“CACCIATORE DEL MALE” DI SIMONE MAZZEI- ALBATROS
5 Febbraio 2013“NOIR.ISTRUZIONI PER L’ USO ” DI LUCA CROVI – GARZANTI.
12 Febbraio 2013Elio Vittori, dirigente del commissariato di Cefalù, racconta al suo amico giornalista Lello Namidia una indagine che lo aveva avuto come protagonista quando era un giovane
commissario appena assegnato alla squadra Mobile di Palermo
Questa è la premessa di I Love Sicilia di Raffaele Damiani che torna così in libreria con i suoi personaggi ricorrenti. La storia comincia quando una avvenente signora si presenta
al commissario per informarlo che la tomba del marito al cimitero dei Rotoli di Palermo è scomparsa, o meglio Vittori accerterà che al posto della tomba dell’uomo ora c’è la
tomba di una donna. Attratto dal fascino enigmatico della donna Vittori si occupa del caso che lo porterà in un vero e proprio guazzabuglio di situazioni. Mafia, intrighi internazio-
nali, bugie, sospetti, indizi seminati ad arte, insomma per il commissario il lavoro non manca. Meno male per lui che nel corso degli eventi si sviluppa anche una storia d’amore
con Eleonora, che sarà la donna della sua vita.
Una vita nella polizia di stato, poi una grande passione per la scrittura, Raffaele Damiani è ormai giunto al quarto capitolo della saga dedicata al commissario Elio Vittori, Stavolta si
fa un passo indietro nel tempo, siamo alla prima indagine di Vittori, in forza da poco tempo alla Squadra Mobile. Lo vediamo coinvolto in una storia di poteri e di intrighi, una vicenda
in cui la Sicilia è la co-protagonista. In più. una serie di misteriose lettere anonime gli lasceranno dei messaggi che lo guideranno sulla scia di varie trame che lo porteranno in Italia
e in Francia. Ma su tutto si erge la pericolosa figura della mafia che riveste un ruolo primario all’interno della vicenda.
Damiani ha abbandonato presto la sua terra natia ma l’amore per la Sicilia è rimasto immutato. E lui crede in una nuova Sicilia, fatta di ragazzi e giovani in gamba al passo con i tempi, come
del resto lo testimoniano i tanti personaggi positivi del suo ultimo libro. Non ci si può nascondere il fatto che la mafia esiste, significative le pagine dedicate alle operazioni di polizia,
ma il romanzo vuole anche dire che non è tutta criminalità, esistono delle forze pronte a contrastare il fenomeno, e molto importante è che ci siano giovani disposti ad alzare la testa.
La storia è ricca di tanti elementi, da un cadavere scomparso alle indagini, dall’amore all’amicizia, dalla mafia alla dura vita dei poliziotti. Protagonista naturalmente il commissario
Vittori che qui ci racconta i suoi primi passi da poliziotto.
Damiani è credibile nelle storie che racconta anche perché tante cose le ha vissute direttamente essendo stato per molti anni in polizia. Questo gli permette di “oliare” alla perfezione
i particolari più “tecnici” della storia ma a questo sa unire uno stile letterario convincente perché sempre diretto e mai sovraccarico. Crede molto in Vittori che per lui è una sorta
di alter ego.
Altro ruolo importante lo riveste Lello Namidia, giornalista, anche lui non nuovo per chi segue questi personaggi seriali , nel romanzo in oggetto ha una funzione di spalla, ma in generale
l’autore ci vuole far vedere come dovrebbe essere un giornalista che si occupa di cronache giudiziarie, un “affiancatore” più che un cacciatore di scoop.
Personaggio-base della storia è anche Leonora, l’eterna fidanzata di Elio, in questa avventura la conosciamo come giovane studentessa universitaria, poi l’incontro tra i due, un incontro
che sarà determinante per le loro vite. D’altra parte nei “seriali” è evidente che le varie storie si intrecciano, si completano, rendendo familiari i protagonisti che assumono sempre più
un tono di persone “reali”.
I love Sicilia è un atto di amore e di fede di un siciliano verso la sua terra, certo ancora vittima di tristi retaggi ma Damiani vuole lanciare una nota di speranza.
Il libro è tutta opera di fantasia dice l’autore, ma ci sono anche spunti di verità, lui stesso ha rivelato di essersi riferito a un fatto che anni fa suscitò scalpore: la storia di una donna
che non trova più la tomba del marito, ma poi la verità era che non aveva pagato il rinnovo del loculo. Nel caso nostro la storia diviene più complessa, il cadavere scomparso appar-
tiene a un “mafioso” e questo proietta tutto un altro sapore sulla vicenda. Ci sono molti episodi con varie intrusioni e commistioni, le indagini sono rese difficili anche perché la
vita del giovane poliziotto è costantemente controllata da oscuri figuri. Sulla vita dei poliziotti Damiani, uno che se ne intende, fa, usando la chiave del racconto giallo, delle riflessioni
sulle enormi difficoltà di chi abbraccia questa professione, morali e materiali. Una vita che non conosce orari, festività, vacanze , una vita che presenta pericoli, e la riprova la da lo stesso
Vittori che non sposa Eleonora giustificandosi con un semplice “…con il lavoro che faccio ? “…..
Però alla fine nella realtà tanti sono i poliziotti che hanno famiglia, quindi chissà cosa riserverà Damiani nel futuro al suo alter ego….
GIUSEPPE PREVITI