“UNA MORTE ONOREVOLE” DI PAOLO ROVERSI- MONDADORI
4 Agosto 2024” COSE NOSTRE”-IL RITORNO DI PASQUALE SGRO’- BOOKABOOK- 17.08.2024
17 Agosto 2024Il castagno dei cento cavalli è un albero secolare cresciuto sulle pendici dell’Etna.Ai suoi piedi, due guardie forestali in servizio di perlustrazione,
trovano il cadavere di una donna brutalmente assassinata.La scena del crimine è veramente impressionante.
Viene chiamata sul posto il vice questore Vanina Guarrasi della Mobile di Catania e ben presto si comprende che l’indagine si presenta ben complessa.Anche perché non si sa niente dell’identità della identità della vittima, una perfetta sconosciuta. Eppure qualcuno si è accanito con grande ferocia su lei.
Vanina e la squadra sono impegnatissimi, coadiuvati come sempre da Biagio Patanè, un ex-commissario in pensione. Ma con le indagini interferiscono anche i
problemi personali dei due protagonisti, Vanina è spesso richiamata a Palermo da problemi di cuore ma anche di famiglia,visto che i suoi vivono là, mentre
Patanè ha qualche difficoltà nei rapporti con la moglie.Ma l’indagine va avanti…
Esistono personaggi che sembrano sbarcati dal nulla,la “Boscaiola”era uno di questi, un tipo che apparentemente non dava fastidio a nessuno, non si notava,difficile immaginare che avesse amici o nemici. Eppure è stata uccisa, e con estrema crudeltà, si uccide solo per “un intento preciso”.
Nel nuovo romanzo di CRISTINA CASSAR SCALIA ” IL CASTAGNO DEI CENTO CAVALLI” quello che colpisce è il continuo alternarsi tra tanti motivi, ora l’indagine su un efferato omicidio misterioso la sua parte, ora varie…pene d’amore che costellano la storia, anche influenzandola nei vari passaggi della vita
giornaliera dei tanti personagggi. Una bella storia, ben scritta, dove partiamo da fatti criminosi, passando poi a vicende d’amore, con visione anche di bellissimi panorami. In primis quel Castagno dei cento cavalli che secondo la leggenda servì nel 1500 a riparare con le sue ombrose felci l regina Giovanna di Spagna.
Invece, purtroppo, ai nostri giorni ha fatto da silente spettatore all’uccisione di una donna ritrovata con il corpo mutilato.E proprio mentre sta viag-
giando verso Palermo la Guarrasi è avvisata dai suoi uomini del macabro ritrovamento e di recarvisi in tutta fretta.
Si scoprirà che la vittima viveva in un posto isolato, dove coltivava e vendeva funghi, ortaggi e uova e faceva pure la guida. Era di origini nordiche, ma
stranamente si nascondeva sotto una falsa identità. E dalla professione di ostretica era passata a quella di cercatrice di funghi…lA SCALIA e’abile in queste divagazioni, segue tante…strade o “piste”se vogliamo usare un termine caro ai “giallisti.” Così ci si addenntra nel caso della misteriosa
“boscaiola”, ma si procede anche in un caleidoscopio di sensazioni e fatti diversi- Vanina è una donna impavida e tenace, sa farsi rispettare oltre che ben volere dai suoi uomini. Ma prima ancora spicca il rapporto con il vecchio ex-commissario, il buon Patanè, il “vecchio saggio” che ha sempre la parola e l’intuizione giusta per inquadrare il caso su cui lavorano.
L’autrice ricorre spesso al dialetto, che serve anche a impreziosire il dialogo oltre che a dare una veridicità maggiore al racconto.Anche molto spazio
è lasciato alla cucina e alle sue prelibatezze, Vanina è una buona forchetta e le piace mangiar bene.Insomma la Cassar Scalia è una giallista di classe, in
linea con le tradizioni degli scrittori della sua terra, e in questa sua nona avventura con Vanina protagonista centra nuovamente il bersaglio.ù
GIUSEPPE PREVITI