I GRANDI DEL NOIR FRANCESE:HUGUES PAGAN
7 Settembre 2010Domenica scorsa parlavamo di libri, di cronaca nera, di prospettive della scrittura che si occupa di gialli e Roberto Santini, tra i relatori, ne discuteva con l’abituale passione e padronanza. Poi improvvisamente è stato colto da un malore che in pochi giorni lo ha portato alla tomba.
Forse è morto felice, nel suo ambiente preferito, tra chi condivideva la sua passione, può essere una delle poche consolazioni per chi adesso lo piange. Psicologo, maestro elementare, scrittore questi i passaggi della sua vita. A onor del vero alla scrittura era arrivato piuttosto tardi, verso i cinquanta anni, è deceduto il giorno del suo compleanno a 61 anni. In circa dieci anni di attività aveva compiuto passi da gigante: era partito dai racconti, e si era subito imposto all’attenzione di critica e pubblico, aggiudicandosi prestigiosi premi come il “Grangiallo”di Cattolica(2000), il “Ghostbuster”(“2001) e il “Giallocarta” ( 2005).Aveva continuato a scrivere racconti, la sua firma figurava in numerose antologie.
A chi gli chiedeva perchè scrivesse soleva rispòondere in maniera molto lapidaria ” …..pareva mi riuscisse”. Era approdato poi al romanzo, “La regola del male”, “A luci spente”, per arrivare a quelle che erano probabilmente le sue opere più compiute, in un cammino sempre più in ascesa che lo portava ad assumere un ruolo sempre più di primo piano in questo variegato mondo del giallo italiano.
Per la Laurum era uscito “Notti di raso bianco”, un libro insolito perchè il protagonista è un poliziotto corrotto che per fuggire ai suoi corruttori si inventa un piano di fuga secondo lui perfetto, ma che lo porterà a dover “entrare”nella vita di un altro, il che si rivelerà meno semplice del previsto. E l’interrogativo che il libro di Santini ci lascia è proprio questo: noi conosciamo a mala pena noi stessi, come facciamo allora- a parte la somiglianza fisica- a volersi immedisimare in un altro, a pensare,agire, reagire come lui?
“Tre farfalle d’argento”era uscito poco tempo fa, dovevamo presentarlo a Firenze in questi giorni,Santini era particolarmente contento, era approdato a una casa editrice di livello nazionale, la Hobby & Work, addirittura aveva gia pronto il secondo romanzo con protagonista un vicec-commissario di polizia, il fioren-tino Magnani. “Tre farfalle d’argento” è ambientato nella Verona del 1944, ai tempi del processo contro Galeazzo Ciano e gli altri “traditori” del fascismo. Due delitti sconvolgono la città, le autorità temono che siano in qualche modo legati al processo, e per questo l’indagine viene affidata a un poliziotto dalle tante…ombre, ma che riuscirà a risolvere il caso.
Una storia piena di misteri che va a scavare nel passato, mescolando realtà e fantasia, tornano alla ribalta dei personaggi realmente esistiti, dei “fantasmi” a cui ridare tono e voce. Un thriller storico che testimonia la bravura di scrittore e di ricercatore di Roberto Santini.
Santini si era occupato di psicologia, era iscritto all’albo degli psicologi, ma principalmente si dedicava alla scuola e ai suoi piccoli alunni. Ricordo la presentazione alla Melbooke di “Notti di raso bianco”, c’era tutta la classe a fare il tifo per l’insegnante, rimasi un pò stupito nel vedere questo uomo che a prima vista poteva sembrare austero sciogliersi di fronte a questi bambini, e a loro volta questi ragazzini che facevano il tifo per il loro…scrittore di gialli.
“Maestro” di professione, “Maestro” nel creare storie piene di misteri, sempre ben scritte e appassionanti.Ci mancherà!
GIUSEPPE PREVITI