“GIALLO A CATTOLICA”- I migliori racconti gialli degli ultimi 30 anni- a cura di SIMONETTA SALVETTI
7 Ottobre 2012“CARNEVALE DI SANGUE”-RACCONTI DI GIANLUCA CAMPAGNA-FOTO DI ROBERTO GABRIELE- EGO EDIZIONI
12 Ottobre 2012Annetta,anziana ex-portinaia,soffre d’insonnia,e nella notte sente fruscii leggeri come di pagine sfogliate e vibrare di cassetti aperti.Provengono dallo studio di un pittore,Ettore Doro
morto da 5 anni, studio che confina con la sua mansarda.Ma soprattutto non sente il cigolare della scala di legno che porta allo studio.Lei conosce bene quella casa ove è governante da anni,ci lavora ogni giorno ma la sorella del pittore non vuole che lei salga allo studio.
Pur se Ettore Doro è scomparso da tempo sembra che il suo fantasma abbia ancora qualcosa da risolvere che lo leghi alla vita terrena.Questo perché Annetta nella sua semplicità ha capito che che c’è qualcuno che fruga fra le carte, ma come fa ad arrivare allo studio?Ed ecco che lei si configura la teoria del fantasma che torna nella propria casa.
Ma una notte di maggior trambusto la convince a chiedere aiuto e consiglio a Angelo Piola,investigatore sui generis,occultista ed esperto di cose esoteriche.
La vicenda si sviluppa nella Torino dei salotti culturali,delle gallerie di pittura ma anche in quella della magia nera e delle scienze esoteriche, e il tutto farà da collante a una singolare indagine che ruota su un segreto custodito dal pittore….
Una storia torinese questa di Massimo Tallone che esplora le paure più profonde e i riti sociali di una società scettica ed esoterica.Con la sua solita impeccabile scrittura oscillante
tra l’esilarante e il tragico,scherzando quasi sulle sedute spiritiche e le loro imprevedibili conseguenze Il fantasma di Piazza Statuto ci presenta un quadro variegato della città sabauda.
Importante è anche il taglio dato alla storia,gialla da una parte con il suo bravo morto,ma più portata all’analisi del come si vive e si affrontano i problemi in questa città, non c’è traccia di poliziotti. Il personaggio dell’indagatore tiene infatti a dire che lui non è un investigatore,e noi allora seguiamo la vicenda attraverso la voce ora arguta,ora ingenua,ora impaurita,ora assai divertente di Annetta, che con un susseguirsi di sensazioni,abbastanza ondeggianti,porta avanti la storia. Cosi’ l’interesse per la soluzione dell’enigma si mescola simpaticamente con la voce narrante dell’anziana protagonista.
Annetta è una donna arzilla che soffre d’insonnia e passa le sue notti ad ascoltare gli strani rumori che provengono dalla casa dei suoi vicini.Il pittore Ettore è morto da tempo,sua sorella Maria,da cui Annetta va a servizio,passa il tempo a riordinare le carte e le opere del fratello,circondata da una variopinta corte di vari personaggi.Una giornalista,un critico d’arte,un editore che vorrebbero ricordare e celebrare lo scomparso pubblicando un libro sulle sue opere e allestendo una mostra.In casa vive anche il taciturno figlio di Maria,Corrado.Ma se le giornate passano quindi tra un andirivieni di persone le notti diventano l’incubo di Annetta e così per scoprire chi s’intrufola di notte nella stanza accanto(un ladro?un parente?un fantasma?)lei si rivolge al signor Piola,un esperto dell’occulto.All’inizio lui non prende molto sul serio la donna ma la morte violenta di Corrado gli farà cambiare idea.
Tallone intorno a questi personaggi ne inserisce altri, che conosceremo attraverso la vena ruspante di Annetta, da un giornalista trasandato(Tom) a una gallerista dal fisico prorompente(Ivana), da una senstiva(Milly)a una esperta di teosofia(Milly) ed altri ancora, in un teatrino di uomini e donne impregnati dell’atmosfera che circola in questa singolare città, dove cultura e magia hanno un ruolo preponderante. Molta azzeccata anche la descrizione del carattere di due giovani, Corrado e Marcello,amorfi,taciturni,isolati dal mondo e persi dietro a quello dell’web.
L’intreccio narrativo scorre assai veloce e coinvolgente, come è tipico dello stile di questo autore si inseriscono pagine divertentissime come ad esempio le tragicomiche sedute spiritiche arricchite dalla presenza….di fantasmi.
Un giallo originale con una sorta di Miss Marple nei panni dell’investigatrice:Annetta è una donna semplice,di umili origini,certo non una…acculturata come i frequentatori di casa Doro,ma in compenso ha un intuito e un senso dell’osservazione notevoli si da poter fornire a Piola tutti gli elementi necessari a svelare i misteri della morte di Corrado.
Sullo sfondo una Torino ammantata di oscurità, e perché buona parte della vicenda si svolge di notte,ma anche perché un qualcosa di oscuro sembra sovrastare le case egli animi dei personaggi.
Un romanzo molto “torinese”in questa galleria di caratteri in perenne bilico tra il dubbio e la curiosità,tra il palesare la propria cultura e il fare i propri interessi,tra il fascino per l’esoterico
e il richiamo alla razionalità e alla realtà giornalistica.
E in questa visione spicca Piazza Statuto,una delle piazze più conosciute del centro storico,una piazza che ha una fama sinistra,tanto che nelle leggende sulla Torino magica è considerata una dei perni del triangolo che comprende le zone della magia nera.Una piazza che ben rappresenta quel passaggio dalla luce alle tenebre che simboleggia la città e che del resto ritroviamo nel giallo di Tallone.Infatti a parte misteri e leggende(in questa piazza fu posizionata la ghigliottina)Piazza Statuto è uno dei luoghi più seducenti di Torino,ovvio che l’alone di mistero ne aumenta il fascino.
La donna della domenica fu scritto anni fa da Fruttero e Lucentini, i primi ad avere l’intuizione che le piazze della città,i suoi palazzi,i suoi monumenti,i grandi mercati,le ville di collina e naturalmente i suoi abitanti potevano costituire l’ambientazione ideale per storie di omicidi e indagini a mezza via tra la realtà e il paranormale.
Massimo Tallone si fa ispirare da Piazza Statuto per costruire su un angolo della piazza stessa e su due palazzi contigui una vicenda “chiusa” come location anche se poi,dati i tanti personaggi, non mancheranno le “uscite esterne”.
Dopo la sua serie di romanzi gialli agili e divertenti,con una coppia di singolari detective,Massimo Tallone si misura con un’altra faccia di Torino.Un passaggio importante per il tema affrontato è il posizionamento in prima linea della borghesia torinese con i suoi vizi,i suoi tic e naturalmente non può mancare l’esoterismo.
Torino rientra in tutti i romanzi di questo autore, perfino nella scelta dei titoli,è una sua caratteristica,ma non va inteso come un limite, anzi lui è assai abile,come del resto lo furono Fruttero e Lucentini,nel conferire una dimensione assai aperta,universale a questa “torinesità”delle sue creature letterarie.
Izzo e Marsiglia,McBain e New-York e perché no Tallone e Torino:l’ambiente visto come protagonista della storia!
GIUSEPPE PREVITI