“VOLEVO ESSERE BANKSY ” DI BRUNO IALUNA – MARCO DEL BUCCHIA EDITORE
29 Gennaio 2013“IL BORGO DEL CALENDIMAGGIO” DI ANDREA E ROSAMARIA PERONDI- ALBATROS
4 Febbraio 2013Alicia Gimenez Bartlett, creatrice dei polizieschi con protagonista Petra Delicado ma anche autrice di numerose opere narrative non di genere torna dopo quattro anni alla sua investigatrice, decima puntata della serie, con Gli onori di casa.
E’ un “ caso freddo ” quello di cui si occupano Petra e il suo vice Firmin Garzon. Cinque anni prima era sto ucciso un affermato imprenditore tessile nell’appartamento dove era solito
intrattenersi con giovanissime prostitute. All’epoca era stato incriminato e condannato per rapina e omicidio il protettore della ragazza che era con l’ucciso. Riesaminando le carte
investigative Petra resta poco convinta anche perché nel frattempo il colpevole viene a sua volta assassinato. Oltre tutto mentre si riaprono le indagini viene eliminata pure la
giovane prostituta e la stessa Petra viene considerata in pericolo. Si svela un giro di malaffare legato allo stesso imprenditore e a suoi possibili rapporti con la criminalità italiana
trapiantata a Barcellona.
La vicenda si sposta a Roma dove ritroviamo Petra e Firmin, qui si rivela tutta la vena comica tipica della Bartlett, che oltre dedica un omaggio a un paese che ama profondamente, e ne
nasce una sorta di…Vacanze romane.
Per la nostra Petra la piacevole scoperta della città con le sue galanterie, le sue piacevolezze, le sue prelibatezze, ma ad ogni buon conto l’indagine continua….
Torna alla ribalta la dura e misantropa poliziotta catalana. E’ alle prese con un sordido caso appena rispolverato, l’assassinio di un sordido industriale ad opera di un balordo. Sembra
invece che ci sia di mezzo la camorra e quindi Petra e il suo aiutante si spostano a Roma.
La Bartlett ha sempre amato l’Italia, un amore ricambiato tra il successo dei suoi libri e i tanti premi ricevuti. E quindi offre al suo personaggio questa visita romana ricca di tanti motivi,magari anche scontati, vedi il rapporto pieno di…insidie con il bel poliziotto italiano.*
La storia aveva avuto un antefatto nell’assassinio di Adolfo Siguàn mentre si intratteneva in casa con una giovanissima prostituta che gli aveva teso una trappola d’accordo con il suo
protettore che doveva nel frattempo svaligiare la casa.Ma qualcosa era andato storto, Siguàn era stato ucciso dal protettore che era fuggito, ma dopo due mesi era stato eliminato
anche lui. Caso quindi chiuso con la giovane prostituta condannata per favoreggiamento.
Va detto che questa ragazza aveva sempre accusato dell’omicidio un italiano che si era improvvisamente presentato in casa. Si riapre il caso e subito viene uccisa , nonostante vivesse
nascosta, la giovane testimone.
E così seguendo una trama sempre più ricca e intensa Petra e Garzon vanno in missione a Roma per dare la caccia a un tale, Franco Catania, che sarebbe quel misterioso italiano di cui la giovane assassinata aveva parlato rivelandone il nome al suo nuovo compagno.
Ma il viaggio dei due poliziotti non si limita all’indagine sulla camorra e l’ndrangheta dall’Italia colpevolmente esportata in Spagna. Si rivela anche un pretesto per parlare della moda e della cultura del nostro Paese, assai apprezzate in Spagna. Infatti le giovani colleghe di Petra la incaricano di acquistare per loro qualcosa che sia firmato, e Petra si diletterà ad acquistare capi
stravaganti. Invece Firmin viene munito dalla moglie di libri storici e guide e così lui scorazzerà per Roma visitando i luoghi più celebri, subito avvinto dalle bellezze della città. Na-
turalmente i loro tour sono narrati con molto brio e altrettanta arguzia.
Insomma un libro che va oltre la dimensione del giallo, la Bartlett sembra si sia voluta divertire a scrivere una commedia ogni tanto “spruzzata” di giallo, e in questo senso sono molto significativi i dialoghi tra i due colleghi, dalla crisi economica ai loro matrimoni, dai rapporti di coppia a quelli tra figli e genitori.
Al tono agrodolce subentra il tono più drammatico di una storia a tinte fosche che sfocerà in una vera tragedia.
Alicia Gimenez Bartlett ha inventato la sua eroina di carta nel 1996 ( Riti di morte ), il suo ispettore è un tipo tosto che non si limita alla caccia all’assassino ma che invece ritiene che§*
ogni delitto sia prodotto di una società sempre più decadente.
Gli uomini della sua vita sono il marito( ora è al terzo) e il viceispettore che nella vita è dotato di quel senso reale che a lei talvolta fa difetto.
In questa nuova indagine metà riguarda l’Italia, quell’Italia che purtroppo esporta i suoi affari criminosi all’estero per dare loro una patina di perbenismo e infatti i due poliziotti ricostruiranno a Roma i legami tra l’imprenditore assassinato e la camorra.
Onori di casa è ispirato a un fatto reale avvenuto a Barcellona e poi risolto a Milano. La Bartlett sposta invece l’indagine a Roma., rivelando pure di essere stata molto colpita da
Gomorra di Saviano, quindi ha voluto approfondire i legami malavitosi tra Spagna e Italia, Proprio a Barcellona nel corso di una retata erano stato arrestati una trentina di camorristi a dimostrazione che la camorra si è profondamente infiltrata nel tessuto economic0 della capitale catalana. Barcellona dipinta come una città dalle tante contraddizioni, dalle tante facce, ci sono i poveri, la classe media (sempre più povera…),i ricchi cfe fanno razza a sè.
Petra vede e comprende tutto questo, il che poi la rende piuttosto aggressiva e battagliera. In verità la Gimenez Bartlett tende a sfumare il personaggio, non dice mai troppo di lei, non
ne svela le abitudini quotidiane, probabilmente per non caratterizzarla troppo, a lei interessa presentare il personaggio per quel che vuole significare ed esprimere, alo di là delle sue abitudini personali. Di Petra ha fatto un personaggio assai ricco di umanità e questo è quel che conta. Tuttavia in questo ultimo libro Petra Delicado nel corso della trasferta romana si lascia andare, e cede anche ai corteggiamenti di un seducente collega italiano.
In conclusione un “giallo-commedia” con ton i quasi romantici, ma altrettanto puntuale nel denunciare un certo clima assai “pecoreccio”, purtroppo oggi assai di moda nella nostra
società con anziani facoltosi che si sollazzano con giovanissime,il tutto ovviamente raccontato con molta ironia.
Qualcuno potrebbe osservare che la Bartlett non va oltre certi stereotipi da Roma turistica, ma comunque resta ferma la volontà di un’analisi serrata sul fenomeno di una malavita che si sta introducendo nell’economia di altri paesi.
Scrivendo un romanzo che “entra” nell’anima di un altro Paese ( a cui lei è del resto legatissima) la Bartlett gioca molto sull’approccio dell’umorismo e dell’ironia e questo
la porta già a un buon risultato, poi il cerchio si allarga, si notano le differenze tra italiani e spagnoli sui vari temi. Vedi l’atteggiamento di Petra nell’adulterio, la questione femminile, la tendenza a ridurre tutto a gossip, e poi i rispettivi caratteri, più chiusi gli spagnoli. Come si vede si parte da un libro di genere ma si può andare molto lontano….
GIUSEPPE PREVITI