“IL MISTERO DELLA LOGGIA PERDUTA”DI MATTEO BORTOLOTTI-FELICI EDITORE
18 Luglio 2012“OH MARE NERO…3 noir e 21 ricette d’acqua salata” DI ANDREA GAMANNOSSI-MAURO PAGLIAI EDITORE
31 Luglio 2012Per la cvollana Smart della Felici editore viene pubblicato un romanzo breve di Marco Vichi Il bisticcio.
La storia ha origine da un fatto festoso,Mario ha acquistato una bicicletta, la vuole provare e gira per le strade intorno al suo borgo posto tra il mare e le Apuane,finchè non capita in mezzo a un bosco
dove c’è un ristorante dal nome fatidico, Il bisticcio. E sarà proprio da un litigio con il proprietario del locale,un certo Mazzoni,che gli intima di non passare più da quella strada,che scaturirà una serie di eventi, sempre più incontrabbili,che porteranno a una tragedia ineluttab ile.
Molti eventi della storia ci ricordano che le più grandi catastrofi dell’umanità sono sovente state procurate da eventi banali o quanto meno sproporzionati a quelle che saranno le co0nseguenze.
Nel racconto di Vichi la scintilla che fa appiccare il fuoco nasce da un incontro fortuito,uno che va in bicicletta e un altro che vuole impedirglielo. Un divieto senza ragione che il ciclista
non accetta, ma si fa fatica a pensare che da questo incontro prenda origine un susseguirsi di eventi sempre meno controllabili sino alla estrema soluzione finale.C’è un qualcosa di inesorabile e di inar-
restabile, simile allo scorrere delle ore, qui scorrono…gesti e parole, sempre più duri, più violenti, ormai quasi oltre la dimensi0ne dei protagonisti. Discussioni sempre più accese, un odio latente, dei gesti pieni di cattiveria. Mario e Mazzoni ormai vivono per farsi del male, non importa più sapere chi ha torto e chi ha ragione, sono due tristi figure votate quasi alla distruzione. Difficile riconoscere a un certo punt0 chi è Mario e chi è Mazzoni, il loro denominatore comune è il Male,che li domina, sembrano due facce dello stesso peronaggio.
Torto e ragione si confondono in un mare di violenze,di odii,di vessazioni e il precipitarsi verso il terribile finale appare ‘linevitabile epilogo di un a storiua senza vincìtori nè vinti.
GIUSEPPE PREVITI