” NOSTRA SIGNORA DEGLI ANELLI “- Racconti di Fantascienza- HOMO SCRIVENS ED.NI
9 Aprile 2019” UNO SPORCO LAVORO” DI BRUNO MORCHIO – GARZANTI
15 Aprile 2019Un’ondata di delitti terrificanti si sta abbattendo su Chicago. Quel che colpisce è che la città nel giro di pochi giorni vede comparire in luoghi diversi una testa mozzata,
dei manichini umani, oltretutto con dei cadaveri interi ma ricostruiti con pezzi di corpi umani, E questo e nella Chicago con i suoi quartieri più sofisticati e nella Chicago con le sue aree più periferiche e decadenti.
Poi lo scontro sempre più fatale e esclusivo tra due donne, Emily, medico legale, figlia di un poliziotto, e Greta una donna bellissima, indipendente, fiera di quel che fa !
Già uccide e poi prende pezzi dei corpi delle vittime per creare una sorta di mosaico che lei chiama “la sua opera d’arte”.
I suoi genitori tenevano molti animali che vivisezionavano, erano scienziati senza nessuno scrupolo, torturavano e sezionavano per i loro esperimenti un gran numero di queste povere bestie. Greta, la loro figlia, amava lavorare l’argilla, faceva delle statue, ma i suoi genitori glielo proibirono, allora arrivò un giorno in cui lei si ribellò. Divenuta grande e sempre crescendo il suo odio versi di loro ad un certo momento li fece sparire, cancellandone ogni traccia, per poi venire ad abitare in città con l’idea di attuare un suo progetto artistico…
Emily è figlia di un ex-poliziotto, e’ la cocchina del suo assistente, molto più anziano di lei, ma insieme, e con la benedizione del capitano Davids, formano una coppia perfetta e assai efficiente sul lavoro.
Ben presto la caccia all’assassino/a che continua a colpire senza pietà disseminando le sue….opere per Chicago, diventa una sfida personale tra le due donne…
IL MOSAICO è un romanzo inedito di LUCA BANDINI, scritto verso la metà degli anni ’90 e che ora vede la luce grazie a un atto di amore della moglie Sonia che lo ha ritrovato tra le sue carte e la casa editrice Atelier che lo ha pubblicato.
Questo era stato il primo libro scritto da Luca che stranamente non lo aveva mai voluto pubblicare.LUCA BANDINI nel panorama della letteratura gialla ha compiuto un tragitto di una diecina d’anni scrivendo vari romanzi, vincendo alcuni premi e lasciando un certo rimpianto perché avrebbe scritto sicuramente altre opere. Era molto bravo nel creare la giusta tensione al servizio di trame mai scontate, che sapevano sempre “prendere” il lettore. Scrittore versatile, non attaccato particolarmente a questo o quell’altro genere,semplicemente raccontava storie ben scritte, fortemente caratterizzate, sempre intense e rigorosamente lucide e venate di noir.
Non particolarmente fan del seriale, pur se in GIALLO FIORENTINO e UN CADAVERE AI RENAI aveva anche lui soggiaciuto al fascino del…commissario di polizia.
IL MOSAICO oltretutto è il primo romanzo che BANDINI aveva scritto ma francamente stupisce ancora oggi per la qualità della scrittura.Qui si era cimentato in una storiaall’americana, ambientata negli Stati Uniti, patria del giallo più “duro”, di tensione, rifuggendo alle consuete ambientazioni dei giallisti toscani degli anni novanta,vedi Montecatini e Viareggio. LUCA BANDINI non aveva avuto paura a guardare più lontano, a trovare ispirazione in quel genere tra pulp e horror che aveva tanti lettori e estimatori. Che poi non l’abbia pubblicato è relativo, va pure detto che nel giro di pochi anni si era del resto affermato come giallista di valore nazionale e crediamo che Il Mosaico avrebbe fatto la sua figura sin da allora.
Poco male, lo leggiamo ora questo testo che è a mezzavia tra il giallo classico (ci sono le vittime, l’assassino, le indagini) e il noir. Qui le motivazioni sia in chi commette i crimini sia in chi deve entrare nella sua mente per capire cosa lo fa agire così sono molto importanti. Va ricordato che è di quei tempi IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI(1991) e sul romanzo di Bandini una certa influenza la potrebbe pur avuta nel cercare una storia da raccontare, anche se la storia del serial Killer Hannibal
Lecter è molto diversa da quella sviluppata dal nostro, però l’idea del legame tra indagatore e colpevole a livello mentale è sempre di grande efficacia.
La nostra storia si svolge in una Chicago fredda, nevosa, ventosa, tutta l’atmosfera è livida, molte cose avvengono di notte. Un assassino seriale uccide e poi “strazia” i
corpi acconciandoli in modo macabro, ma con l’intento di creare dei singolari “mosaici” di carne umana.
La dottoressa Emily Twight, medico legale, collabora con la locale polizia, ma in questo caso è particolarmente colpita da queste sinistre “figure”, e ricostruendo il
cammino del killer intuisce cosa vuol far vedere l’assassino con le sue macabre esecuzioni, e tra colpevole e investigatore si arriva a instaurare uno strano rapporto di
interdipendenza quasi che all’una interessi il giudizio dell’altra….
Una vicenda da incubi, di cui soffrono l’assassino stesso, chi da la caccia, la città tutta.
Un romanzo anche d’azione, ma che non vi lascerà tranquilli sinché non l’avrete finito.
GIUSEPPE PREVITI