” L’ANGELO DI MONACO ” DI FABIAN0 MASSIMI- LONGANESI 26.04 2020
26 Aprile 2020” IL BOULEVARD DELLE OSSA ” DI LEO MALET – FAZI EDITORE 28.04.2020
28 Aprile 2020Quasi per capriccio, più forse per contraddire che per fare una sorpresa alla moglie , un uomo,un marito,pensa di tagliarsi i baffi. Questo è il prologo di un romanzo a dir poco
inquietante dove si evince che a volte fare uno scherzo può portare a conseguenze estreme. Il nostro protagonista infatti senza baffi si sente come nudo,, anche se poi ilsuo intento era più che altro di fare una sorpresa alla moglie e agli amici. Ma si troverà ampiamente spiazzato, infatti precipita in una specie di incubo perché la moglie e gli altri
lo guardano come se fosse sempre stato senza baffi. Quindi nulla di nuovo,nulla di cambiato, ma per lui ora il mondo è diventato un incubo, tra la sua immaginazione e la realtà
non ci sono confini. E del resto altri segnali inquietanti minano non le sue certezze , lui è convinto di quello che dice, quanto quel che lui vede negli altri che lo smentiscono a
piè pari. E quindi o è diventato pazzo o si sta montando una mostruosa cospirazione contro di lui, ordita dalla moglie e dai suoi conoscenti e colleghi. Allora cerca rimedio nella
fuga, ma cosa significa questa fuga ? E’un passo finale o una resa ?
Può uno scherzo diventare un incubo ? Un uomo qualunque decide di tagliarsi i baffi che ha sempre portato, vuole fare una sorpresa alla moglie. E lui già pregusta la reazione di
lei e degli amici da cui sono invitati a cena. Ma nessuno se lo fila, tutti lo guardano imperturbabili, anzi la moglie gli dice: “Ma che cerchi? Non li mai portati…..”
E’ questo l’inizio del romanzo di EMMANNUEL CARRERE I BAFFI ,un romanzo che ha avuto anche una riduzione cinematografica con Vincent London e Emmanuelle Devos.
Un romanzo sconcertante per questo confronto pirandelliano tra apparenza e realtà, e che ci riporta a tematiche care al suo autore sul mondo “Fuor di squadra”, dove il confron-
to tra la realtà e l’immaginazione è molto sfumato.
Il nostro protagonista non si capacita, cerca delle foto dove appaia con i baffi, interroga amici e colleghi, ma nessuno gli da retta, per cui si convince che tutti tramino contro di§
lui. E allora il quesito che si pone è se sia pazzo lui o lo sono gli altri.
La paranoia lo devasta, è sempre più preda di pensieri folli, è difficile farlo ragionare e riportarlo alla normalità. Né accetta di andare da uno psichiatra. E allora fugge. Ma basterà fuggire, isolarsi, non è che si corre il rischio di non aver più la possibilità di tornare indietro. Prende un aereo, finisce a Hong Kong ma gli incubi non cessano..
Puo’ un uomo che ha compiuto un’azione di per sé innocente, un taglio di baffi, vedere la sua vita andare a catafascio ? Come ebbe a dire Milan Kundere “:Ci sono scherzi che
possono avere conseguenze molto gravi”….
Leggere I BAFFI non è facile, Carrère è un grosso narratore, ti turba ma ti affascina allo stesso tempo, pur se il suo libro è molto crudele. Vi si parla di ossessioni, le ossessioni
sono di tanti tipi, qui il protagonista passa da uno stato di espressione del proprio pensiero, della propria identità a un tormento esistenziale che non sa più come affrontare.
L’argomento è molto interessante non è che EMMANUEL CARRERE inventi qualcosa,quel che colpisce è come lui affronta il tema. Tema che poi in questi giorni è assai…reale,
tutti chiusi in casa per paura del Covid, a rimuginare,a leggere,a guardare la televisione, come descriviamo allora la nostra quarantena, non solo fisica ma psichica ? Ognuno
potrebbe raccontare i suoi desideri di uscire, il come combattere le illusioni e le delusioni sempre forzatamente uguali. Ma alla lunga potrebbe maturare l’ossessione della
sosta forzata, il che potrebbe portare a conseguenze non sempre positive.
Ne I BAFFI ci mostra una ossessione sempre crescente ma finisce anche per parlare di amore, di tradimenti, di bugie, di illusioni nel cercare di venirne fuori. Vedremo
quest’uomo scappare, cambiare continente, trovare illusorio rifugio su un traghetto che fa la spola tra un isola e la terra ferma, ma alla fine ci sarà sempre Caronte che dovrà
pur reclamare una scelta…., o di qua o di là?
Alla fine possiamo anche immedesimarci in quest sconosciuto con i baffi, e quasi soffriamo con lui. E così leggiamo tutte le pagine, arriviamo al finale quasi fosse un giallo,
abile quindi Carrére nel sollecitare i nostri istinti, certo poi deve chiudere e lo fa, al lettore giudicare se la chiusura gli piaccia o meno…..
GIUSEPPE PREVITI