” La misura del tempo” di Gianrico Carofiglio – Einaudi
15 Dicembre 2019” LA FOLLIA MAZZARINO” DI MICHEL BUSSI- EDIZIONI e/o
27 Dicembre 2019Il commissario Soneri si deve occupare di un cadavere da tre anni in una cella frigorifera dell’obitorio. non se ne conosce l’identità e nessuna ne ha reclamato il corpo. A
termini di legge deve essere sepolto, senza nome, solo una sigla per contraddistinguerlo. A Soneri non piace questa soluzione, il morto ha diritto al suo nome e a una tomba
nominativa, e anche Angela la sua compagna la pensa come lui. Allora Soneri riapre il caso, e visto lo scetticismo del questore, finirà per mettersi in ferie. Una traccia lo porta
sul fiume Po, siamo in autunno, calano le nebbie, ma la vita sulle sponde del fiume è molto viva, e in più vi si aggirano di notte e di giorni molti tipi sospetti, mercenari del-
l’Est, mafiosi, imprenditori senza scrupoli o vittime di ricatti, pescatori di frodo, piccoli delinquenti e poi c’è il popolo che vive sulle rive del fiume in piccoli paesi, sulle anse
che fanno da porticcioli, né mancano i turisti. Per il commissario sarà tutto un mondo da scoprire, e non sarà facile entrare in questi ambienti, la nebbia non è solo quella
atmosferica….
Ancora ne GLI INVISIBILI di VALERIO VARESI protagonista il commissario Soneri che è alle prese con una indagine che non dovrebbe essere nemmeno tale. ma che investe
certi principi basilari dell’esistenza umana, in cui verità e giustizia non devono mai mancare.
Un uomo è stato ripescato tre anni prima nel Po, non si è saputo stabilire se si fosse ucciso o se fosse stato ammazzato, nessuno lo ha mai cercato o riconosciuto, e quindi scaduti
i termini di legge va seppellito senza nome, sole una sigla lo ricorderà. Casualmente se ne deve occupare il commissario Soneri che si immedesima in questa vicenda a tal punto
da domandarsi che se fosse stato lui la vittima chi tra colleghi, familiari, conoscenti si sarebbe occupato di lui , strappandolo all’invisibilità e all’anonimato ? Già, l’invisibilità, co-protagonista di questo racconto in cui scompare un qualcuno che nessuno reclama, sembra quasi che la nebbia che grava su Parma tolga ogni visibilità anche a questo povero
diavolo. Soneri guarda Parma dalle finestre del suo ufficio, la città resta quasi invisibile per una gran nebbia, che del resto ormai è diventata una compagna di vita per chi vive
a Parma, e così tutta la sua vita, le sue indagini, i suoi pensieri, i suoi passi sono sempre stati condizionati da questa condizione atmosferica.
E proprio in questa condizione di oscurità più o meno parziale che sembra condizionare tutto il commissario sente il bisogno di ritrovare la luce, non solo dal punto di vista
atmosferico, ma anche ritrovare la luce che ci guida nella vita, e quindi si lancia in una delle indagini più complicate della sua attività.
Il Po è al centro di questa storia, con le sue acque, le sue anse, i suoi porti, le sue case galleggianti, la sua natura,i suoi natanti che lo solcano, ma anche i suoi misteri e i suoi se-
greti. Queste acque che finiscono con il raccogliere tutto, basta calarsi nei fondali per accorgersene. Un Po ora placido, ora furente, ora silenzioso,ora pieno di rumori. E il Matto uno dei personaggi che vivono sulle rive, parla anche di mostri che si celano tra le acque. Certo la misura del tempo sembra diversa da quella della città, Soneri è attratto dal
fiume. vi vede qualcosa di Sacro, un qualcosa che ti spinge a osservare e preservare questa zona, addirittura vi abiterà per qualche giorno e si sentirà ancora più debitore verso
quel povero morto, abbandonato da tutti. Un impegno morale e materiale da adempiere per dare giustizia, è consapevole che ben pochi farebbero come lui, del resto il questore
lo reclama continuamente a Parma, ma lui non rinuncia. E così passo passo, frequentando e interrogando gli abitanti delle sponde del fiume, facendosi ispirare da questa atmosfera ovattata e silente che induce più al pensiero che non la rumorosa vita cittadina, procede sulla strada della identificazione della vittima. Certamente, aiutato dalla
sua Angela, e non disdegnando gli aiuti della ….tecnologia moderna- computer, telefono, ricorrendo ai suoi uomini in questura, collaborando con i carabinieri che hanno
la competenza sulle aree del fiume, l’indagine va avanti.
Certamente è una inchiesta sui generis, fatta di dubbi, di mezze ammissioni, di collusioni, di ricerche in luoghi abbandonati, di sinistri avvertimenti di queste bande che infestano quei luoghi e che assolutamente non scherzano, di depistaggi ,di tradimenti- Non arriviamo mai al giallo d’azione classico, anche se ripetiamo non mancano le sparatorie, i morti, gli agguati, ma l’indagine è più interiore, anche perchè coinvolge rapporti umani tra familiari, molti parenti…serpenti e con nessuna pietà verso i più deboli.
Ovviamente ci sono i soliti protagonisti delle storie del commissario, l’avvocato Angela nonchè la sua donna,il poliziotto Juvara, il questore Capouozzo, la giudice Falchieri e
poi naturalmente tanti nuovi personaggi che fanno da corona a questa indagine dove si combatte la eterna lotta tra il bene e il male. A Soneri il compito di….diradare la
nebbia, non solo atmosferica, ma anche giudiziaria, pur se resta impressa l’osservazione di un vecchio prete” La sua non è solo un’indagine di polizia “.
Come sempre ben congegnato e ben scritto Varesi si merita una volta di più l’attributo datogli Oltralpe di “Simenon italiano”.
GIUSEPPE PREVITI