” RONDINI D’INVERNO ” di MAURIZIO DI GIOVANNI- EINAUDI
27 Luglio 2017” LA BAMBOLA DEL CISTERNINO” di DIEGO COLLAVERI – FRILLI EDITORI
15 Agosto 2017Una scoperta sensazionale a Pisa durante i lavori per riportare alla luce l’antico porto della città: nella stiva di un relitto romano viene trovata una antica
nave egizia dedicata a Iside. Una volta accertata l’autenticità del ritrovamento ci sarebbe da riconsiderare il legame fra il culto isiaco e l’impero ronano.
Il professor Fiesoli dell’università di Pisa contatta il famoso argheologo John Cartridge, il quale visto l’immane compito che l’aspetta ricorre all’aiuto dei
suoi fidatissimi e compentissimi amici nell’affrontare questa richiesta.
Questo ritrovamento se confermato nelle sue aspettative segnerebbe un avvenimento archeologico di portata universale, e quindi Cartridge si fa affiancare
dall’antropologa Michelle Valmont, che dovrà interpretare i simboli arcani, dal giovane archeologo Alessando Bertucelli, e da altri amici che si uniranno
via via, senza contare che nella parte finale della storia ritroveremo anche il commissario Biagini, protagonista di tante storie gialle “viareggine ” della
nostra autrice.
La faccenda infatti si presenta subito complicata, Cartridge e soci sospettano un inganno o qualcosa di non chiaro, oltre tutto scoprono che al centro della
vicenda c’è il miliardario Erik Reinb, capo di una setta,e al centro di un progetto che vuol portare la nave in Egitto, apparentemente per organizzare una
grande Mostra dedicata al culto di Iside,. Ma i nostri amici temono, conoscendo l’indole dell’uomo, che vi sia ben altro….
Elena Torre con Il mistero delle antiche rotte prosegue sulla via già tracciata con Il segreto dei custodi della fede, una serie di romanzi giallo-avventurosi
che potremmo far rientrare per gli amanti delle etichettature nei c.d. thriller archeologici. Una lotta contro il tempo di un gruppo di esperti di archelogia,
storia, antropologia, che si erano ritrovati a Viareggio per una vacanza serena in mare, quando invece dovranno occuparsi dei relitti delle navi romane
venute alla luce a Pisa durante degli scavi. Ma non sono le navi la parte principale del programma quanto il carico di una di esse.
La Torre ha costruito una trama che è uno sviluppo continuo di fatti, sensazioni, misteri, tanti e sorprendenti. I risultati, con una serie di varie connessioni
tra moderno e antico, tra realtà vissuta dai nostri personaggi e una realtà “immaginaria” che li riporta al passato, sono certamente interssanti e ricchi di
suspense.
Come detto una congrega di personaggi fa da corona al celebre archeologo John Cartridge per interpretare un evento archeologico che si rivela sempre più
misterioso.Cartridge si avvale di archeologhi, esperti di simbologia, esperti del passato, tutti necessari alla scoperta del segreto della nave egizia, ma princi-
palmente dei motivi che hanno spinto il miliardario Erik Rein, autentico genio del male, capo di una setta segrfeta, miliardario senza scrupoli, e che per la
sua sete di onnipotenza non esita a dare la caccia alla sua stessa stirpe.
Con una scrittura agile ed intensa l’autrice riesce a coniugare i temi del mistery a quelli della vita dei nostri potenziali….Indiana Jones.
Molto curata la ricostruzione degli aspetti storici sì da appagare anche i lettori più esigenti, ma di nuovo c’è tutta una storia densa di emozioni, di segreti,
di oscuri fatti, di personaggi o troppo razionali o al limite della follia, insomma possiamo parlare anche di un ben delineato thriller psicologico.
Queste le rotte che la Torre ci fa percorrere il che porta a una serie di curiosità e di scoperte. Da una parte il ritrovamento di un qualcosa che può cambiare
la storia, dall’altra l’acquisizione di un passato ricco di misteri con la prospettiva di un futuro che vuole oltrepassarde le conoscenze dell’uomo, come
“le colonne d’ercole” del tempo che fu.
Un romanzo che ci lascia con il fiato sospeso, anzi addirittura non c’è un finale, e questo può portare ognuno a delle considerazioni su rotte piene di dubbi
ma anche di curiosità. Ma del resto cosa è la storia se non la ricerca, l’accertamento, l’interpretazione di fatti, sogni, eventi ? Intento della nostra autrice è
di riportare sogni e pensieri delle varie epoche, si da arrivare a una immagine non stereotipata del nostro presente.
A differenza del primo libro della serie, dove i nostri protagonisti percorrevano la via Francigena, qua la nostra storia inizia in Italia per poi spostarsi in
Egitto attraverso antiche rotte che, in tempi ormai lontani, le navi percorrevano con i loro preziosi carichi.
Come si accennava all’inizio si può parlare anche di ” thriller archeoligico”, con una storia quindi legata a reperti di un nostro possibile lontano passato,
reperti che ci possono portare alla scoperta di un mondo totalmente nuovo, ms anche a un mondo che ci è assai vicino.
L’autrice, che in un tempo non lontano, scriveva gialli rigidamente classici, qui sembra invece voler lanciare una sfida al lettoire e forse anche a se stessa,
nel percorrere strade nuove e non per questo meno interessanti. Qui la storia del rest0 si occupa di delitti, poi l,a fantasia della scrittrice aggiunge un qual-
cosa dfi nuovo, nel nostro caso la nave egizia, per condurci in lidi più comuni,quasi a voler dire che molto spesso si va lontano da casa nostra quando non
ce ne sarebbe affatto bisogno,,,,
La Torre , viareggina doc, ha al suo attivo una diecina di romanzi, sembra dare in questa nuova serie libertà all’esigenza non tanto di raccontare delle
storie, quanto di fare partecipi gli altri alle proprie scoperte, ai propri sogni, alle proprie illusiuoni.
Viareggio, il Cairo, Pisa, Roma, Ginevra sono le tappe di questo viaggio intrapreso dai protagonisti già conosciuti ne ” Il segreto dei custodi della fede”. E’
un testo corale dove tutti sono necessari alla costruzione della storia,nessuno sovrasta gli altri. Vi sono poi intermezzi introspettivi, in corsivo, legati a delle
lettere in cui una dei personaggi racconta la sta storia che però è un po’la storia di tutti i protagonisti della vicenda.
Come nel libro precedente non c’è la soluzione del caso, interessa più scandagliare i recessi del genere umano, trovare le motivazioni per cui l’animo umanoi
arriva a certi comportamnti.
Come non parlare di thriller psicologico ?
GIUSEPPE PREVITI