” DONNE D’ARCANI MINORI ” – DI OSCAR MONTANI- EFFIGI
26 Ottobre 2016” GRAZIE GRAZIANO”- UN TRIBUTO IN GIALLO A GRAZIANO BRASCHI- AA.VVSS a cura di Alberto Eva- Carmignani editrice
6 Novembre 2016Norman Colin Dexter, docente di greco, specialista in enigmistica, scrisse tra il 1975 e il 1999 una serie di libri con
protagonista l’ispettore capo Morse, una ventina di romanzi pubblicati in Italia prima da Mondadori e poi da Selle-
rio.
In Il gioiello che era nostro nella camera di un lussuoso albergo di Oxford viene rinvenuta morta un’anziana turista
americana appena arrivata con il suo gruppo che sta compiendo il tour delle città storiche d’Inghilterra. Dalla sua
borsetta risulterà sparito un antico gioiello, il Puntale di Wolvercote che stava portando in dono a un museo della cit-
tà. Sulla morte della donna sembrano non esistere dubbi che sia stata causata da un infarto. Ma la porta della camera
era aperta e quindi chiunque poteva essere entrato a compiere il furto., e sembra quindi inutile la presenza dell’ispetto-
re capo Morse. Ma l’omicidio del professor Kemp, tra le guide del gruppo e anche curatore del museo a cui doveva esse-
re consegnato il gioiello, fa scoppiare il caso e per Morse si annunzia una inchiesta difficile con altre morti.
L’ispettore capo Morse è un esperto enigmista, un raffinato musicologo, scapolo per vocazione anche se qualche volta
cede al fascino delle belle donne, grande bevitore da solo o in compagnia. Dal punto di vista del poliziesco appartiene
alla compagnia degli investigatori “logici” che non falliscono mai. Questo è vero solo in teoria, lui imbrocca sempre
delle piste che apparentemente appaiono azzeccate, ma poi spesso sono fallaci, ma lui non si scoraggia e ricomincia
daccapo proseguendo in ulteriori indagini, e questo è una vera gioia per il lettore a cui vengono presentati indizi,sospet-
ti, ricostruzioni, sì da porlo quasi sullo stesso piano di chi indaga.
Il modo di scrivere di Dexter ha sempre incontrato perché unisce il giallo ” deduttivo” a quello poliziesco d’azione, e in
più l’autore arricchisce il tutto con una maniera di narrare che sembra distaccata, sempre intonata a un certo umorismo
con al centro quest’ investigatore colto, raffinato, abbastanza lunatico, gli piacciono le donne ma sostanzialmente è un solitario, trova….molto conforto nell’alcol alla sua solitudine.
Il pregio di queste storie è di tenere su un piano elevato la considerazione del lettore facendolo entrare in questa sorta di
gioco che realizza Morse, che analizza sempre con grande attenzione la scena del crimine studiando dettagli, approfondendo i fatti con un metodo che lo avvicina ai grandi detectives del passato. Ma vengono sempre inseriti anche dei colpi di scena che dosano suspense e azione con somma abilità.
Una costante di queste inchieste è che si svolgono sempre a Oxford, riguardano per lo più il mondo universitario e l’autore che conosce bene questo mondo si diverte a evidenziare le croniche debolezze del mondo universitario con pro-
fessori arroganti, vendicativi, pettegoli, assai liberi nei costumi… Qui a mettere sale alla vicenda cè anche il contrasto
tra due mondi, quello chiuso della società inglese e quello invece più aperto e pimpante dei ricchi americani del west-
coat in vacanza ” culturale ” in Gran Bretagna.
La nostra storia parte dall’arrivo della comitiva, non molto…tranquilla a onta dell’età abbastanza avanzata della maggior
parte dei componenti, in un albergo della città. Un malore porta via una di loro e sparisce anche la sua borsetta con un
prezioso gioiello d’oro e rubini, ma poco dopo anche un professore, conosciutissimo in città; viene trovato assassinato in
un canale. Ecco quindi all’opera l’ispettore Morse che dovrà vedersela con gli americani, interrogandoli a uno a uno. Tutti hanno qualcosa da nascondere, importante o insignificante che sia,e per Morse e il fido Lewis non sarà facile ve-
nirne a capo.Se il marito dell’americana non sembra assumere un ruolo di punta nella vicenda, la moglie del professore,
una disabile a causa di un incidente automobilistico provocato dal marito, avrà invece un ruolo ben importante nello
sviluppo dell’azione. Il quale marito, con la sua fama di dongiovanni è malvisto da tutti e allora Morse prospetta varie
ipotesi legate alla gelosia dei mariti traditi, e quando è convinto di avere individuato l’assassino vede sgonfiarsi la sua
sicurezza, e quindi dovrà ricominciare tutto daccapo, ma come ormai siamo abituati a conoscerlo, non si scompone mini-
mamente e procede a nuovi accertamenti.
Forse ci si perde un po’ nei ragionamenti ma se si presta attenzione si vede che anche quando Morse sembra brancolare
nel buio ha sempre pronta una ipotesi di scorta.
Colin Dexter è stato un grandeinnovatore del giallo classico inglese, creando questo poliziotto scaltro quanto sornione,
colto, molto lunatico, che trova nella solitudine il conforto a sostenere le proprie idee e le proprie abitudini, gli altri che
si arrangino. Ma il distacco dalla realtà è solo apparente, basta seguire lo sviluppo delle sue indagini.
GIUSEPPE PREVITI