” LA REGINA DI CUORI” DI ANDREA GAMANNOSSI- MAURO PAGLIAI EDITORE- 27.10.2020
27 Ottobre 2020” BUONVINO E IL CASO DEL BAMBINO SCOMPARSO” di WALTER VELTRONI- MARSILIO 3.11.2020
3 Novembre 2020Giugno 907. Il giovane costruttore di barche Edgar che vive a Combe si prepara prima dell’alba a fuggire con la donna amata, ma proprio in quegli istanti si verifica una incur-
sione dei Vichinghi, che mettono a ferro e fuoco la città, uccidendo e depredando. E così Edgar, i fratelli e la madre(il padre era rimasto ucciso nell’incursione) fuggono insieme
e si rifugiano nel piccolo paese di Dreg’s Ferry.
Al di là della Manica, in Normandia vive la giovane contessa Ragna, una splendida ragazza forte, fiera, indiplendente che si innamora perdutamente di un nobile inglese, Wil-
fulf,tanto che decide di sposarlo e di raggiungerlo in Inghilterra, anche se il padre, conte di Charbourg, è contrario.Naturalmente dall’altra parte della Manica il modo di vivere
è ben diverso da quello dei francesi, la società è più arretrata, c’è maggiore violenza, le donne sono poco considerate e rispettate, ma in particolare Raina finirà per essere coinvol-
ta in una spietata lotta per il potere.
Tra i personaggi di questa storia Aldred, monaco colto e giusto, che vuole trasformare la sua piccola abbazia in un centro di grande erudizione e insegnamento in contrasto con le mire del vescovo Winstan, uomo scellerato e senza remore che non esita a macchiarsi di qualsiasi nefandezza pur di aumentare il proprio potere.
Altri personaggi entrano nella vicenda, nobili, religiosi, popolani,in un crescendo di sorprese, avventure,amori, violenze, sino a quel periodo descritto ne I pilastri della terra.
Ken Follett , uno scrittore da 170 milioni di copie vendute torna in libreria con Fu sera e fu mattina, che poi sarebbe il prequel de “I pilastri sulla terra”,pubblicato nel 1989.
Follett, uomo di grandi ascolti,parte dal presupposto che appunto i suoi tanti lettori si siano chiesti cosa ci fosse in questi territori prima che Kingsbridge divenisse una ricca città. E cosiì ambienta il suo romanzo un secolo prima , quando l’Inghilterra era contesa tra anglosassoni, vichinghi e normanni. Come del resto è normale per una terra che cresce e suscita molti appetiti erano tempi duri e difficili dove tra le prime istanze che avanzano i nostri protagonisti c’era la necessità che la legge venisse rispettata da tutti com-
presi re,nobili, ecclesiastici che si consideravano “al di sopra di tutti”. Per inciso diciamo che ancora oggi esistono paesi dove la legge non è uguale per tutti. Un altro tema di questa lunga storia è l’emancipazione delle donne, argomento questo che ricorre spesso nei romanzi di Follett.
Torniamo dunque al17 giugno 997 dopo Cristo, nell’Alto Medioevo, un periodo senza regola, dove può capitare di tutto, dai disastri della natura alle lotte per il potere ma anche sino a quei prodomi di una nuova era, ricca di diritti, pronta a sorgere pietra su pietra,come qualsiasi costruzione. Ci ritroviamo nell’immaginaria Kingsbridge in un romanzo che
nel titolo si rifa alla bibbia quando Dio separa la luca dalle tenebre e….”Fu sera e mattina”.
Conosceremo il giovane e geniale maestro costruttore Edgar, e poi la contessina normanna Ragna, divisi prima dalla Manica, poi dalle distanze sociali, ma uniti e dalle circostanze della vita e dai tanti eventi che si susseguono nel tempo.
Intanto Edgar a seguito di una sanguinosa incursione dei vichinghi perde il padre e la donna amata, oltre che il lavoro, ma è un giovane di grande ingegno, si improvvisa costrut-
tore di barche,ponti, cattedrali. diventa l’amico preferito del monaco Aldred, altro personaggio di grandi vedute, ricercatore di libri preziosi che vorrebbe unire in una grande
cattedrale,insomma un religioso dalle grandi vedute , e che sa farsi ben volere da tutti perché difende sempre la giustizia e i buoni diritti di tutti.
Purtroppo se lui è la faccia buona della Chiesa, ci sono altri come il vescovo Wynstan che ne rappresentano la faccia sporca, lui opera solo per il tornaconto proprio e dei suoi fa-
miliari.E proprio in lui si ritroverà la mente di tutte le angherie e i soprusi che, senza rimorso, verranno inflitti a Ragna e al popolo tutto. Il re d’Inghilterra è sostanzialmente un debole e Ragna ne pagherà pesantemente le conseguenze. Va detto che la verità storica considerava questo re un vile e uomo di poca affidabilità. Ken Follett tutto sommato
ne traccia un ritratto meno pesante, facendo anche intervenire la giovanissima moglie Emma, assai più saggia di lui.
E così procedono tutte queste pedine di questo “gioco” dove ai giochi di potere si aggiungono quelli di amore, maprima che tra i due “predestinati” trionfi l’amore ci sarà da sod-
disfare anche il loro senso dell’etica e della giustizia, tutti temi che poi fatalmente dovranno portare a un nuovo mondo più equo e più giusto. L’idea che ha animato Follett nello
scrivere questo romanzo è quella di far vedere il momento in cui le persone hanno cominciato ad agognare uno “stato di diritto” dove le controversie sono decise in maniera equa.
Quindi da una parte il malvagio e corrotto vescovo Wynstan che rappresenta il vecchio mondo più conservatore che del resto non viene mai meno come ci insegnano tante vicende anche del mondo di oggi.
Ne è uscita alla fine una storia di speranza, che va al dello scontato lieto fine tra Edgar e Ragbna, un finale che del resto si può ricavare dal titolo, “Prima fu sera e poi fu mattina.”
Un libro che si legge volentieri perché al di la della…mole porta tanti risvolti, a volte anche comici o almeno ironici.Due fratelli che sposano la stessa donna,un nobile che si sposa per amore ma di sera frequenta altri letti, un pranzo a base di anguille e cipolle,, una morte causata dalla “lebbra delle puttane”.Una ricostruzione storica comunque molto accurata anche se in alcune fasi con mano volutamente più leggera, ma sempre fedele ai tempi che descrive.Insomma anche una bella….favola per il lettore,
Una bella parte della scrittura è lasciata ai “parenti serpenti” della povera Ragna, cornuta da parte di marito, stuprata e vessata dal cognato, un essere veramente ignobile, come lo è l’altro cognato, il viscido e malefico vescovo Wynstan.
Ken Follett si considera una persona che si gode la vita e questo alla fine si riflette nella sua “giocosa”m anche affascinante creatività.
GIUSEPPE PREVITI