roberto era diventati quanto mai radine burrascosi,in più c’era sempre stata una certa gelosia di Roberto verso Tecla.
Ferito gravemente a una gamba durante una rapina Roberto ricorre all’aiuto di Luca che lo opera di nascosto e lo salva.Luca è ormai diventato un chirurgo di chiara fama, ma poi incapperà in un incidente di percorso, una donna da lui operata muore , lui viene scagionato,ma abbandona l’ospedale e ritorna fra i suoi monti a fare praticamente il medico condotto. Ritrova Tecla e divampa l’amore, andranno a vivere insieme e presto aspetteranno un bambino.
Tornerà anche Roberto che farà una grande scenata di gelosia. Frattanto il marito della donna morta a Bologna dopo l’operazione è sulle tracce di Luca e vuole vendicarsi uccidendolo.
Un romanzo che, prendendo origine dalla fine della seconda guerra mondiale, affronta gli anni del movimento studentesco, quando Roberto entrerà nella lotta
armata, anni di terrorismo rosso e nero con stragi e morti in serie.Eppure nella calma del lago si realizza, o arriva a…compimento, una grande storia d’amore,e anche per i “cattivi” ci sarà una soluzione.
Nel suo ultimo romanzo “FRATELLI DI SANGUE” ALBERTO VIVARELLI ci racconta una storia apparentemente “minima”, nata in un piccolo borgo delle foreste che
sovrastano Porretta. Nascono dopo la fine della seconda guerra mondiale, saranno a seguire anni difficili e pieni di contraddizioni.Movimento studentesco,
movimento operaio, terrorismo rosso, stragismo nero, i tre ragazzi sono ormai arrivati alla fine della scuole superiori e si dividono.Tecla resta tra i monti,Luca si è stabilito a Bologna dove è diventato un chirurgo di fama, Roberto è entrato nella lotta armata.
Una storia viva che fa rivivere quegli anni, raccontandoci la vita, i pensieri, gli ideali e le gesta non sempre commendevoli di quei ragazzi. E così si
hanno quasi…in presa diretta immagini di questi giovani universitari,i loro pensieri più reconditi, la scelta tra rivoluzionari “intellettuali” e rivou-
zionari “di lotta”.
Il filo conduttore è quindi una grande storia di amicizia tra la montagna e la città, tra uomini che si perdono alla fine del proprio ciclo di storie, personali, per poi ritrovarsi nel bel mezzo di una situazione assai drammatica.E come esempio di amore, e se vogliamo di speranza,sia il lieto fine tra Luca e Tecla.Ma anche, sia pure in tono diverso e più drammatico, se vogliamo, significativa è l’uscita di scena di Roberto e del suo Lupo.>
Molti i personaggi che si incrociano nel corso della storia, al centro i c.d.”fratelli di sangue”perché la loro vita è sempre sembrata legata da un filo comune, fedeli a quell’intesa maturata sin da quando erano piccoli,cioè il proteggersi a vicenda. Vite differenti, anche perché Roberto era entrato nella
lotta armata che Luca non condivideva. E poi l’amore tra Luca e Tecla allargherà ancora più il solco. Ma al momento del bisogno ci saranno sempre!
Ognuno ha le sue storie, alcune anche belle,vedi Tecla che finalmente ha visto coronarsi il suo sogno d’amore con chi ha sempre amato.Ma a modo loro,pur con scelte diverse, rispetteranno sempre quel legame, come fa il lupo,un animale diffidente verso gli altri ma portato comunaque alla vita di gruppo, e del
resto anche Tecla, Roberto e Luca formavano un piccolo branco essi stessi, totale solidarietà e un grande aiuto reciproco.
Una storia di avventure e anche di amore, che è servita all’autore per rivisitare un periodo complesso della nostra storia, tra i più ricchi di eventi,pur-
troppo anche molto cruenti. Al centro tre ragazzi che si erano persi per strada, ma alla fine si ritrovano, ognuno con il suo destino, e qualcosa da in-
segnarci ce l’ha anche il cane Ayron.
GIUSEPPE PREVITI