LA COLLANA DI AUTORI ANGLOAMERICANI NON PROPRIO FAMOSI
13 Febbraio 2013“GAMBIT” DI MICHAEL HOFFMANN
27 Febbraio 2013Cast: Sean Penn Josh Brolin Ryan Gosling Emma Stone Nick Nolte Anthony Michie Giovanni Ribisi Mirelle End Frank Grillo Michael Pena Sullivan Stephen Derek Mears Josh Pence
Troy Carity James Carpinello Brandon Mitie Mut McCilley Jon Polito
E’ la storia vera della task force messa in peidi dalla polizia di Los Angeles per arrestare uno dei più noti capi della malavita locale verso la fine degli anni ’40. Siamo nel 1940 quando
uno spietato gangster, l’ex-pugile Mickey Cohen domina i traffici illeciti della città controllando droga, prostituzione, scommesse e gioco d’azzardo. Lo può fare impunemente e perché
ha al suo soldo uno stuolo di giudici, politici, poliziotti corrotti, e perché ha creato un vero e proprio esercito di malavitosi al suo servizio.
Ma sulla sua strada si parrà una piccola squadra speciale e segreta di poliziotti coraggiosi e onesti, disposti a tutto pur di catturarlo.
Michey Cohen era un gangster ebreo appartenente alla mafia ebraica della West Cost, un tipo violento e sanguinario, amico di Al Capone, che era ben presto arrivato a dominare
la costa occidentale. Il suo personaggio è stato molto sfruttato nei romanzi gialli ed ha avuto anche varie versioni per il grande e piccolo schermo. interpretato nel tempo tra gli altri
da Harvey Keitel e James Woods. Con Gangster Squad è il turno di Sean Penn, particolarmente a suo agio nei panni di questo sanguinario paranoico dalle mire di grandezza.
Il giovane regista Ruben Fleisher ricrea un’America stile del non mai troppo rimpianto Giulio Leone di C’era una volta l’America. L’atmosfera è quella del 1949, apparentemente
un’America rutilante, sfavillante e benestante, ma dietro la facciata si nasconde il peggio, del resto la filmografia da Marlowe in poi è zeppa di tali situazioni. Da una parte le serate
dei nights, Carmen Miranda canta “Chica Bum” con il gonnellino fiorito, grossi macchinoni neri girano per le strade, i locali sono pieni di bella gente che si vuole divertire a qualunque
costo. E Michey Cohen, forte anche della protezione dei tanti corrotti, dà loro quel che vogliono. I night sono pieni di belle donnine compiacenti, le orchestre si esibiscono a getto
continuo. C’è anche la pupa del gangster, la bella Emma Stone, che giocherà un ruolo importante nel proseguo della storia.
Per incastrare Cohen, che usa anche i mezzi e i sistemi tecnologici più affermati per estendere il suo potere si crea un gruppo di sei poliziotti guidati da un sergente reduce dalla grande guerra e abituato alle tecniche della stessa, per lui sarà un ripetere quello che ha affrontato al fronte. Gli altri li sceglierà via via sul suo stampo, non magari i più bravi, ma i più
affidabili e incorruttibili.
Come l’ambientazione del film è particolarmente curata e perfettamente ricostruita, così il film si svolge su un piano assai mosso, con le regole canoniche dei film d’azione, certamente
rispondente ai film sui gangster, ma anche con evidenti richiami al genere western, con i giustizieri abituati a battersi soli contro tutti.E questo porta a una serie cruenta di scontri e di
violenze, scorrerà molto sangue. La pellicola ha un certo sapore moraleggiante, se il ritratto del gangster è spietato nei comportamenti resta anche l’immagine di una figura che si
….autoassolve in quanto lui dice di rappresentare il Nuovo, cioè anche nel malaffare c’è un salto di qualità nelle tecniche, nei sistemi, nel modo di agire. Di contro i poliziotti sono pr la maggior parte reduci dalla seconda guerra mondiale dove uccidere era la parola d’ordine ed era pienamente accettabile anche sul piano morale.Qui i nostri “Magnifici Sei” (altra reminiscenza …westerniana ) costituiti in maniera segreta, senza alcuna copertura, portati ad agire secondo la legge ” dente per dente,occhio per occhio”, trasformati in macchine da fuoco
uccidono per uno scopo finale nobile ma pur sempre uccidono e magari anche degli innocenti. E saranno alcuni di loro a chiedersi se il fine giustifica i mezzi.
Il racconto si sviluppa in maniera molto serrata e intensa, qualche concessione alla lagrimuccia con il ragazzino lustrascarpe che resta vittima di una sparatoria e il poliziotto menefreghista
che allora rompe gli indugi e si schiera con i colleghi senza macchia e senza paura. Ma la domanda che si fanno alcuni di loro è se è giusto comportarsi alla stregua di chi combattono.
Un film forte, ricco anche di scene altrettanto crude, ben servito dal punto i vista dell’interpretazione. L’eroe senza macchia e senza paura, il Bogart o Mitchum di turno, è Josh Brolin
efficace anche se un pò monocorde nella sua espressione truce e senza sorriso. C’è un efferato Sean Penn, mostro di cattiveria, a differenza di Brolin lui sfoggia ogni espressione possibile…..
Da tenere d’occhio il sempre più affermato Ryan Gosling, espessione eternamente cinica e disincantata, quasi irridente delle disgrazie e ambasce altrui, salvo poi riscattarsi per amore e
per affetto.
Completano il cast un nutrito stuolo di attori , molti bravi caratteristi, spiccano un sempre più possente Nick Nolte e la bella del capo, ma con un proprio cervello, Emma Stone.
GIUSEPPE PREVITI