” UN GIORNO DEVI ANDARE ” -REGIA GIORGIO DIRITTI CON JASMINE TRINCA
30 Marzo 2013” VIVA LA LIBERTA’ ” DI ROBERTO ANDO’
7 Aprile 2013Cast: Ewan McGregor Eleanor Tomlinson Nicholas Hoult, Ian Mcshane Stanley Tucci John Kassir Bill Nighy.
Torna sugli schermi una favola della tradizione inglese, Il cacciatore dei giganti, e vi viene portata con effetti mirabolanti da Bryan Singer. Una volta certe meraviglie
erano affidate al technicolor con colori sgargianti, riprese variopinte per ricreare mondi fantastici o da “Paese delle meraviglie”. Oggi il cinema cavalca altre frontiere
con fiabe altamente sofisticate, imperano 3D e alta definizione. Gli effetti sono sempre più mirabolanti e così è facile reinventare le favole e creare un mondo fantastico
talmente perfezionato da sembrare vero.
Il cacciatore di giganti prende lo spunto da due fìabe del passato, Jack l’Ammazzagiganti e Jack e la pianta di fagioli. Nella prima si ricorda un’antica leggenda scozzese
dove un giovane contadino, Jack, sconfigge il colossale gigante Galligantua. Nella seconda, molto conosciuta anche in Italia (anche come Jack e il fagiolo magico ), troviamo
il giovane contadino che lotta contro un uomo dalle fattezze immense. Di questa ultima favola nel cinema, nei dvd, in televisione esistono almeno trenta versioni.
Adesso è la volta di Brian Singer di riprendere la vita di Jack, probabilmente attratto dalla possibilità di realizzare una favola con le tecnologie di oggi. E questa è
così la storia di Jack (Nicholas Hoult ), un giovane contadino che deve salvare la principessa Isabelle ( Eleanor Tomlinson) dai giganti del mondo di Gantua. Una storia che
affascina di suo, ancor oggi ti fa trepidare, agli effetti cinematografici di oggi il compito di rendere credibile anche ciò che per natura non lo è.
In questa cavalcata della fantasia troviamo re, cavalieri, principesse, contadini in un riuscito miscuglio dei grandi miti del passato. Risalgono infatti all’ XII scolo i
miti tramandati dalle fiabe di Jack alle prese con i giganti e la pianta dei fagioli dalle proprietà altrettanto mostruose. Favole comunque buone per ogni tempo, e così
da centinaia di anni i bambini se le sentono raccontare. Ma ogni epoca chiaramente ne da una propria interpretazione e ambientazione pur se non viene mai meno nei
secoli la possibilità di fantasticare su queste creature, immaginarle a proprio piacimento. E così oggi ci troviamo con l’intrepida quanto cocciuta e un po’ sventata princi-
pessa prigioniera di giganti alti sette metri, addirittura con due teste. E qui il cinema di oggi fa la sua parte con inquadrature computer graphic che costano la bazzecola di
….ottantamila dollari.
La storia comincia sui verdi campi d’Inghilterra da dove una magica pianta i fagioli ti può trasbordare in una sorta di regno dell’orrore dove dominano i giganti che rifiutano il
contatt0 con le creature umane perché puzzano ma in compenso non si peritano di cuocere gli uomini in forno ben conditi e infarinati…. Poi assisteremo all’attacco dei Giganti
alla Terra, bruceranno campi, foreste, case sino all’assedio finale al castello del re.
Singer domina la materia con molta sicurezza, ci procura emozioni in serie, e sa rendere con discreta ironia gli orrori delle tane dove vivono questi orchi giganteschi, anche a
due teste, capelli ispidi, poco puliti e assai rozzi nelle espressioni e nei movimenti.
Una favola per grandi e piccini, buon complice anche il cast di attori che si avvale di nomi di spicco dal coraggioso e sorridente Ewan McGregor alla bella e ben determinata
Eleanor Tomlinson, dal coraggioso Jack di Nicholas Hoult, alle vecchie volpi Stanley Tucci (qui fa il cattivo)e Ian McShane (il re).
GIUSEPPE PREVITI