” COLPO DI RITORNO” DI GIANCARLO DE CATALDO – EINAUDI- 18.09.2023
18 Settembre 2023” OCCHI DI PAVONE ” di PATRIZIA RASETTI- CARMIGNANI EDITRICE – 20.09.2023
20 Settembre 2023Firenze 1938.La città sta completando i vari preparativi in attesa dell’arrivo in visita ufficiale di Hitler a Firenze. Nelle stanze del Regio Istituto d’Arte
di Porta Romana nel frattempo, sotto la guida del professor Umberti, gli allievi stanno replicando i leoni della Loggia dei Lanzi, che poi addobberanno
la Stazione di Santa Maria Novella. Ma anche la scuola, nonostante il fervore dei lavori, è un luogo tutt’altro che sicuro, troppe invidie e gelosie, quando a
qualche giorno dall’evento, schiacciato da una enorme statua, viene trovato il cadavere del prof.Umberti nella gipsoteca. Subito acclarato che si tratta di un
omicidio viene richiamato a Firenze d’urgenza il commissario Vitaliano Draghi, che deve interrompere una…breve fuga d’amore a Venezia con la contessina
Nausicaa.
La vittima era molto amica di un potente ministro romano che vuole che sa fatta subito giustizia, e ha mandato a Firenze due agenti dell’Ovra per controllare lo svolgimento delle indagini.
Naturalmente tutta la questura di Firenze è mobilitata e viene chiesto anche l’aiuto di Pietro Bensi, il contadino investigatore, mentore e protettore del giovane commissario,, e così anche lui si precipita a Firenze, pur se lui ha tutto un altro scopo….
Ma via via che le indagini procedono nel regio istituto vengono alla luce tanti misteri, oggetti o maschere che spariscono, alcune persone vengono aggredite,
invidie e pettegolezzi a iosa, e poi sembra di trovarsi in un vero labirinto . Già, ma puo’esistere un labirinto senza un mostro ?
Siamo al terzo capitolo della serie con protagonisti Vitaliano Draghi e Pietro Bensi, sempre a caccia di colpevoli. E in questo romanzo, GLI OCCHI DESERPENTE DI FABRIZIO SILEI sono alle prese con un delitto avvenuto all’Istituto d’Arte, proprio in concomitanza con la visita a Firenze di Hitler
e Mussolini.
Siamo così giunti al terzo episodio della “TRIOLOGIA DEGLI ANIMALI”, con animali protagonisti dei primi due romanzi dello scrittore fiorentino FABRIZIO SILEI, la volpe (TRAPPOLA PER VOLPI) e il lupo (LA RABBIA DEL LUPO). Eccoci ora al serpente, animale malefico, ingannatore e subdolo
(ne sa qualcosa la nostra progenitrice Eva). Un’animale che sa insinuarsi e penetrare ovunque e quindi anche nella prestigiosa scuola di Porta >Romana, di
cui lo stesso Silei è stato allievo.
Firenze, anno 1938,la città attende la visita di Hitler che dopo Roma il 3 maggio vi si recherà accompagnato da Mussolini.Intanto nei vari laboratori si lavora a modellare opere che verranno destinate ad abbellire la stazione di S.Maria Novella, ma l’atmosfera all’Istituto d’Arte è tutt’altro che tranquilla, rivalità
nel corpo docente, invidie, pettegolezzi, e proprio qui verrà ucciso, schiacciato da una grande statua, il professor Umberti.
Il commissario Vitaliano Draghi deve così precipitosamente abbandonare la contessina Nausicaa, si erano concessi una breve fuga d’amore a Venezia, per rientrare a Firenze e occuparsi del caso. Preme su tutto e tutti un potente ministro fascista, grande amico della vittima, e così ha gia mandato a Firenze due
agenti della famigerata Ovra. A Vitaliano naturalmente si unirà il saggio Pietro Bensi, che del resto è colui che lo ha protetto in tutta la sua vita, avviandolo
agli studi e alla carriera in polizia.
Una scrittura scorrevole al servizio di una storia densa di motivi e di fatti come del resto numerosi sono i personaggi, spesso fiorentini puro-sangue. Un romanzo molto “toscano”, e quindi con dialoghi e battute colme d’ironia e di spirito allegro come è nella natura dei fiorentini. D’altra parte il romanzo è
forte e a tratti violento, quindi ben fa l’autore a stemperare i toni.
Tra i tanti protagonisti, del resto c’è già il precedente di un felice connubio Vichi/Gori-Bordelli/Arcieri, e anche Silei si aggiunge alla schiera di chi , o di che per lui,ha….conosciuto Arcieri, che ha così una piccola parte nello svolgimento dell’opera.
1938, Hitler,Mussolini, il fascismo, la città, certo “GLI OCCHI DEL SERPENTE” certamente è un Giallo, ma data l’abbondanza dei particolari, gli studi dei caratteri, le trame e degli antifascisti (Pietro trova anche il modo di essere al centro di una congiura per abbattere il Fuhrer) e dei fedeli del regime, con lle loro imposizioni e le loro sopercherie. A questo punto si può anche parlare a pieno titolo di un “giallo storico”, perché appunto ci rivela tanti aspetti di
quell’Italia.
Del resto da una personalità complessa come il nostro autore, a suo tempo allievo dell’Istituto d’arte di Porta Romana, una laurea in scienze politiche, insegnante, sociologo, scrittore, non si possono che attendere opere di vasto ingegno e di una certa complessitàà. Anche in questo romanzo la chiave del
giallo è usata per aprirci delle finestre su scorci di storia, tempi difficili si prospettano, la storia viene paragonata a un serpente velenoso che si volge in-
dietro e morde la mano dell’uomo, in terra che è nel caos e piena di malintenzionati.
Passione, amore, mistero, violenza,sopraffazioni, l’autore non si fa e non ci fa mancare niente,mentre per gli amanti dell’arte ci sono bellissime descrizioni di dipinti e di artisti, con una sorta di “rimbalzo>”dal male al bello, il tutto descritto con molta passione.
Come sempre spicca la figura del Bensi, contadino saggio di grande cultura, che ormai è diventato anche un ottimo investigatore. Ma non solo, perché in questa storia non si limita solo alla caccia dell’assassino del professore, ma fa in tempo a darci un quadro dell’epoca, perché alla parte più poliziesca e a
quella più storica, c’è anche il tempo per Pietro vari problemi dovuti alle nubi e alle minacce che si stanno addensando sulla sua famiglia. E poi c’è una immagine della vita di quei tempi, con un Paese, che poco dopo la visita alla base del romanzo, si avvia, guidato sempre da quei due, a un destino il più crudele e sanguinario possibile.
L’elemento femminile è altrettanto importante in questa storia, ce ne sono di vari tipi, anche bellissime, anche perfide, modelle, popolane, grandi signore, il campionario è vasto, tra tutte ricordiamo Ernestina, bella e scaltra, farà innamorare un po’tutti, anche il lettore…….