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27 Aprile 2025” CARMINIO” DI STEFANO SALMORIA-EFFIGI-03-05-2026
3 Maggio 2025Una serie di omicidi lunga 17 anni, una serie di indagini ancora più lunga. Se ne è parlato e se ne parla tutt’ora, oltre cinquanta anni di studio di questo argomento passato alla storia come IL MOSTRO DI FIRENZE.
Passato a sentenza, però ancora se ne discute, e ancora si avanzano interrogativi. Otto duplici omicidi avvenuti fra il 1968 e il 1985, più serial killer indagati e processati, condannati alcuni, però se ne parla ancora oggi.
In questo volume, edito dalla Mimesis,si da la parola a storici, scienziati, storici, giuristi,inquirenti, giornalisti, magistrati, ricercatori,per ripercorrere tutto lo sviluppo di questa vicenda, ma anche per verificare quali possono essere i legami di oggi con una
serie di delitti iniziati nel 1968.Ci sono stati segreti o omissioni in questo lungo iter giudiziario ? E’possibile, ricorrendo ai mezzi
tecnici di oggi, arrivare a conclusioni mai proponibili prima e avvicinarsi ulteriormente alla verità?
E chi c’era veramente dietro Pacciani ?Un brutale assassino o l’ideale capro espiatorio in una drammatica vicenda più grande di lui ?
Un viaggio cupo e scioccante ma che coinvolge in questa ricerca di una verità tanti elementi, su cui non c’è mai stata una parytà di giudizi.
Azzeccato il titolo “IL LABIRINTO DEL MOSTRO DI FIRENZE” per introdurre questa sorta di andare a caccia delle varie…oscurità in cui si sono imbattuti gli investigatori.Un viaggio coinvolgente pur nella sua naturale cupezza, in cui si parlerà di fatti realmente avvenuti, di
vittime realmente rese tali(non ce dimentichiamo!), un excursus quindi ove si fondono scienza e esoretismo, intrighi e misteri, vita corrente nella più che evoluta Toscana,ma anche voyerismo e perversione, eversione nera e massoneria, e poi tanto, anzi troppo, sangue.
Questo volume racchiude tutte le vicende e le esperienze che hanno ruotato intorno agli otto delitti, protagonisti a vario titolo intervenuti per motivi professionali nel corso del tempo,che ci offrono appunto i loro contributi sulla vicenda intitolata appunto al
Mostro di Firenze.
Perchè ,ci si può chiedere,dopo quaranta anni, risale al 1985 la data dell’ultimo delitto,se ne parla ancora ? Il Mostro è quindi scom-
parso da 46 anni, può essere “scomparso” infatti nel senso letterale del termine. Pacciani, il “Mostro” in carica, almeno nell’immaginario collettivo, anche se c’è una corrente di pensiero che lo assolve e lo considera semplicemente un diversivo, non c’è più, è morto nel 1998,e con lui per tanti è deceduto il colpevole, tanto più che poi non è successo altro.
ROBERTO TADDEO aveva già affrontato l’argomento in MDF LA STORIA DEL MOSTRO DI FIRENZE, ora lo riaffronta in “IL LABIRINTO DEL MOSTRO Di FIRENZE”,insieme a LORENZO IOVINO E DANIELE PICCIONE,con la supervisione di STEFANIA ASCARI e la prefazione di SIGFRIDO RANUCCI, continuando a porsi e porci l’interrogativo base:” Chi era Pacciani?” “Era il solo colpevole?” “Erano colpevoli quelli del suo giro di
guardoni e pervertiti ?” “Oppure c’erano altri colpevoli ?”Pareri diversi, molti sospetti,conclusioni non sempre risolutive.
Quindi o si accettano quelle che ormai sono le risoluzioni ufficiali o ci si continua a interrogare, a indagare per vedere se si puo’ar-
rivare a altre risposte.
Ecco che dopo i volumi della TRIOLOGIA TADDEO passa a questo romanzo-saggio che si basa sui verbali della polizia e sugli atti dei processi.600 pagine e poco più (613 per l’esattezza)a fare da guida in questa storia di chiarificazione sul Mostro di Firenze. Certamente balza evidente anche la difficoltà di chi ha dovuto confrontarsi con una miriade di informazioni, spesso contraddittorie,spesso poco attendibili.
Certamente il centro di tutto era Firenze con i paesi limitrofi, ma chissà se poi questo è stato un vantaggio o un limite per l’indagine ?
Troppa omertà,troppa paura, chi parlava poteva andare incontro a guai peggiori,a prescindere dalle molte verità, vedremo troppe se si cerca un bandolo in quel che si è raccontato narrativamente.Ovviamente molte le segnalazioni anonime, e anche queste non hanno contribuito a diradare i dubbi,oltre tutto non risparmiavano nessuno.
Il problema è stato anche l’ambiente molto degradato in cui i fatti sono avvenuti.Un macabro rapporto del Mostro e dei suoi sodali con il sesso al centro di tutto, ma il sesso non inteso come prova d’amore, ma come atto di perversione estrema per chi lo praticava e chi godeva nel guardarlo praticare.
Certamente non è dando colpa ai tempi che si risolve il problema, oltre tutto le indagini hanno sempre rilevato la bassa estrazione sociale dei protagonisti. Una storia quindi di infima qualità, ma anche terribile se si pensa alle povere vittime, oltre tutto molto giovani.
Un’Italia di basso profilo che certamente aveva le sue trasgressioni, colpisce certo l’abbondanza di tipi dalle caratteristiche mentali non certo al meglio, comunque ammalati di sesso, ma nel senso più depravato del termine. Gente con disturbi mentali, analfabeti, personaggi senza morale alcuna, certo un giro chiuso. Ci si potrebbe chiedere perché non si sia riusciti a scalfirlo se non con tanta fatica e chissà quanto concretamente.
Una sorta di trattato della depravazione, un museo “animalesco”, la donna considerata come “oggetto”, anche in famiglia, pur se i giustiziati erano anche gli uomini, quindi si voleva “punire” anche la coppia come tale.
Si viveva in un mondo di ragazzi,di giovani che cercavano la loro intimità fuori di casa, e non pensavano a certi cattivi fruitori del sesso, i c.d.”guardoni”che ne spiavano le mosse, quando poi non andavano oltre.
Oggi forse il “voyeurismo” o quel particolare voyeurismo “fiorentino” è andato a finire, ma chissà se è poi vero,.oggi purtroppo da padrone lo fa il femminicidio.
TADDEO dice che sui è parlato spesso di un gruppo di “Mostri”di livello superiore ai Compqgni di merende, ma non si è mai andati oltre
alle semplici congetture, ne sono state portate prove vere. Un “LABIRINTO” come dice il titolo, un trattato storico-sociale su un periodo
della vita del nostro Paese, che non arriva certamente a dare conclusioni,ma che quanto meno offre un panorama completo dei fatt.
Il giornalista SIGFRIDI RANUCCI che ha curato la prefazione del libro dice che nella storia del nostro Paese non è esistito un caso pa-
ragonabile a quello del Mostro di Firenze. Con TADDEO hanno curato la ricostruzione LORENZO IOVINO E DANIELE PICCIONE E STEFANIA ASCARI.
Ma ci sono anche i contributi di tanti altri autori ed esperti si che praticamente è stato sviscerato ogni aspetto di questa storia., sì
da aver dato al lettore un panorama più che esauriente della più grande inchiesta criminale della storia d’Italia, appunto, ripetiamo,§
dedicata al MOSTRO DI FIRENZE.
GIUSEPPE PREVITI