” TUTTO BENE TRANNE UN MORTO” di PATRIZIA RASETTI- CARMIGNANI EDITRICE
20 Dicembre 2016” LA MORTE E L’OBLIO ” di ANNAMARIA FASSIO – IL GIALLO MONDADORI
29 Dicembre 2016Il Cardo torna una sera a casa, ubriaco come sempre, si sdraia sul suo giaciglio ma si sveglia subito, lo trova
…..occupato da un cadavere, che poi,nel mentre il Cardo pensa al da farsi, scompare e ricompare.
Chiede allora aiuto a Ribò, il suo amico ex-poliziotto. E ne seguirà una indagine assai complicata, si succederan-
no vari personaggi ma la domanda fondamentale verte sulla individuazione di chi ce l’abbia con il Cardo.
Si va avanti con tante situazioni, per lo più grottesche, anche inverosimili, ma d’altra parte quando c’è di mezzo
il Cardo tutto è possibile. Ribò e Angela, la prostituta preferita dal clochard, rischieranno grosso, con il Cardo
sempre in difficoltà a collegare pensieri, parole, azioni e dovrà ricorrere a vari travestimenti, da spaventapasseri a persona…normale. Alternerà riso e pianto, tenendoci tutti sulla corda, ma se no non sarebbe
il Cardo….
- Massimo Tallone con Il cadavere volubile ci ripresenta la coppia Cardo-Ribò. Il Cardo è un personaggio
singolare, poco più che un barbone, non si lava mai né cura molto l’abbigliamento, per sbarcare il lunario
fa l’imbianchino, la sua specialità sono i trompe-l’oeil. Vive in un cascinale abbandonato sullam via di Stu-
pinigi, un riparom più che altro, senza comodità, porta sempre aperta.
” Il cadavere volubile” con sottotitolo “Incubo ad Avigliana per il Cardo” inizia con il ritorno a casa del
Cardo a notte fonda quando trova nudo nel suo letto il cadavereb di uno sconosciuto. Mentre pensa al
da fare arriva la polizia avvertita da una telefonata anonima, ma quando entrano nella stamberga il corpo
non c’è più.
Il Cardo pensa bene di rivolgersi a Ribò, l’amico ex-poliziotto, e coon il suo aiuto e quello di Angela,l’amica
del cuore, dovrà affrontare un periodo difficile. C’è chi vuole incastrarlo e quindi occorre scoprire chi ce>
l’ha con lui e poi c’è da sfuggire alla polizia che qualcuno sta appunto mettendo sulle sue tracce.
L’autore adotta un sistema di scrittura svolgendo la trama come se fosse lo stesso Cardo a raccontarsi
in prima persona e così ne conosciamo pensieri, parole, opere, espressioni, e naturalmente viviamo in
diretta il suo modo di comportarsi e i suoi errori.
Il personaggio ha come sempre una sua presa, alternando momenti divertenti a sequenze da autentico
thriller. Il tutto viene raccontato sempre in maniera divertente, con una prosa molto scorrevole, vivace,
spesso dissacrante, come lo è del resto il protagonista.Abile Massimo Tallone nel ricorrere a una trovata incentrata sulle anomalie del protagonista. Il Cardo a un certo punto della storia si trova sotto la minaccia
di una pistola e il lettore può seguire tutto il suo lavorio mentale, i suoi pensieri, le sue parole, Tallone sembra quasi che voglia far fermare il tempo in quelle pagine.
IL nostro autore è tra i più interessanti prodotti nel panorama del giallo italiano, in particolare del c.d. ”
giallo comico” ovvero quello che affronta con ironia, brillantezza, disincanti anche le situazioni più truci.
Del resto aver messo come protagonista un tipo brutto, sporco, spregevole nell’agire e nei modi di fare
è già un fatto originale e che colpisce il lettore. Il Cardo è come un bambino, ha unsuo candore, una sua
innocenza che ce lo rende simpatico e accettabile., merito dell’autore è di non averlo reso una macchietta
ma di aver invece saputo dargli la statura del personaggio. Il Cardo è il prototipo dei tanti che vivono ai
margini della società e qui vengono invece elevati al ruolo di protagonisti. Certamente Cardo da sè farebbe
poca strada, ed ecco che gli viene affiancato un compagno che è il suo opposto, Ribò, freddo, lucido, razioci-
nante , insomma il suo opposto. Ma la coppia funziona proprio per questo, con Ribò come uno di noi, che
assiste a volte divertito, a volte stupito, a volte contrariato ai soliloqui sconclusionati del Cardo. La formula
del giallo comico permette di sfruttare al meglio visi e virtù dell’essere umano.
Il romanzo è comunque strutturato tenendo conto di sfumature diverse, mantenendo sempre un certo
equilibrio tra le scene di azione e quelle dialogate,e non trascurando i momenti di tensione come quando la
pistola è puntata contro il Cardo.
Verrebbe da chiedersi infine quale sia il rapporto di Cardo con la città. Intanto come tutti coloro che vivo-
no per la strada non si identifica con gli spazi chiusi che odia, quindi la Torino del romanzo è come se fosse
vista dal basso, con l’occhio del pedone che percorre le strade così come vengono, una serie di grandi
spazi per un uomo che adora gli spazi…. - GIUSEPPE PREVITI