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18 Dicembre 2011Con i detenuti attori della Compagnia della Fortezza
Hamlice è uno degli spettacoli più densi e più impegnativi di questi ultimi anni,certamente tra i più belli.Spettacolo certo faticoso da realizzare ma anche da seguire
per il continuo esplodere di situazioni sceniche.Si assiste ad un a autentica festa di colori,di musiche,un appagaento per gli occhi,una commozione per l’animo.Un modo di fare teatro che sviscera persone e cose,non limitandosi alla fredda esteriorità della corretta realizzazione.
Hamlice è un progetto teatrale biennale nato nel 2009 nel carcere di Volterra,la prima parte era Hamlice-nel paese delle meraviglie-sagio sulla fine di una civiltà che poi è stata insignita del premio Ubu 2010 per la migliore fotografia.
La performance di Punzo ed i suoi attori è accolta ovunque entusiasticamente per quella rappresentazione violenta,disperata, surreale, grottesca e a un tempo commovente e divertente.Uno spettacolo difficile da raccontare,assai ricco di trovate sceniche e coreagrafiche,di musiche,di parole.di movimenti e azioni,insomma una vera e propria summa di teatro.
Bravissimi questi attori e anche ovviamente il grande Armando Punzo che cura drammaturgia e regia,ma che è anche in scena pressochè ininterrotamente.
Il copione viene rivisto di volta in volta,ogni situazione è perfezionata,aggiornata come se ogni volta l’ispirazione e l’esecuzione fossero diversi.Il tutto realizzato
cantando,ballando,declamando a perpetuare un gioco che avvince e chi lo recita e chi vi assiste.
A questo si arrica con ujna commistione che parte dalla tragedia scespiriana Amleto che si consuma nela reggia di Danimarca e passando tra la lettura e l’inter-
pretazione di vari testi sino a approdare a Alice nel paese delle meraviglie dell’imprevidibile Carroll con il suo mondo alla rovescia.Ecco l’avventura di un viaggio di cui non si conosce la fine, e con una trasformazione continua uscendo così dal proprio ruolo.
E vi è un parallelo tra gli attori di questa particolare compagnia a cui la libertà è ne e gli attori immobilizzati nei loro ruoli.Ma ecco la ribellione,la trasformazione dei personaggi scespiriani,anche attraverso libri di altri autori,uscendo così dalla prigione dei ruoli loro assegnati.Spiriti liberi,solo chi per gli attori è possibile,per gli attori di questa compagnia no.
Come se la natura che appare calma,maestosa,fissa nella sua immagine improvvisamente fosse scossa da una tempesta e allora nulla è più uguale di prima….
Hamlice uno spettacolo da vedere,forse non vi capirete molto, ma assisterete a una autentica festa di teatro.
GIUSEPPE PREVITI