” LE DONNE DELLA RADIO” DI UMBERTO ALUNNI- PHOTOCITY.IT 21.10.2022
21 Ottobre 2022“SPORT MARKETING FORMULA” DI MAURIZIO LAUDICINO- DARIO FLACCOVIO EDITORE- 02-11-2022
2 Novembre 2022“Il noce dell’Alderga” è una serie di racconti dalla cui lettura impareremo come la grande storia come noi conosciamo dai mass media o dai libri o dalla
televisone finisca per far parte della vita quotidiana delle persone comuni.
Quello che succede intorno non è assolutamente insolito, anche se in teoria non ci riguarda personalmente, o almeno così pensiamo. Invece questa pre-
senza esterna, che potremmo definire la ” storia del mondo” ci riguarda e come,perché ci condiziona, ci fa pensare, difendere,agire,suscitare timore e
quindi tutta la nostra esistenza finisce per essere condizionata.
Più salde sono le nostre radici e più avremo modo di resistere. Un albero più ha basi solide e più ha modo di resistere alla tempesta
E appunto il romanzo di LUIBI BICCHI, si intitola IL NOCE DELL’ ALDERGA, ovvero un albero, un noce, che rappresenta chi siamo, che conserva la nostra
memoria, la nostra storia. E lo farà tramite i tredici racconti che ci diranno chi siamo stati noi., e saranno una testimonianza di quel che è stata la nostra vita,
la nostra quotidianità,la nostra storia. BIC CHI lo conosciamo principalmente come scrittore di gialli, è uno scrittore “seriale>”, da otto anni e più ci racconta
storie di provincia, protagonista un maresciallo dei carabinieri, Giulio Casati. Racconti di vita, dove cronaca, azion3,relazioni sociali e personali si convertono
in una serie di fatti e di personaggi che, alle prese con il crimine rivelano la vera natura umana.
Con LA NOCE DELL’ALDERGA ci troviamo difronte a tredici racconti, che naturalmente non possono avere il ritmo narrativo tipico del romanzo, con la dif-
ferenza che in poche pagine devono saper raccontare una storia, dandole un suo pieno significato. Una narrazione sempre densa e intensa, il saper “pescare”
nel passato per tramandare ricordi, episodi,fatti di una vita che fu. Il racconto visto quindi come lo strumento capace di lasciare la testimonianza di cose acca
dute, e che magari sparirebbero nell’aria, si perderebbero.Ecco quindi la possibilità per tutti , anche quelli che sono soli e che sarebbero inevitabilmente
nell’impossibilità di poter lasciare un’immagine di sè, di poter lasciare memoria di sè.
IL NOCE DELL’ALDERGA è un romanzo per raccontare, portandoci delle testimonianze della nostra storia. Storie del passato, rimaste però vive nella nostra esistenza, e desiderose appunto di essere scritte e lette. Un passato che del resto abbiamo vissuto noi stessi o che conserviamo nella nostra memoria, perchè
magari ce lo hanno raccontato quando eravamo bambini,
Si parte da un paese di poche anime, non vi vive quasi più nessuno, lo diresti un paese morto, svuotato, ma non è così, è pieno invece di ricordi,di immaginarie voci. di sussurrii, di sensazioni che sono poi la nostra memoria. Ma principalmente sono le voci che il vecchio Paride sente sotto il noce, voci
tra le quali spera di ascoltare quella dell’amata perduta. Voci, questo il senso del libro di Bicchi, che non vanno assolutamente perdute.
Tanti racconti, tanti ricordi,tanta nostalgia, magari rappresentano situazioni diverse, importante è che questi racconti ci siano, esistano,. sono loro che fanno
la nostra e la vostra storia.>
LUIGI BICCHI ci trasmette la voce dei nostri cari,, vuole con questi racconti che resti tra noi. che rammenti il loro cammino e sia benaugurante per il nostro.
La vita assume aspetti diversi, non sempre commendevoli,lo vediamo anche da queste storie, ma comunque ì giusto che tutto sia raccontato e tramandato.
La realtà dura della guerra, della povertà, del folle arricchimento di altri, ma quel che colpisce non è la storia in sè ma la ricostruzione quasi maniacale dei
tempi che furono, la nostalgia degli stessi, pur, ripetiamo, se non sempre cosa si racconta è da prendere a esempio. Ma tutti hanno voglia di raccontare,di
aprirsi, di vivere storie che magari si riveleranno solo illusioni. Vi sembrerà di leggere un qualcosa di già vissuto, sono tutte delle storie che sono poi …..la
“Vostra storia”.
Un romanzo di racconti legato alla storia del ventesimo secolo, tempi di guerra,tempi di boom economico,tempi di tangentopoli, tutto è inventato ma tutto
può essere vero, i fatti in sè possono essere realmente accaduti. >Ricordi familiari per lo più, una singolare ma riuscita mescolanza tra storie di città e di
campagna, di povertà se non addirittura miseria e di ricchezza. Colpisce molto anche il desiderio del…posto fisso, andava di moda moltti anni fa.
Certamente si toccano temi che visti oggi appaiono tante occasionj mancate, il boom economico, la globalizzazione, la lotta alla corruzione non stanno§
forse a dimostrare un cattivo uso delle risorse umane ?§
In LA NOCE DELL’ALDERGA serpeggia rabbia e delusione per aver perso una grande occasione come Italia, ma ci sono anche sentimenti di rabbia e di
compassione per i tanti finiti in miseria.
Il romanzo di LUIGI BICCHI ha una sua profondità che va citata ed apprezzata per il coraggio di dire certe cose, qui si raccontano delle vite, ma nella maggior parte vite mancate, deluse,sofferenti. Al di la di una prosa densa ma piacevole alla lettura, va comunque sottolineata una certa amarezza di fondo.
Tante storie, tanti potagonisti,, tante le scelte individuali, anche se l’autore sembra pensare che siano scelte per lo più imposte da altrui, governanti. arrivisti
clero, partiti, chi ne ha più ne metta. Molti i cattivi maestri, poi chiaramente il nostro è un popolo che ci mette del suo, siamo egoisti, individualisti, oppor-
tunisti, avidi e forse anche….indifferenti al nostro destino.
Per carità, il Bicchi non fa il moralista o il grillo parlante, ma ci racconta dei fatti, delle vicissetudini in cui si muovono i suoi personaggi. Personaggi a cui ci
si puo’affezionare , come Paride e Amaura, i bellissimi protagonisti del primo racconto che sublimano l’amore, mentre altri sono più disincantati che cattivi-
Libro molto attuale, non è soltanto poesia o nostalgia, si pensi all’ultimo racconto della raccolta, leggetelo e poi ditemi che non vi viene da pensare ai Riders,
vittime sacrificali dei nostri giorni.
LUIGI BICCHI