” DISEGNI ” DI NICOLA RONCHI — EMERSIONI (LIT EDIZIONI) – 19.2.2020
19 Febbraio 2020” UN CONCERTO SCONCERTANTE” DI PATRIZIA RASETTI – CARMIGNANI EDITRICE 5-2-2020
5 Marzo 2020Torna Sebastiano Guarenti che sta passando dicembre nel suo paese dell’Alta Langa e qui suggerisce al sindaco di organizzare un grandioso ballo in costume per la fine del-
l’anno al castello. E il primo cittadino, noto intrallazzatore e quindi non particolarmente ben vesto, accoglie l’idea con entusiasmo per poter riconquistare un po’ di favori.
E così le belle donne del paese, magari un po’ sfiorite, e poi una vecchia…strega, e ancora un nobile conte che vive da solo con un cavallo impagliato in un vecchio convento,
un giovane architetto, di bello aspetto e di tutte altre idee rispetto al padre sindaco, e poi i vari commercianti del paese, e ancora l’amante segreta(si fa per dire…)del sindaco
con un figlio pestifero, insomma tutta questa vasta serie di personaggi si appresta per se con animi e intenzioni differenti all’evento di fine anno. E poi naturalmente c’è il ma-
resciallo, qui scopriamo un maresciallo addirittura innamorato della bella Giulia, e quindi anche lui lo ritroveremo al veglione. Qui purtroppo la festa sarà funestata dall’omici-
dio del sindaco e quindi il buon maresciallo Buonanno dovrà riprendere il ruolo dell’investigatore.
Ridendo e scherzando, spargendo magari qua e là un po’di veleno, non rinunciando per i suoi protagonisti a dei risvolti amorosi, Gianni Farinetti con Il Ballo degli amanti perduti confeziona un nuovo episodio della saga dell’Alta Langa, una sorta di “commedia nera”, dove tornano molti dei personaggi già conosciuti in “Rebus di mezza estate”.
Questo romanzo ha sicuramente anche le caratteristiche del giallo, ma un giallo alquanto singolare, perché il delitto avviene quando abbiamo già letto più di mezzo libro.
L’autore prima descrive con ampiezza di particolari, ma ma sempre con mano leggera, personaggi,ambienti,fatti,feste, intrighi, amori,tradimenti. Forse vi è un eccesso di dettagli
ma la prosa di Farinetti è agile, molto portata al “comico”, perciò lo si legge volentieri. Tutto è narrato anche con ampie concessioni al grottesco, sicchè il delitto ….scivola di pa-
gina in pagina,anche se la vittima è abbastanza prevedibile, ma la scorrevolezza e la piacevolezza dei toni nella descrizioni di questi “interni”di provincia rendono il libro assai
accattivante. Molto curata l’ambientazione in questo paesino delle Langhe, spesso i personaggi si esprimono in dialetto, ma in sintesi possiamo dire che tutto è funzionale allo
sviluppo della storia, una storia che prende da vari generi, romanzo di vita, romanzo d’amore, romanzo di rapporti umani, romanzo giallo.
Importante la localizzazione, questo Piemonte apparentemente un po’chiuso e demodèe, con il fascino del passato e dell’attuale.
Ancora protagonista lo sceneggiatore Sebastiano Guarienti, originario di queste parte, che anzichè tornare a Roma è rimasto nella valle progettando di stabilirvisi e che ha la bella idea di proprorre al sindaco di organizzare un gran ballo mascherato per la fine dell’anno ormai imminente.Il sindaco ,un affarista di pochi scrupoli e dalla coscienza sporca, accoglie l’idea e si lancia nell’organizzazione contando di coinvolgere e riconquistare il paese che lo ama ben poco. Tra i preparativi, tra le solite beghe di paese, tra amori
e relative pene, tra tradimenti e grandi risate, eccoci alla famosa serata che scorre abbastanza tranquillamente sino a che non viene scoperto un delitto, la vittima è il sindaco.
Ma quel che colpisce in questa storia, a parte il susseguente risvolto poliziesco, è la girandola di personaggi e di situazioni. Abbiamo la famiglia del sindaco, lui malvisto da tutti,
sempre a caccia di denari e di femmine, la cattivissima madre, il figlio, l’affascinante Roberto, tutto l’opposto del padre quanto a carattere e abitudini, legherà molto con Sebastiano., qui visto più nel suo aspetto di tombeur….des hommes che di investigatore in pectore.Poi c’è Giustina, innamorata senza speranza nonostante Onorina la maga cerchi di aprirle gli occhi sulla sua passione senza speranza per Giampietro, anche se poi alla fine Giustina porterà suo malgrado il maresciallo sulle tracce di chi ha ha fatto fuori
il sindaco. Ma alla notte del ballo partecipano un po’ tutti, il sindaco ha fatto le cose in grande, banda e fuochi a volontà, solo Onorina, da brava sensitiva, sente nell’aria qualcosa
di minaccioso.
Intanto la festa continua, ci sono anche il maresciallo e la sua bella Giulia, poi la zia Rosanna e una vecchia fiamma, il conte Tibby Uzzone, un po’demodèe ma sempre in prima
fila, come gli scatenari rumeni, i muratori Mircea e Florian con la moglie di uno dei due, la bellissima Tatiana, che si è appena licenziara dal fare la badante alla vecchia megera
anche per i continui…assalti del focoso figlio nonchè sindaco.
Certamente bisogna entrare nella realtà della piccola comunità, ma va detto che i personaggi sono tutt’altro che delle caricature, l’autore preferisce il tasto dell’ironia, qui tutti
si conoscono da sempre, ognuno con i suoi pregi e i suoi difetti, i suoi ricordi e i suoi rancori,, ci sono i nobili nostalgici del tempo che fu. gli arrivisti dell’era moderna e pure
qualche scemotto che nei paesi non mancano mai. Il sindaco è un po’ il cattivo della situazione, senza scrupoli negli affari, imputato di aver sposato la bella Anna Maria, madre
di Roberto e con un matrimonio rivelatosi molto infelice. Insomma buona parte del romanzo è volta a ricostruire la storia della comunità, con tanti personaggi presi dalla gioventù e portati a quella fatale notte di fine anno, dove dalla commedia si passa alla tragedia.
Ma se la morte non può mancare in una trama gialla non manca neppure l’amore, anzi ha un ruolo importante nello sviluppo della storia. Varie coppie che si sono costituite e
divise nel tempo o anche ricostituite, amanti, ex gelosi o infedeli, dove c’è anche chi aspetta di trovare sempre il principe azzurro. Molte passioni, molti flirt accennati o ricordati,
un filo di nostalgia legato ai ricordi del passato, ma anche degli amori che vanno sorgendo, il tutto narrato con molta tenerezza.
Sarà Sebastiano a chiedersi quanto può durare un amore ma visto che parliamo di un giallo è doveroso lasciare ogni interrogativo, anche amoroso, , alla lettera del libro. Tanto
più che questo romanzo è un tutto organico, ogni parola, ogni situazione, ogni mossa servono a completare questa specie di mosaico che è Il ballo degli amanti perduti.
Farinetti si conferma autore di grande rilievo, capace di dare un contributo interessante a quello che è divenuta oggi è la letteratura ispirata al vecchio….genere.
GIUSEPPE PREVITI