” GUAIO DI NOTTE”di PATRIZIA RINALDI- 24.02.2023- NERO RIZZOLI
26 Febbraio 2023” IL RONZIO DEL CALABRONE” DI ANDREA GAMANNOSSI – MAURO PAGLIAI EDITORE- 03-O3-2023
3 Marzo 2023Un Botteghi ridotto al ruolo di un clochard, pieno di alcol, pieno di debiti, in mano agli strozzini. Dopo la morte violenta della moglie ha paura che le persone a lui più care siano in pericolo, e quindi volutamente ha scelto questa vita randagia, stroncando ogni legame, e praticamente non andando più neanche in questura a lavorare. Ma lo avvicina una donna che lo prega di interessarsi della morte dell’amante, apparentemente investito da un pirata della strada. L’uomo era venuto in possesso del diario segreto di un’antica gloria di Livorno,il barone Corridi . Il commissario Botteghi si appassiona a questa indagine dal sapore storico, e così si troverà difronte a due delitti irrisolti.
Aiutato dai fidi Mantovan e Busdreghi scoprirà un complicato enigma creato dal barone e cinque suoi amici con lo scopo di proteggere una mirabolante scoperta di carattere scientifico , ma il commissario dovrà ben presto fronteggiare chi non esita a tentare di ucciderlo pur di entrare in possesso del segreto del barone Corridi. Un ruolo importante nella storia lo rivestirà la città di Livorno perchè Botteghi dovrà cercare i vari indizi nella Livorno più antica con le sue ville, i suoi monumenti, i suoi giardini, ma dovrà anche frugare a fondo in se stesso per ritrovare la sua tranquillità e la sua lucidità.
Una nuova indagine del commissario Botteghi nella sua Livorno dal titolo I DELITTI DI LIVORNO, autore DIEGO COLLAVERI.Una indagine che ci permetterà anche di scoprire (o riscoprire) la città, con le sue strade,i suoi vicoli, le sue ville, i suoi monumenti, assaporandone la brezza marina che pervade la città e l’atmosfera delle sue genti.
Botteghi cammina molto in questo nuovo episodio della serie, e per svolgere il suo lavoro e per combattere quella profonda depressione che lo attanaglia da quando la moglie Nadia gli è stata uccisa dalla malavita e lui non è riuscito a trovare i colpevoli. Per non fare rischi ai familiari e agli amici a cui è più attaccato, compresi i colleghi, si è ridotto a fare una vita da ubriacone, oltre tutto è finito in mano agli strozzini.
Un giorno lo avvicina una donna, il cui amante ,Francesco, è stato ucciso da un auto che si è poi dileguata, ma la donna non è convinta,pensa l’abbiano ucciso
volutamente. Lui infatti in quel periodo stava cercando di vendere on line degli oggetti appartenuti al Barone Corridi, assassinato a Livorno, nel 1867, e il cui
assassino non era mai stato trovato.
Due indagini, una sulla Livorno di oggi, e una sul lontano e mai risolto omicidio del Barone, terranno impegnati Botteghi e i suoi collaboratori,perché via via
che procedono i legami sembrano sempre più evidenti. Si compie così un interessante excursus storico sulla Livorno dell’Ottocento e sui suoi imprenditori,
tra cui appunto il Corridi, personaggio importante nella evoluzione della città ma tutt’altro che irreprensibile. Il romanzo unisce quindi il noir a motivi tipici
del romanzo storico, si da tenere sempre viva l’attenzione del lettore.
Quello che noi vediamo all’inizio della storia è un Botteghi provato da troppi traumi, ha perso la moglie, la figlia lo ritiene colpevole di non averla saputa proteggere e si è allontanata da lui, che a sua volta si è allontanato da tutti per non far correre a familiari e amici altri rischi.
Quando sembra che abbia toccato il fondo riesce a ridare un senso alla sua vita appassionandosi, da bravo appassionato di storia, a questa vicenda, e così
piano piano scaccia quei tormenti che gli corrodono l’anima. Lui ha sempre temuto che i pochi che ancora gli erano rimasti vicini potessero pagare per lui, senza accorgersi che invece è solo nel loro affetto e nella loro stima puo’trovare la forza per risollevarsi.
Interessante anche da un punto di vista psicologico questa svolta che COLLAVERI da al suo personaggio seriale, togliendogli quell’atmosfera da supereroi…che li rende un po’ ripetitivi.
Collaveri è così ricorso a un espediente originale che gli permette di ritrovare il Botteghi detective, ma prima ancora “uomo”, perché sollecitato dalla richiesta di una donna può in una nuova indagine assecondare la sua passione di gran conoscitore delle radici storiche della sua città, e questo permette all’autore di costruire una trama ricca di riferimenti a fatti e personaggi della Livorno dell’Ottocento. E poi l’instancabile girovagare del commissario e dei
suoi uomini nella città permettono di scoprire la bellezza della città toscana, tra ville, piazze, strade, moli, giardini e naturalmente non manca di fare…
assaporare al lettore alcune prelibatezze della cucina livornese.
Caratteristica di questo noir è il suo sfondo storico, con l’indagine del passato che si interseca con quella del presente, ma questo senza mai trascurare
l’essenza poliziesca del giallo.
GIUSEPPE PREVITI
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