“L’ERETICO”DI CARLO A.MARTIGLI-LONGANESI
3 Aprile 2012“IL MIO AMICO CHET” DI DOMENICO MANZIONE- MARIA PACINI FAZZI EDITORE
7 Aprile 2012Esiste una storia molto terribile, una vera storia “nera”,ancora più esecrabile perché vera. Riguarda Monsieur Petiot,un medico,uno che fece fuori come minimo 27 persone, anche se si parla addirittura di 15o scomparsi. Un a storia che abbraccia un periodo storico ricco di fatti ed eventi,i tempi tra la Prima e la Seconda guerra mondiale, la Ghestapo,gli ebrei in fuga, i collaborazionisti, i malavitosi,la gente comune sono quelli che animano il quadro storico.
Tutta questa vicenda è stata ricostruita da un americano David King nel libro Il lupo.
Trasferiamoci nella Parigi occupata dai nazisti,siamo al quarto anno di occupazione,Nella casa al 21 di rue Le Sueur un camino continua a buttare un fumo maleodorante,da giorni sparge un tanfo osceno.I vicini chiamano la polizia, intervengono pure i vigili del fuoco, lo strano è che il palazzo-salvo strani andirivieni notturni-risulta disabitato.Prima dell’irruzione si cerca di rintracciare il proprietario, è il dottor Petiot, che assicura che verrà subito con le chiavi. Ma non si presenta e di decide di entrare.E’ una palazzina signorile, sei camere da letto,due saloni.due cucine,biblioteca,addirittura un biliardo.Un arredamento di un certo lusso. Ma su tutto aleggia quel fetore insopportabile.
Dalla perquisizione negli scantinati spuntano decine di resti umani, macellati,carbonizzati,ficcati nelle stufe o in attesa di esservici ficcati.Teschi e ossa in abbondanza,un pozzo in cortile pieno di calce viva e di resti umani,ancora ossi e corpi.
Fuori della casa un nugolo di curiosi,un tipo,qualificatosi come il fratello del proprietario,avvicina un agente e gli dice che i corpi là dentro sono tutti di tedeschi o di traditori,insomma
un’opera da patrioti. Ma nella confusione il tipo sparisce. >Verrà poi riconosciuto come Marcel Petiot il padrone di casa.Ci vorranno molti mesi per assicurarlo alla giustizia.
“Il Lupo” è la storia di uno spietato serial killer nella Parigi occupata.King affronta questa storia con un ritmo mozzafiato, un “giallo-verità”,palpitante ricco di personaggi noti e ignoti,poliziotti,banditi,intellettuali, attricette,prostitute,agenti della Ghestapo,patrioti,vittime,sadici,e chi ne ha più ne metta.
Ma in questa storia campeggiano due personaggi. Uno è il dottor Marcel Petiot, “il medico del popolo”,un uomo dalle mille facce,apparentemente un benefattore,vicino alla Resistenza, sempre pronto ad aiutare chi ne aveva bisogno.Un apostolo della classe operaia, molti li cura gratuitamente. Ma cela una doppia personalità. Sin da ragazzino avrebbe manifestato tendenze sadiche.Ora che è un uomo, anzi un “grande uomo” non è che sia esente da vizi, ad esempio ruba i rimborsi della sanità pubblica.Nella cittadine di Villeneuve-sur-Yonne dove vive
e è molto considerato viene eletto sindaco.Un’ascesa continua macchiata però da fatti inquietanti, episodi oscuri, tant’è che si trasferisce a Parigi.
Qui trova il suo habitat naturale,aborti clandestini,droga, terapie-patacca, insomma di tutto per far denaro.Con l’invasione dell’esercito tedesco un nuovo tipo di traffici. Ebrei che vogliono fuggire, banditi che devono sparire, a tutti provvede Petiot purché lo paghino, e si fa pagare molto bene.
La palazzina di rue Le Sueur serve come punto di raduno,di li inizia il…viaggio. Per i parenti delle vittime non ci sono dubbi,riceveranno cartoline da tutto il mondo,Petiot le ha falsificate oppure le ha fatte scrivere alle sue prede.
Nella casa degli orrori verrà trovata anche una stanzetta insonorizzata, probabilmente vi si asfissiava la gente,e un “occhio magico”permetteva di assistere all’agonia delle vittime.I cadaveri sono stati smembrati da una mano esperta.
Verrà arrestato qualche tempo dopo,era salito sul carro dei vincitori,è capitano dei partigiani. Sarà processato, e lui si difenderà attaccando, rivendicando la sua appartenenza alla Resistenza,il fatto di essere stato torturato dalla Ghestapo, il fatto di aver eliminato tedeschi o francesi collusi.Insomma crimini commessi per la Francia.Un processo spettacolo ma
non basterà per salvarlo,il 25 maggio 1946 sarà ghigliottinato.
Si è già accennato ai tanti personaggi che troviamo in questa storia, potremmo aggiungevi anche Georges Simenon.Quando si scopre questa torbida vicenda viene incaricato delle indagini il commissario Georges Massu della Brigade Criminelle. Era un uomo corpulento,baffuto,riflessivo,di poche parole.Era diventato celebre perché aveva risolto un mare di casi, proprio lui che aveva iniziato per bisogno a lavorare come garzone in una macelleria per poi diventare uno dei primi poliziotti di Francia.Era identico a Maigret e infatti fu lo stesso Simenon a rivelare
che si era ispirato a lui per creare il suo celebre commissario.
Come si vede una storia intensa,ricca di fatti e protagonisti, più che un thriller un ritratto della Francia tra il regime filo-nazista del maresciallo Pétain e l’arrivo del gollismo.
David King con un ritmo assai serrato narra la vita di Petiot ,le sue malefatte,i suoi istrionismi, ma principalmente ci dà un quadro di Parigi ai tempi dell’occupazione e della liberazione con un sorta di affresco dai tanti personaggi, dai tanti colori,dalle tante atmosfere,dai tanti misteri.
E’una storia importante che va oltre la vicenda di questo serial-killer accecato dal denaro e dalla voglia di uccidere,è il racconto di una tragedia spaventosa in cui il Lupo di Parigi ha sfruttato crudelmente le opportunità del momento a danno degli elementi più vulnerabili e indifesi della società.
GIUSEPPE PREVITI