” GANGSTER SQUAD” DI RUBEN FLEISCHER
25 Febbraio 2013” ANNA KARENINA” DI JOE WRIGHT
1 Marzo 2013Cast: Colin Firth, Cameron Diaz, Alan Rickman, Stanledy Tucci, Tom Courtney, Cloris Leachman, Togo Igawa, Julian Rhind-Tutt, Pio Torrens, Ann Skellen
Harry Deale è un esperto di arte, curatore di aste e lavora per l’arrogante collezionista miliardario Lionel Shaband che non perde occasione per umiliarlo. E allora lui decide
di punirlo imbastendo una ingegnosa truffa. Aiutato da un celebre falsario, il Maggiore, mette su una vendita di un falso Monet, approfittando dell’arroganza dell’arrogante principale.
E ne ricaverà dodici milioni di sterline e forse anche l’amore della bella americana che si è prestata all’inganno.
“Gambit” significa mossa a sorpresa che favorisce apparentemente l’avversario ma che poi ti procura vantaggio nelle fasi decisive della partita.Sulla strategia del gioco puntavca molto il film originale del 1966 che ebbe protagonisti Michael Caine e Shirley McLaine. Negli stessi panni di Caine ora troviamo Colin Firth, che si misura in una vicenda dove si gioca più sul tasto
comico arrivando però quasi a un livello demenziale. E dire che la sceneggiatura è dei fratelli Cohen che però giocano la carta della commedia.
E su questo versante si sviluppa pure la spumeggiante regia di Michael Hoffmann e ancor più ha modo di esprimersi la versatilità di un sempre grande Colin Firth che fa apparire nturali, grazie a una innata eleganza anche le cose più inverosimili. Una sceneggiatura furbescamente patinata fa il resto.
La pellicola procede ad alti e bassi, non si fa mancare nulla, rutti, peti, nudità, il livello è – ripetiamo- demenziale e un po’ basso, ma nel complesso funzionale e divertente. Va aggiunto che il cast è uno dei punti di forza, già detto del protagonista, Cameron Diaz è nei panni di una campionessa texana di rodeo, che con la grazia di un elefante piomba nella società chic di
Londra (c’è perfino una mini-Venezia con gondole…). La Diaz, pur sugli…anta, è splendidamente sensuale e nei panni di questa ragazzaccia d’oltre Oceano si diverte e ci diverte un sacco.
Ma anche i comprimari eccellono da Alan Rickman (l’arrogante miliardario) a Tom Courtney (il Maggiore) sino al cammeo del vanesio critico d’arte tratteggiato da un impareggiabile
Stanley Tucci.
Insomma una buona partitura, degli ottimi attori ma al servizio di una storia banalotta e un po’ scontata. E quindi sembra evidente che se tutti da una parte mirano a che il meccanismo
giri al massimo dall’altra sembra alla fin fine che l’impegno sia relativo. Comunque per chi si vuol divertire senza grandi pretese il film è quello giusto.
Del resto la convenzionalità del film lo si vede in certi stereotipi dei singoli personaggi, l’inglese è imbranato e maldestro ma conserva sempre il suo aplomb, la texana è sboccata e disinibita, il tedesco batte i tacchi e arrota le parole, i giapponesi bevono, s’ingozzano e vanno pazzi per il karaoke.
Per carità si ride, ma forse troppo di grana grossa, i tempi passano e forse meriterebbe fare un confronto ancora più analatico tra i due Gambit, non tanto sulle differenze
di realizzazione quanto sulle differenze di pensiero e di costume nelle due epoche.
GIUSEPPE PREVITI