“GLI ONORI DI CASA ” DI ALICIA GIMENEZ BARTLETT- SELLERIO EDITORE
30 Gennaio 2013“CACCIATORE DEL MALE” DI SIMONE MAZZEI- ALBATROS
5 Febbraio 2013Andrea Perondi e Rosamaria Perondi scrivono da tempo a quattro mani, hanno iniziato dai testi per le commedie dei burattini per passare alla narrativa per ragazzi, approdando
infine al giallo.
L’antefatto de “ Il borgo del Calendimaggio ” risale al maggio del 1944 quando un capo-partigiano, il Moro, valoroso combattente quanto sempre disponibile alle avventure galanti,
tanto che se la fa con moglie del colonnello tedesco di stanza nel paese, viene tradito per cupidigia e invidia da un giovane che faceva la staffetta per i partigiani. C’è di mezzo anche
un autentico tesoro raccolto dai tedeschi che si apprestano alla ritirata e che verrà fatto sparire in una imboscata dal Moro e dal suo compagno. Successivamente il comandante
partigiano e la sua famiglia verranno sterminati dal vendicativo colonnello, solo uno dei suoi figli, un bambino, si salverà.
La storia poi ci porta agli anni ottanta nello stesso paese. Un omicidio, vittima il fattore Malvezzi, porta lo sconquasso nel paesino e nella sua monotona vita quotidiana. Il
fattore viene ammazzato nel corso di una grande festa cittadina. Il giovane commissario Gianmaria Conti inizia le indagini e ben presto comprende che tutti gli abitanti hanno
qualcosa da nascondere e che quindi tutti sono dei possibili indiziati.
Sarà una inchiesta difficile che dovrà agire più sulle coscienze e i ricordi di ognuno, sì che ritorni a galla quanto di aberrante fosse avvenuto in quel 1944. E un susseguirsi di
colpi di scena porterà il commissario alla soluzione del caso.
Un romanzo legato a un’azione di guerra, un colonnello tedesco e i suoi uomini hanno accumulato durante varie razzie un vero e proprio tesoro. Due giovani partigiani preparano
un ‘imboscata contro il camion che trasporta i reperti rubati , uccidono i soldati e nascondono il bottino.
Un salto di quaranta anni ci porta agli anni Ottanta negli stessi luoghi di quei lontani fatti nella campagna toscana quando un omicidio riporta a galla i tragici eventi di quei giorni.
Il delitto avviene nel Borgo durante una grande cena a cui partecipa tutto il paese per festeggiare il Calendimaggio e ben presto il giovane commissario di polizia che si incarica del caso
intuisce dai primi interrogatori che ogni abitante nasconde qualcosa. In particolare un evento lontano di cui molti sanno, ma preferiscono ignorarlo.
Il commissario Gian Maria Conti del commissariato di San Giovanni in Sella con i suoi uomini erano presenti alla cena ma nonostante questo non hanno visto niente e poi scopriranno che nessuno ha notato alcunché di particolare. Il commissario dovrà procedere con molta cautela, troppi i possibili colpevoli, troppi i testimoni reticenti. I nostri autori hanno infittito
il romanzo di un numero assai elevato di personaggi, alcuni come il conte Poldo o la bella Lotte o la giovane Ermene fanno un po’ da coro al susseguirsi dei fatti, altri sono invece più o meno direttamente interessati alla parte più “gialla” della storia. Ogni personaggio è descritto efficacemente, come sono ben evidenziati i sentimenti di ognuno. Tante le cose che avvengono
ma non mancano le “fotografie ” dei bellissimi posti della campagna senese dove avviene la nostra storia.
Non è certo nuovo il tema di responsabilità che da personali si trasformano in collettive, o quanto meno il quieto vivere, il tornaconto personale, anche la paura fanno sì che una rete di omertà finisca per coprire eventi passati e quotidiani , le colpe degli uni si maschereranno con quelle degli altri.
Questo borgo è un piccolo agglomerato che possiamo considerare il modello di altrettanti nuclei dove incontriamo i più svariati personaggi con le loro torbide vicende.
Gli autori riescono comunque a svelenire il tono cupo e tragico della vicenda con tutta una serie di aneddoti, di battute, di fattarelli presi pari pari dalla vita di tutti i giorni e per
questo assai godibili.
Questo Borgo è un piccolo concentrato di personaggi che rispecchino la storia italiana con il suo procedere tra eventi del passato e eventi presenti. Il Borgo di Calendimaggio appare
uno strano paese ove ognuno sembra la trasposizione dell’altro o di qualcos’altro, o ancor meglio, ognuno ha uno scheletro nell’armadio.
Trama complessa dai tanti personaggi, Andrea Perondi e Rosamaria Perondi si districano passabilmente riuscendo a renderla scorrevole e limpida e a tenere ben attento
il lettore sino alla risoluzione dei fatti.
GIUSEPPE PREVITI