” UNO STUDIO IN GIALLO” – Indagine sul poliziesco italiano- di PAOLA ALBERTI- EDIZIONI ETS – 14.09.2O2O
14 Settembre 2020” QUATTRO RACCONTI CON IL MORTO” DI MARCO SCALDINI- SEGRETI IN GIALLO EDIZIONI- 21-09-2020
21 Settembre 2020Nella calda estate del 1938 Berlino, mentre attende con ansia l’esito della conferenza di Monaco per capire se si sia effettivamente alla vigila della seconda guerra mondiale,, è
sconvolta da un fatto grave. Infatti in poco tempo sono scomparse delle adolescenti, tutte bionde,con gli occhi azzurri, insomma delle bellezze tipicamente ariane.La polizia non ne viene a capo e allora il generale Heydrich in persona richiama in servizio il detective Bernie Gunther che si ritrova a capo di una squadra speciale anti-mostro.Mentre si cerca di far ricadere la colpa sugli ebrei Gunther indaga a tutto campo, non solo sulla comunità ebraica ma anche sugli ambienti della prostituzione e della pedofilia.
Non mancano i colpi di scena, varie le tracce da seguire, e per Gunther non sarà facile arrivare a una conclusione.
Anno 1938, Berlino vive una estate molto torrida, i nazisti sono saldamente al potere, e il popolo attende gli esiti della conferenza di Monaco per vedere se ci sarà o meno la
guerra. Improvvisamente l’investigatore privato viene convocato dal potente capo della Kriminalpozei, che lui aveva lasciato perché non condivideva le idee dei nazisti e richiamato in servizio per risolvere delle ragazze berlinesi, tutte bionde e dagli occhi azzurri, tutte studentesse, rapite e barbaramente uccise.
Con Il criminale pallido Philippe Kerr giunge al secondo episodio della trilogia berlinese con protagonista l’investigatore privato Bernie Gunther. Kerr nei suoi romanzi
rivela una profonda conoscenza storica e ambientale degli anni precedenti la seconda guerra mondiale, ponendo al centro dei suoi romanzi un ex-poliziotto, ora investigatore privato, un tipo tutto d’un pezzo, forse un po’supponente e maschilista, ma indubbiamente dotato di un innato senso di giustizia e di rispetto per la verità.
Dopo “Violette di marzo” eccoci quindi al secondo capitolo della saga berlinese, dove lo scrittore irlandese si conferma un maestro del poliziesco classico.
Mentre la Germania attende con ansia le decisioni di Hitler sul trascinare o meno il Paese in guerra altre ore difficili si vivono nella capitale perché diverse ragazze vengono rapite e uccise, e così il generale Heydrick decide di richiamare in servizio Gunther perché risolva il caso.Mentre si cerca di far cadere la colpa sugli ebrei il neo-commisario Gun-
ther indaga anche nei bassifondi della città, negli ambienti della pedofilia e della prostituzione. Se il regime vuole mostrare l’aspetto lindo e perfetto della società, le cose non sono affatto così, e la violenza e la perversione allignano anche nelle alte sfere del Reich.
Un racconto poliziesco di stampo classico, dai tanti colpi di scena, con molti personaggi, in una riuscita mescolanza di verità e invenzione, e con questo poliziotto simpatico nella
sua apparente rudezza, tanto antinazista quanto però corretto e giusto nelle indagini che svolge.
Bernie Gunther certo non poteva rifiutare l'”invito” del capo della polizia del regime nazista, ottenendo comunque il ruolo di commissario capo e una completa autonomia nelle indagini, coadiuvato anche da una squadra di piena affidabilità, e così comincia a indagare su una Berlino “nascosta”, niente affatto tranquilla e non da prendere a modello
come predica il regime.
Poi via via che indaga Gunther mette sotto accusa membri influenti del regime, e così la vicenda diventa sempre più interessante anche per il periodo storico in cui si svolge. Un
romanzo che appassiona il lettore,, che ripropone fedelmente l’essenza storica del momento, compresi i fermenti, le speranze, i vizi di quella società. Va altresì ricordato che la
storia che Kerr racconta precede di poco uno dei momenti più sinistri del regime nazista, “La notte dei cristalli”, avvenuta tra il 9 e il 10 novembre 1938. Ci furono incendi in
migliaia di luoghi di culto ebraici, e con decine di migliaia di ebrei avviati alla deportazione.
E’stato certamente un ottimo scrittorePhilippe Kerr, scomparso due anni fa, che ha saputo raccontarci questa Germania dove ormai stanno cadendo tutte le garanzie democra-
tiche attraverso le “inquietanti”imprese di questo investigatore che ricorda tanti suoi epigoni del noir americano.
GIUSEPPE PREVITI