” I BAFFI” DI EMMANUEL CARRERE -ADELPHI 27.04.2020
27 Aprile 2020“UNA DONNA NORMALE ” di ROBERTO COSTANTINI- LONGANESI 1-O5-2020
1 Maggio 2020Nestor Burma e la sua assistente Hélène stanno festeggiando i due milioni che hanno appena vinto alla lotteria quando arriva un cliente, un mercante di diamanti ebreo,Goldy,
che dice di aver bisogno di aiuto. E’un po’reticente, comunque paga bene, accenna a qualcosa che riguarda la malavita cinese e la prostituzione, e Burma finisce per accettare
l’incarico. Con l’aiuto di Hélène Burma si troverà coinvolto in una storia complicata che parte da un bordello di Shanghai, per toccare il tesoro dello Zar, una casa d’sasta parigina, con l’intrusione di uno scheletro sena una gamba e di un cadavere che non lo è.Per Burma sarà una corsa ad ostacoli, con delitti, segreti, sorprese, ma alla fine si arriverà alla soluzione.
Leo Malet è tra le voci più alte del noir francese, e di lui vi presentiamo Il Boulevard delle ossa.
Nestor Burma è l’investigatore che lui ha creato, protagonista di una quarantina di romanzi noir, molti dei quali sono stati adattati per cinema,teatro,televisione, fumetti, E’un
personaggio che prende molto dagli investigatori americani dell’hardboiled, anche se Malet ha saputo conferirgli l’ironia e la leggerezza della narrativa d’Oltr’Alpe
Infatti le sue storie sono godibili per la forte carica ironica e anche per il tono molto scorrevole pur se non scevro di preziosismi dei dialoghi. Il protagonista è abbastanza scan-
zonato e disincantato , ha un buon intuito, pur se ha una certa propensione a cacciarsi nei guai. Le trame non sono mai troppo arzigogolate anche perché spesso più che la
storia poliziesca si privilegiano i personaggi. La caratteristica della scrittura di Leo Malet è di alternare il narrato in prima persona al “racconto d’azione” che figura a sé, con
non più presente il protagonista.
Ne Il boulevard delle ossa Burma deve risolvere un caso che parte dal furto di un diamante che lo porterà a contatto con i commercianti di pietre preziose, con esuli russi, con
ristoratori cinesi. Ci troviamo nella Parigi degli anni ’50, e il romanzo ha un gustoso senso retrò che lo rende ancora più accattivante.
Leggere Leo Malet e del suo Nestor Burma dà sempre piacere perché continuando la lettura ci si trova sempre più immersi in una Parigi gi altri tempi e in un’atmosfera sempre vivace e mai opprimente, pur essendo un noir con tutti i requisiti del caso.
In azione un sempre rampante Nestor Burma con la sua aiutante, la bella Hélène, che in questa avventura ha una parte di di un certo rilievo.
Una storia ricca di personaggi, curiosamente quasi tutti di una certa età, e che quindi hanno un loro passato in cui ci dobbiamo addentrare,passando così da un segreto all’altro.
Lo stile narrativo è sempre intenso, del resto è l’azione abbastanza serrata dei nostri segugi che non da respiro anche se a tratti Burma fa….pausa per riflettere su quanto sta acca-
dendo. Eventi che si susseguono, verità che vanno e vengono, difficoltà nel mettere insieme le varie possibilità.
Pregio di Malet è di fare sfoggio di una scrittura sempre asciutta con l’ulteriore pregio di poter contare su un buon numero di personaggi, tutti ben delineati.
Malet, ripubblicato da Fazi editore,è certamente considerato uno dei maestri del polar, c9n la particolarità rispetto a altri importanti autori di aver scritto dei noir leggeri e
piuttosto divertenti, ma mai scontati, che sanno anche procedere delle emozioni differenti, non banali o risapute, come in tanti altri casi. Ma va anche aggiunto che sono sempre
rispettati in pieno i canoni del noir.
D’altra parte anche nella vita Malet era un personaggio abbastanza alternativo,e quindi anche la sua scrittura non poteva che riflettere tali caratteristiche.
GIUSEPPE PREVITI