LO SPECCHIO NERO- DI GIANLUCA MOROZZI- GUANDA
14 Dicembre 2015TORNA IN LIBRERIA ” IL GIUDICE E IL BOIA” DI FRIEDRICK DURENMATT
17 Dicembre 2015Villaciterna è un paesino toscano a mezza costa dove la vita ” sociale”, a parte le attività lavorative, si svolge pressom il circolo parrocchiale, il ” circolino”
da sempre il punto d’incontro e quindi di chiacchiericci e pettegolezzi su quanto avviene in paese. A parte le attività sportive e ludiche ,alla sera , dopo la
giornata di lavoro, buona parte degli uomini si ritrovano lì per una partitina a carte e commentano i fatti del giorno.Unaesera scoppiua il finimondo una donna , probabilmente una straniera, era stata trovata morta nel lago. Una ragazza bionda, gioenrrvane, vestita come si era costatato all’arrivo dei carabinierite
e dopo il recupero del corpo, niente sembrava far pensare a una violenza.
Naturalmente sarebbe stato l’argomento del giorno per i giorni a seguire e un altro punto privilegiato di ritrovo era la bottega di Ciuffo il barbiere, un uomo
certamente curioso ma anche con il pallino dei gialli e delle indagini. Le quali indagini verranno condotte dal Maresciallo De Girolamo e dal suo aiutante,il
fido brigadiere Martone.. Il primo proposito è di arrivare alla identificazione della donna e per questo verranno controllati tutte le struttire ricettive della zona ma non risulta alcuna donna scomparsa. Ben presto dall’autopsia si appura che la ragazza è stata uccisa e poi gettata nel lago. L’indagine si presenta
difficile perché nessuno sembra aver visto la ragazza arrivare al lago.
Piano piano però si comincia a delineare il personaggio della vittima, piccoli indizi, incontri occasionali, ammissioni tardive ma decisive faranno arrivare
alla identificazione della donna assassinata, e il paziente lavoro dei carabinieri uniti alla perspicacia del barbiere investigatore faranno arrivare alla solu-
zione del caso.
Oggi nel campo della letteratura gialla vi è una ctrarrente di autori che si sta sempre più non dico imponendo, perché il successo è una variante che certo
non è legata all’età ma semmai alla continuità, alla bravura personale, alla fortuna, però in generale oggi ci sono molti scritori che esordiscono in età non
proprio giovanile.Sembra quasi che l’aver letto più libri, l’aver acquisito una maggiore maturità e cultura porti al risveglio dei propri istinti creativi.
Certamente occorre saper scrivere, aver la capacità di creare una trama ricca di suspense e di mistero, insomma la dote necessaria ad assemblare un libro.
Franco Burchietti esordisce con Il cadavere del lago, sottotitolo Le indagini di un barbiere, un romanzo che possiamo definire un giallo classico. Si parte infatti dal ritrovamento di un cadavere e tutto quello che ne consegue. La storia è avvincente e i personaggi che la animano sembrano presi dalla
vita di tutti i giorni. Sono gli stessi che potremmo incontrare in un qualsiasi circolino a giocare a carte o a passeggiare tra le vie di un paese. Ci sono il
Marescialloi, il prete, il barbiere,il cacciatore, il pescatore,il contadino, il turista straniero.
Il romanzo è ambientato in un ipotetico paesino toscana dell’entroterra toscano dove tutti si conoscono, il maresciallo dei carabinieri è la massima auto-
rità, nessuno…si fa gli affari suoi e tutti conoscono tutto di tutti. Tutta questa gente ha dei punti di ritrovo, tra cui il Circolino parrocchiale dove i nostri
protagonisti si ritrovano tutte le sere per giocare a carte, ma anche per spettegolare e raccontarsi le novità del giorno. Figuratevi che in una località del
genere capiti un delitto, una donna straniera è stata trovata morta nel lago (di qui il titolo del romanzo), ovviamente diventa l’argomento del giorno e tra
i tanti che disquisiscono spicca la figura di un barbiere con velleità di detective.
Franco Burchietti all’esordio assoluto nella scrittura di genere sembra aver fatto tesoro dell’insegnamento dei Maestri e in particolare si è ricordato di uno
dei comandamenti dello scrittore di gialli, cioè mettere sullo stesso piano, fornendo via via i vari indizi, il lettore e chi conducscialloere le indagini. In otrtal modo chi
legge si sente egli stesso al centro della storia. Ben azzeccata è la coppia di investigatori, quello ufficiale è un maresciallo dei carabinieri un pò ” ingessato”
nel suo ruolo di rappresentante della legge, ma assai scaltro nell’avvalersi dell’aiuto di un potenziale investigatore di grandi doti, Ciuffo, il barbiere del
Paese, che dallo scontato ruolo di depositario di tutti i segreti del piccolo centro sa passare a quello dello Sherlock Holmes della situazione.
Un romanzo molto ricco di dialoghi perché da molto spazio alle vive voci dei protagonisti, alle loro battute, ai loro pettegolezzi, ma anche alla loro volontà
di arrivare alla verità. E se seguirete attentamente i dialoghi troverete anche la soluzione del caso, una volta tanto arrivata secondo una certa logica.
GIUSEPPE PREVITI