” LA NOTTE DELLE STELLE CADENTI” di BEN PASTOR- SELLERIO
9 Novembre 2018” L’OMBRA DEL CAMPIONE” DI LUCA CROVI-RIZZOLI
19 Novembre 2018Questa è una storia vera, quella del c.d. Canaro della Magliana, rivista in forma
di romanzo (“Il Canaro della Magliana”) dal poliziotto che lo arrestò, e del giornalista Massimo Lugli, un’autorità nel mondo del thriller italiano.
Un cadavere smembrato e semicarbonizzato è stato rinvenuto in una disdcarica della
Magliana, presenta segni orribili di torture ed è assolutamente irriconoscibile.
L’inchiesta della polizia si rivela subito molto difficile, e passeranno giorni prima che il cadavere sia identificato.E le indagini condotte dalla Squadra mobile,dove spicca la giovane ispettrice Angela Blasi,porteranno alla cattura del
colpevole, il proprietario di una toilette per cani, subito ribattezzato come “Il
Canaro”. Fa da contraltare a questa storia il disperato amore tra la giovane poli-
ziotta e un giovane delinquentello di quartiere, che era stato una sua fiamma in
gioventù.
E’il 19 febbraio 1988 quando un cadavere irriconoscibile, orribilmente seviziato e carbonizzato viene trovato in una discarica della Magliana, alla periferia della capitale.
La storia vera del Canaro della Magliana viene rivisyta in forma romanzata da
ANTONIO DEL GRECO,il funzionario di polizia che a suo tempo lo arrestò,e da MASSIMO LUGLI, uno tra i più noti cronisti di nera della capitale.L’agghiacciante
delitto che ha ispirato anche il film di Matteo Garrone DOGMAN viene appunto rivisitato nel romanzo scritto a quattro mani IL CANARO DELLA MAGLIANA.
Questo romanzo rievoca un tragico fatto di cronaca nera ma riesce anche a tracciare un affresco di una Roma emarginata, violenta che corrisponde a una porzione di società assai degradata.
Dopo “Città a mano armata” torna quindi a collaborare questa singolare coppia
formata da un poliziotto e da un giornalista che seguono passo passo questo fatto
di cronaca, ripercorrendo l’iter delle indagini, le vite dei vari protagonisti,
sbirri e delinquenti, le implicazioni del caso, fornendo ognuno per le rispettive
competenze, tutto quanto necessario a raccontare una storia. Una storia romanzata
dove immaginazione e realtà si intrecciano continuamente. IL caso del Canaro suscitò grande emozione a suo tempo, e i nostri autori hanno voluto ricostruire quel momento e le sue emozioni, pur tenendosi a distanza da una cronaca troppo
cruda e feroce per essere raccontata, preferendo un racconto abbastanza fedele
alla realtà ma scevrato da toni troppo cupi e violenti.
Ed ecco che viene inserito l’episodio del disperato amore tra la bella poliziotta
e il giovane borgataro che vive un po’ai margini della legalità e che lei incosciamente porterà alla distruzione cercando di farne un confidente. Ma questa
parte della vicenda fa vedere in una nuova prospettiva questa storia “nera” che a suo tempo impressionò tutto il Paese.
Ecco quindi che nel romanzo compaiono vari protagonisti. Intanto un uomo che nella vita vale poco, un “cacasotto”, ma che a un certo punto della sua vita…
afferra l’occasione che gli capita, e quindi letteralmente distrugge l’uomo che lo ha sempre umiliato e deriso. Quando verrà ritrovato questo cadavere bruciato e fatto a pezzi inizierà il difficile lavoro della polizia, anche perché si deve
muovere in un ambiente che le è tradizionalmente ostile.
La storia che ci viene raccontata è ispirata a quella dell’ex-pugile Giancarlo Ricci che fu ucciso in maniera assai brutale da tale Pietro De Negri , proprietario di una toilette per cani, che fu quindi soprannominato “Il Canaro della Magliana”.
Questo romanzo scritto a quattro mani da LUGLI e DEL GRECO non lascia molto spazio all’immaginazione, ma non è solo la storia di un efferato omicicio, è
anche la storia di tanti personaggi, buoni e cattivi,anzi a onor del vero più che
di buoni e cattivi si deve parlare di una umanità sfuggente e rabbiosa. Nel quartiere della Magliana troviamo piccoli e grandi boss, delinquenti di ogni risma,emarginati, sciagurati senza arte né parte, sfruttatori,prostitute, tossici
e pusher. Difronte i poliziotti, anche questi visti come uomini duri, a volte anche troppo. Abbiamo i brillanti capi della mobile, i “feroci”uomini che operano
sul campo, vedi Nano 1, vedi Nao 2, spesso le differenze tra i due campi appaiono
meno marcate del dovuto, pur se è sempre chiara e evidente la differenza delle motivazioni.
In questo variegato quadro sociale spicca una storia d’amore che non puo’ essere
visto il contesto bella e radiosa, riguarda altri due protagonisti del romanzo,
l’ispettore Blasi, cresciuta proprio alla Magliana,e il suo primo amore di ragazzina,Christian. Quando la Blasi deve scoprire chi è la vittima, visto che nel quartiere sono tutti reticenti, si rivolge al suo vecchio amico perché cerchi di sapere chi è la vittima.Ma mentre tra i due riesploderà l’amore per entrambi
le cose diverranno molto più difficili sul piano del comportamento.,lei accantonata dalle indagini, lui che mette a rischio la sua vita.
Un romanzo emozionante,forte, ben scritto, con l’uso anche appropriato dello slang e del dialetto molto usato dai personaggi della mala.Si rivivono le varie fasi dell’indagine, ma anche questo rifiorire imperioso dell’amore tra Angela e
Christian.
In tutto questo non manca mai un certo tono ironico e sdrammatizzante che vuole
rendere,con successo,meno pesante la struttura narrativa.
GIUSEPPE PREVITI