” NON SI SA COME ” DI LUIGI PIRANDELLO- REGIA DI FEDERICO TIEZZI
2 Aprile 2014” L’AGENDA DEL GIALLO”- Un delitto al giorno e passa la paura- DI FEDERICA MARCHETTI- EDIZ.IL FOGLIO
7 Aprile 2014Fiorentino doc, cuoco, imprenditore, animatore, bloggista, ma anche scrittore e di libri di cucina e di due romanzi, uno più gialleggiante, l’altro più di taglio storico,
Fabio Picchi torna nelle librerie con Ho fame di te e di paradiso (appunti di cucina e intingoli per la voglia di cucinare bene e affrontare i prossimi 1000 anni ).
Tra le tante cose belle e anche utili che ci hanno lasciato le generazioni passate molte riguardano il cucinare, la buona cucina, e ci sono state tramandare per lo più
con un passa parola registratosi nei secoli. Principalmente sono state le donne ad averci lasciate le ricette, madri, nonne , zie, amiche, pur se non è mancato l’appor-
to maschile. E tra gli uomini che si interessano di cucina certo una parte di rilievo va lasciata appunto a Fabio Picchi infaticabile nelle sue crociate pro-cucina.
Lui ci ammonisce che non può dissipare tutto quanto è stato lasciato e si diletta nel nutrire gli altri anche per far conoscere a tutti le delizie della cucina. E questo
rifuggendo a ogni tentazione di cucina “commerciale”, a cominciare dalla imperante cucina “televisiva ” . In questo libro ci parla di piatti vegetariani e a base di
carne, di materie prime, di cucina anche di provenienza esotica, con uso di curcuma, chia, e altro ancora. E poi tutto il sapere accumulato in trentacinque anni di
professione.
L’uomo ha imposto il suo dominio sulla terra, niente lo ha fermato.Chiaramente tra i bisogni primari c’era il cibo, il nutrimento, la fame è sempre….esistita, si ritenne
che con l’agricoltura si fossero risolti tutti i problemi. ma pari passo che la civiltà avanza ne sorgono altri, dalla proprietà alla salvaguardia della stessa sino alla difesa
del pubblico suolo.
Ma ben presto si manifestano altre complicazioni, l’agricoltura si fa industriale con tutti i pro e contro del genere, con manipolazioni e sofisticazioni in genere. Si
produce molto ma non si osserva sempre il principio che si dovrebbe mangiare ” ciò che fa bene”. “Nutrirsi con sana felicità” è ilo motto che vuole lanciare Picchi,
mentre spesso ci rifugiamo nel…non voler sapere cosa stiamo ingerendo. Non è più la cucina amorosa e sana che le donne curavano in altri tempi, adesso cucinano
molto gli uomini, ma con risultati e conseguenze nefaste, insomma non c’è più amore. Andrebbe bandito tutto quanto è venefico e andrebbero consumate solo le
cose che fanno bene. E questo vale sia per la cucina basata sulla carne che per quella vegetariana. Si mangino semi, frutti di bosco, lumache, si mangi tutto quello
che siamo certi che o è fatto in casa o è come se lo fosse. Ecco che Fabio Picchi con Ho fame di te e di paradiso ci lascia una serie di ricette e di consigli da seguire
per la nostra cucina, e così sapremo affrontare bene i prossimi….1000 anni.
Il ” poeta della cucina “ (al secolo Fabio Picchi) dedica questa sua nuova opera alla Cucina bassa , quella più vicina alle nostre emozioni e alle nostre sensazioni.
Perduto nel tempo il potere sulla cucina delle donne, ora è il mercato, industriale e commerciale, a dettare le sue leggi, con cibi senza sapori e odori, buoni per
tutto l’anno. Picchi vuole combattere tutto questo, affidandosi anche alla ricerca e allo sfruttamento dei prodotti del territorio, con una cucina più locale e più
caratterizzata. Per questo lascia a noi…recensori le dissertazioni teoriche, lui è molto più pratico, così ci fornisce ricette per quando siamo soli o siamo in due
o cuciniamo per la famiglia o per gli amici. Ecco il ” magico panino caldo e ghiaccio con fagiolini in umido e basilico”, lo ” spaghetto raffinato” per due, oppure
il ” timballo del tamburo ” da consumare in famiglia, o se ti arrivano gli amici la ” ricetta del moltiplicare spaghetti, passati di pesce e coscous”.
Grande importanza viene data anche alla dispensa che deve contenere anche alcune cose particolari come la curcuma, la chia, la manuka, ingredienti che
non solo sono gradevoli al palato ma fanno anche bene al nostro organismo. L’autore ce ne decanta le proprietà e ci insegna come usarli.
Picchi aborrisce gli sprechi, lui è un fautore della c.d. “ Cucina del riuso “, ossia come usare gli avanzi del giorno prima, all’insegna del motto ” Tutti possiamo molti-
plicare il pane, i pesci, il vino…..”
GIUSEPPE PREVITI