” IL MARESCIALLO INDAGA” DI ROBERTO DE LUCA -PENDRAGON
16 Gennaio 2019” PRIMA DELL’URAGANO” DI LUCA MARTINELLI – DAMSTER
29 Gennaio 2019Due poliziotti,Lorenzo Manzi e Enrico Testoni sono specializzati in missioni internazionali,
a loro è infatti affidato il rimpatrio di pregiudicati stranieri nel loro paese d’origine.
Su e giù per il mondo, e poi il ritorno nella loro sede, la Questura di Bergamo, per affrontare il lavoro di routine in ufficio, e naturalmente gioie e dolori della vita quotidiana.
I viaggi si susseguono, aereoporti, città, con Lorenzo, che a insaputa del collega,in ogni
città estera dove si recano, consegna una scatola, di cui ignora il contenuto, a un misterioso
emissario che gli si palesa all’improvviso. Questo lo preoccupa un pò e forse gli fa venire
anche qualche dubbio sulla leicità di quello che fa, tanto più che lui è un poliziotto.
Si susseguono varie storie, tante le facce della vicenda, quella appunto dei poliziotti in-
tegerrimi, quella dei rapporti tra i colleghi, quella dell’amore di Lorenzo per Simon, quella
delle città più disparate dove si recano i due poliziotti. E poi appunto questa storia della
scatola misteriosa….
MAURIZIO LORENZI è un poliziotto che con discreto successo si cimenta anche nel mondo della
scrittura. Svolge servizio presso la questura di Bergamo, che- guarda caso- è anche la sede
dove lavora il suo “poliziotto di carta”, protagonista del romanzo IL COMUNICATORE.E’ una
storia dove realtà e fantasia si mescolano, personaggio principale un poliziotto dal nome
fantasioso di Lorenzo Massi, che qui si racconta in prima persona.
Intanto una particolarità, occupandosi di traduzioni internazionali di pregiudicati è più il
tempo che passa in aereo che a terra, e di questo ne è soddisfatto, affermando che si sta
meglio lassù dalla lontana follia….
Il romanzo inizia con un breve prologo che descrive un attentato all’aereoporto di Tirana,
si pensa di natura islamica, undici morti, vari feriti, molti dispersi tra cui un poliziotto
italiano.
Dunque,impariamo a conoscere questo Mansi,non è sposato, non ha figli, ha una compagna, si
amano, lui vorrebbe sposarla, lei no. Non è particolarmente ricco, non ama giudicare gli altri, si trova bene a fare questo mestiere, ora che poi è quasi sempre per i cieli ha tutto il tempo che vuole per pensare: troppo dura la vita a terra, meglio lassù, sollevato da tutto e da tutti.
Seguiamo quindi la vita di questo poliziotto in un percorso narrativo che associa realtà (la
vita di un poliziotto che “accompagna” gli altri) e finzione(la vita “segreta “del protago-
nista).Insomma da una parte Maurizio Lorenzi, dall’altra Lorenzo Manni.
La vita di ufficio, le indagini, la routine quotidiana, con arresti e scorta degli espulsi.
A volte tutto scorre tranquillamente, a volte meno, non mancano gli imprevisti,ma i nostri due poliziotti, Mansi e Testoni, posseggono sempre una certa dose di improvvisazione oltre
che una grande abilità sicché ogni situazione va sempre a posto. I problemi si possono manifestare sugli aerei quando c’è qualcuno che non vuole assolutamente essere rimpatriato e
quindi fa casino per essere sceso a terra. Problemi negli aereoporti di altri Paesi dove non
sempre l’accoglienza dei colleghi poliziotti è amichevole.
Lo stile con cui Lorenzi scrive è assai scorrevole, a tratti quasi cronachistico, non mancano capitoli con una certa dose di ironia e di umorismo, come quando in un appostamen-
to per arrestare un pericoloso criminale Mansi si è trasformato in un voluminoso gallo di
gommapiuma.
Ma Mansi e il compagno operano per lo più all’estero ed ecco che in queste trasferte lui deve consegnare delle scatole chiuse non si sa bene a chi e per chi. Infatti in ogni locali-
tà dove va per servizio deve consegnare queste scatole imballate con nastro adesivo. Lui
ignora cosa contengono né conosce il destinatario, ma tutte le volte ci sarà chi lo rintraccia.
Lui lo raffigura come una sorta di gioco, intanto ecco la libertà che gli viene da questi viaggi, si può ben andare oltre le regole, oltre la routine giornaliera, si può finalmente sentire libero.
IL COMUNICATORE ha due anime: una parte dalla voglia di raccontare un aspetto poco consueto dell’attività della polizia, ovvero la storia dei poliziotti che si occupano degli espatri
forzati dei cittadini stranieri nei guai con la Giustizia italiana. Un problema oltretutto di stretta attualità…,
Manzi agisce sempre con circospezione, Testoni è un gran fumatore e un gran bevitore, è uno che non affatto l’aspetto estetico, ma insieme sono una coppia perfetta,assai affiatata, e se qualcuno si ribella sanno come metterlo a posto.
Per inciso ci viene ricordato che l’espulsione è misura alternativa allo sconto della pena
che si subisce in caso di condanna.Ma per fare tutto questo bisogna essere certi della identificazione del reo e in questa fattispecie la questura di Bergamo è efficientissima nello smascherare quelle persone che fanno di tutto per non farsi identificare.
In un certo senso questo è un libro di viaggio, i due poliziotti e l’arrestato di turno sono
sempre in viaggio. Si va in Messico, in India,in Perù, e si scoprono anche efficienze e maga-
gne delle altre polizie, ad esempio da come agiscono gli indiani non ci si può meravigliare
di quello che successe a suo tempo ai due marò italiani.
Ma come dicevamo all’inizio questa è una storia con due anime. Una parte è quasi più “docu-
mentaristica”, l’altra assume più decisamente il tono della fiction. E’ appunto nella fin-
zione, nella realtà “immaginata” che entra l’altra faccia del romanzo, o meglio di Lorenzo
Manzi, poliziotto abile e stimato, ma anche uno che sfrutta il suo mestiere per fare il portatore di pacchi, pacchi particolari che sono a loro volta portatori di morte , perché
mettono insieme l’ordine di uccidere e il compenso in coca per il sicario. Lui altro non
era che una sorta di COMUNICATORE OCCULTO, DI AVVICINATORE DI DESTINI DA INTACCARE.
Ecco cosa era diventato il nostro poliziotto, un emissario di morte e di altri lutti, e ci si
chiede, e lui per primo, come potrà vivere con questo pesa sulla coscienza ?
Un libro assai forte, che sa tenere viva la suspense sino all’ultimo rigo, e che sa mescolare
tanti personaggi, tante storie, tante sensazioni.
GIUSEPPE PREVITI