IL GIALLO ALL’ITALIANA(1940-1960): AUTORI ITALIANI UN FLOP-SERGIO DONATI(5)
1 Aprile 2011GIALLO ALL’ITALIANA: 1940-1960- ANNI CINQUANTA:CARLO EMILIO GADDA
1 Aprile 2011FRANCO ENNA
Franco Enna si fa conoscere come scrittore dalla vena facile,scrive di tutto, dalla fantascienza alla narrativa rosa,dalla spy story al romanzo di costume, dalle novelle per l’infanzia alle sceneggiature cinematografiche e televisive. Pubblicherà nella connana de “I libri gialli”quattro romanzi e ventinove racconti.Sin dal 1954 collabora con la Mondadori scrivendo raccontini-quiz a sfondoi poliziesco che appaiono in appendice nella serie “I capolavori del giallo”.
Il debutto ufficiale risale al 1955 con “Preludio alla tomba” ambientato in America.Novità del libro lo spazio dato alla parte processuale nel filone del “detective novel”americano. Infatti nel successivo ” Tempo di massacro” c’è un esplicito omaggio al Perry Mason di Gardner: qui il protagonista è il detective Leslie Collina, che in visita di piacere in Italia finisce per essere implicato in una serie di vicende dilettuose. Collina è un vero “duro”, ma con un forte desiderio di giustizia e non esita a trasformarsi in giudice. Fa parte della schiera dei “detective-giustizieri” e il suo personaggio uscirà in appendice a “Libri gialli”. Collina ne è il protagonista, una sorta di caricatura del detective rude e cinico alla Hammer, ecco quindi la figura di un investigatore che beve molto,che è un grande amatore, ma è anche un uomo brutale e vendicativo.
In un’altra serie di dieci racconti Enna da vita al giornalista-poliziotto Keogh Marton.Nel 1956 viene pubblicato “Il delitto ha vinto“, anche questo con un’ambientazione accurata negli Stati Uniti. Seguiranno due romanzi di ambientazione italiana,
“La grande paura” e “Viatico per Marianna“, dove fa a meno dell’investigatore privato e anche del poliziotto, mentre un maggior rilievo viene dato alle protagoniste femminili, che vengono ben delineate nella loro interiorità.
Le sue storie sono plausibili, molto aderenti alla rfealtà, con protagonisti veri “in carne ed ossa”. Enna scrisse molto, qualcuno lo fa definito “il Simenon italiano”, ma ci sembra un paragone un pò eccessivo, pur se lui aspirava all’Olimpo dei narratori.
(continua)
GIUSEPPE PREVITI