” RUE PIGALLE e altri racconti ” DI GEORGES SIMENON- ADELPHI
28 Maggio 2013” IL DIAVOLO AI GIARDINI CAVOUR ” DI MASSIMO TALLONE- E/O
3 Giugno 2013Il cacciatore di teste è la storia di Roger Brown, un tipo a modo suo affascinante, una moglie bellissima, ma anche uno stile di vita costosissimo. Il suo lavoro
è quello del cacciatore di teste per le grandi imprese, ma per soddisfare i bisogni di uno stile di vita assai dispendioso, si è specializzato in furti d’arte.
Dunque facciamo un passo indietro, Roger nel mestiere di cacciatore di teste, cioè scoprire e valorizzare i manager,è un numero uno, però lui non si accontenta.
Intanto soffre della sua bassa statura e poi ha una moglie bellissima a cui vuol assicurare un alto tenore di vita e per arrivare a questo ruba opere d’arte.
Diana Brown ignora la seconda attività del marito che oltre tutto le ha donato una galleria ove espongono artisti di prim’ordine.
E’ appunto Diana che presenta al marito Clas Greve perché lo piazzi sul mercato del lavoro, e appunto conoscendolo Roger apprende cbe è proprietario di un dipinto
di gran valore. I giochi sembrerebbero fatti. Brown è il cacciatore e Greve la preda, ma è poi vero che è così ? Il libro prosegue con una serie di colpi di scena, tanti i
personaggi implicati, con donne bellissime e infedeli, assassini a piede libero, tutto verso un finale abbastanza a sorpresa…..
Il cacciatore di teste è u thriller di alta qualità, con una quantità di colpi di scena rilevasnte, mettendo in mostra il talento narrativo di Jo Nesbo, che in questo romanzo
ha abbandonato il suo protagonista abituale, il detective Harry Hole. Qualcuno, anzi, ha proprio voluto vedere in questo cambio di personaggio una ritrovata forza inven-
tiva del nostro autore.
A onor del vero se esaminiamo la bibliografia di Nesbo vediamo che questa storia fu scritta nel 2008, appunto tra un Hole e l’altro. Intanto ai seguaci di Nesbo non sarà
sfuggito che Il cacciatore di teste è scritto in prima persona, anzi possiamo aggiungere che è l’unico suo romanzo così strutturato.
Roger Brown è personaggio antipatico, sgradevole, odioso finché volete però costringe il lettore a parteggiare per lui, del resto è quasi inevitabile quando si scrive in prima persona. Il principio a cui lo scrittore sembra attenersi è quello secondo cui non tutto è come sembra, anche il male possiede una sua forza d’attrazione. Il male visto come una cosa
disgustosa, terrificante, con scene orripilanti, ma su questo Nesbo gioca abilmente, lui sa come solleticare le aspettative del lettore. impegnarlo, creargli un clima che poi
magari si sgonfia da se, però l’importante è aver messo in moto il meccanismo.
Lo scrittore norvegese deve molto al noir americano e infatti nei suoi testi, e questo di cui parliamo al riguardo è molto significativo non essendo imperniato su un detetctive che alla
fin fine è sempre ( o quasi)il vincitore, tra i buoni e i cattivi non c’è mai una grande differenza, nessuno è totalmente immune da colpe.
Vogliamo anche ricordare che da questo romanzo è stato tratto il film Hodeijerne ( 2011).
GIUSEPPE PREVITI