L’ADDIO DEL TENENTE COLOMBO
26 Giugno 2011ADDIO A CARLO FRUTTERO
17 Gennaio 2012Non ci saranno più
le mezze stagioni
neanche le intere
sono un granchè
ho un buco nelle
tasche dei pantaloni
forse avrò perso
qualcosa di me
al bar tante chiacchere e malinconie
mentre qualcuno urla….”quattro caffè”
ma guai a sgualcirmi bandiere e passioni
meglio parlare di donne tv
Gatetano e Giacinto sono due tipi
che parlano piano
anche adesso,adesso che sono lontano
ma in questo frastuono è rimasta un’idea
un eco nel vento,Facchetti e Scirea
La palla accarezza i fili d’erba
come un pianeta ben educato
buca la nebbia di un paese lombardo
provincia di un mondo dimenticato
c’è chi attraversa la vita come una cometa
e ci fa illudere che ci sia una meta
ma forse oggi sono io che sono strano
avrei bisogno di qualcuno che mi prendes
se per la mano
Gaetano e Scirea sono due tipi che par
lano piano
anche adesso,adesso che sono lontano
ma in questo frastuono è rimasta un’idea
un eco nel vento,Facchetti e Scirea
Gaetano e Giacinto sono due tipi che par
lano niente
con un solo passaggio
uniscono milioni di…gente
ma in questo frastuono è rimasta un’idea
un eco nel vento,Facchetti e Scirea
Una bellissima camzone cantata da gli Stadio “Gaetano e Giacinto“dedicata a due grandissimi campioni del nostro calcio,putroppo scomparsi, sta ottenendo
un enorme successo.
Gaetano e Giacinto sono due tipi che parlano piano,che parlano niente, due uomini che hanno dato molto al calcio italiano, due uomini entrati in sintonia
con tutti,indipendentemente dalle squadre in cui militavano, due veri miti. Sono quei personaggi che restano nella memoria collettiva come Coppi,come Bartali,come Pantani.Quando se ne vanno è come se perdiamo un parente,un amico e ben venga qualunque cosa li ricordi. Le canzoni possono essere uno strumento efficacissimo
anche perchè di per se stesse hanno il valore della memoria.
Lode quindi a Gaetano Curreri degli Stadio che su una ispirazione musicale di Mingardi ha voluto costruire questa canzone cantando quel che pensava dei due campioni.Due che hanno firmato tante bellissime pagine del calcio, e questo Curreri ha voluto ricordare al di là dei tanti veleni che ammorbano il più bel gioco del mondo.E sicuramente sono due personaggi che meritano di stare nel firmamento del pallone, Scirea era il prototipo del libero che guidava una squadra,Facchetti ersa il terzino che segnava,tanti hanno cercato di imitarli,ma francamente loro erano unici.
Gaetano Curreri dice che nel mondo pochi “fanno da segnalibro”, lui nel campo musicale cita i Beatles,Battisti,Vasco Rossi e nel calcio appunto Scirea e Facchetti,difficile dargli torto.
GIUSEPPE PREVITI