” BUONVINO TRA AMORE E MORTE” DI WALTER VELTRONI- MARSILIO 24.03.2023
24 Marzo 2023” DELITTO A VILLA ALBANI” DI RAFFAELE TOTARO- EDIZIONI ATELIER- 29.03.2023
29 Marzo 20234 gennaio 2021, scompaiono a Bolzano i coniugi Peter e Laura Neumair. Ne denuncia la scomparsa il giorno dopo il figlio B enno,30 anni, in apparenza gentile,
molto aperto e collaborativo, mentre invece nella realtà sta mettendo in opera vari depistaggi, mentendo e manipolando a tutto spiano, ricorrendo a molte bugie, sia ai parenti che ai giornalisti che agli inquirenti.Matteo Macuglia nel suo racconto parla della sua inchiesta, come inviato della trasmissione televisiva Quarto Grado, inchiesta che come tante altre è poi confluita nel materiale raccolto dalla Procura di Bolzano.
Il giornalista arriva nella città ai primi di gennaio, incontrerà più volte Benno Neumair e la sorella Madé, che vive e lavora in Germania, ma che si è precipitata a Bolzano non appena appresa la notizia della scomparsa dei genitori., e poi assisterà alla ricerca dei corpi e al successivo processo.
Una storia quindi assai brutta, difficile da interpretare e risolvere e del resto assai controverso sarà anche il dibattito tra pubblica accusa e avvocati difensori. La
vicenda ha v isto il disfacimento di una famiglia, la condanna all’ergastolo dell’assassino, del resto ben meritevole di ciò dopo essersi macchiato di un delitto tanto atroce, lo sforzo che dovrà fare Madé per ritrovare se stessa e il…resto del mondo, anche per difendere la reputazione e il ruolo dei genitori.
IL MALE DENTRO DI MATTEO MACUGLIA è un lungo racconto che ci narra una vicenda agghiacciante che coinvolge una famiglia, genitori e figli,, evidenziando il criminoso agire di uno di loro, colpevole di un delitto mostruoso, a danno dei suoi affetti più cari, proprio coloro che lo hanno messo al mondo..
Si è trattato di un caso di cronaca nera che ha fatto molto scalpore, l’omicidio dei coniugi Numair, stgrangolati dal proprio figlio Benno,
Un giornalista friulano, appunto Matteo Macuglia, ci racconta il fatto in maniera assai dettagliata, in un romanzo “verità”, IL MALE DENTRO.
L’omicidio di Peter Neumair e Laura Perselli, ad opera del figlio, è uno dei fatti più sconvolgenti nella storia criminale di Bolzano e che ben presto
assumerà la dimensione di un fatto di cronaca nera di portata nazionale. In verità ben presto i sospetti si erano addensati sulla figura del figlio Benno,
condannato poi all’ergastolo.MATTEO MACUGLIA , un giovane cronista udinese, inviato sul posto dalla trasmissione Quarto Grado, praticamente ha
seguito sul posto l’intera vicenda, raccogliendone poi tutti i particolari in un libro. IL MALE DENTRO, che non vuole essere solo il resoconto delle indagini
ma anche il racconto di chi fossero veramente Laura e Piero. Questo per riconoscere loro quel rispetto e quella dignità che il procedere contrioverso degli eventi poteva anche offuscare.
La vicenda viene perciò raccontata dal giovane inviato della trasmissione televisiva QUARTO GRADO, che vuole quindi fissare le sue impressioni sulla carta scritta anche per dimostrare che il giornalismo non è solo sensazionalismo.
Dal giorno in cui i coniugi furono uccisi non ci fu più pace per loro, con i continui depistaggi e le tante bugie dette dal figlio Benno, fino alla confessione finale.Questo romanzo vuole anche essere un atto riparatorio per la richiesta di giustizia avanzata in tutti questi mesi dalla figlia, che si è battuta per tutto
questo periodo, chiedendo a magistrati e carabinieri di non farsi fuorviare dalle affermazioni fatte dal fratello e anche di non abbandonare le ricerche dei corpi dei genitori.
IL MALE DENTRO,oltre che titolo del libro, è anche quello che >Benno prova dentro di sè, pur essendo cresciuto in una famiglia normalissima, c on due
genitori che dopo 30 anni di matrimonio si amavano ancora, e amavano i due figli, a cui tutto e di più veniva dato, anche a quel Benno i cui rapporti con loro
non erano buoni negli ultimi anni, per una difficile convivenza.
Una coppia normalissima, Piero e Laura, insegnanti in pensione, trent’anni di vita in comune, tanti viaggi anche all’estero con i ragazzi, Madé una bella
posizione in Germania, qualche cruccio invece da questo figlio, sempre ombroso e refrattario alle regole. Erano molto conosciuti in città, avevano insegnato
a tante generazioni. Eppure il male è…ceco, le storie criminose purtroppo possono coinvolgere chiunque.
Purtroppo il male si può annidare ovunque, anche tra le mura amiche. Quello di cui si parla nel libro è oltre tutto un caso particolare perché nel nostro Paese
è quasi impossibile trovare un duplice omicidio commesso a mani nude.
Al centro la personalità complessa e imprevedibile di questo Benno, che per quasi un mese è rimasto a piede libero, avendo così modo di poter inquinare o al-terare tutte le prove a suo carico, anche se con una personalità che si rivela sempre più border-line con i tanti errori commessi, con il tentativo di alterare le
prove. D’altra parte non va neppure taciuto il fatto che ci sono voluti tanti mesi per ritrovare i corpi delle vittime di cui l’assassino si era sbarazzato scaricandoli nell’Adige.
Chi non ha mai mollato è stata la sorella di Benno che, se lui è l’emblema del male, lei è l’emblema del bene, molto attaccata ai genitori, pur vivendo da tempo a Monaco dove lavora, è anche una persona corretta e “giusta”nel modo di comportarsi, e quindi giustamente molto considerata in famiglia.
Benno Neumair è stato condannato all’ergastolo, nonostante la difesa avesse invocato l’incapacità di intendere e di volere,per i giudici della
corte d’assise, pur tenendo conto che è affetto da un disturbo della persona, questo non ha però per loro influito sulla volontà di commettere un omicidio,
e d’altra parte nel corso del processo il giovane omicida non ha mai mostrato segni di pentimento.
Il nostro giornalista-autore racconta anche il suo rapporto con i fratelli Neumair,m Madé, pur vigile e protetta dagli altri familiari, ha sempre cercato un
buon rapporto con la stampa, mentre Benno, che pur lui aveva conosciuto dopo pochi giorni dal suo arrivo a Bolzano, faceva l’allegrone, dando subito l’im-
pressione che mentisse. Poi era troppo “furbo” nelle risposte, quasi a voler prevenire ogni domanda, a cui solo lui poteva rispondere ben sapendo cosa era
accaduto.E nel libro spicca questa capacità di voler adattare gli altri, carabinieri, giudici, giornalisti ai suoi disegni.
Quella che lui odiava, e anche temeva più di tutti, era la sorella, che sin dal giorno della scomparsa dei genitori aveva capito che lui mentiva, e lei si batterà
sino in fondo per difendere la reputazione di babbo e mamma dalle accuse del fratello.
Un “libro-verità” o ,se preferite, un “libro-documento” su una storia pazzesca ma purtroppo vera, che ha sconvolto Bolzano ma anche l’Italia tutta. E che dimostra che la realtà puo’benissimo superare la fantasia dei “gialli di carta”.
Importante sottolineare che a differenza della cronaca che si occupa per forza di cose delle persone vive e dei fatti che via via emergono, qui scrivendo questo
libro MACUGLIA riesce a dare il dovuto spazio alle figure delle vittime.
GIUSEPPE PREVITI