LE DONNE NEL GIALLO
7 Agosto 2010I PROFILI DEL NOIR:LUIGI BERNARDI
12 Settembre 2010“Noir”parola francese che significa nero, riferita a un genere della letteratura gialla rappresenta il lato più oscuro
della realtà, con una società che comincia a chiedersi la funzione delle sue Istituzioni e di che le impersona. E
le trame sono infatti rivelatrici del marcio che contamina la nostra vita pubblica e sociale. Se nel giallo lo scopo
di un libro è di raccontare e risolvere un crimine, nel noir il lettore è chiamato a riflettere sulla realtà che lo
circonda e ad analizzare questa società in cui vive.La soluzione del crimine passa quasi in secondo piano.
Se nel giallo spicca la figura dell’eroe, nel noir il protagonista è un anti-eroe.Nel giallo importante è la soluzione
che deve portare al ristabilimento dell’ordine, nel noir il finale è raramente consolatorio, nè il finale è necessario
che vi sia.
Per semplificare verrebbe da dire che nel giallo la storia è raccontata dai buoni,nel noir dai cattivi.
Importante poi nel noir è l’ambientazione, le città, le metropoli diventano protagoniste della storia, così come la
violenza, il degrado ambientale e morale. Una sorta di…trionfo della criminalità che ha avuto tra i suoi cantori
Ed McBain per New York, J.Ellroy per Los Angeles, Loriano Macchiavelli per Bologna, Jean-Claude Izzo per
Marsiglia.
Se queste sono considerazioni di carattere generale, che si possono adattare un pò ovunque, osserviamo più
da vicino il noir francese ricco di tanti nomi da Manchette a Malet, da Pagan a Helana a Quadruppani e tanti
altri ancora.
In contrapposizione al noir statunitense, quello francese a partire dagli anni ’30 tenderà in definitiva a privilegiare
contesti differenti e del resto ben diverse erano le tradizioni culturali e sociali. Il realismo appare meno definito
nel noir francese, più portato a far rivivere delle atmosfere che danno poi il tono alla narrazione e ai suoi personag-
gi. Nel pre-noir e poi nel noir se dapprima la città è lo sfondo prediletto poi si scaverà a fondo sulla provincia( i
registi d’oltralpe come gli scrittori diventeranno maestri nel raccontare tutto il marcio che infesta le cittadine
e le colonie).
Rispetto al noir americano, pur identiche nel pessimismo che le contraddistingue, le storie guardano
molto alle cause e ai riflessi sociali del crimine: ecco che i criminali, i personaggi negativi in genere sono
parto di una società più malata di loro e non i prototipi di una perversione soltanto di matrice individuale.
Una produzione letteraria e cinematografica quella francese che vuole fotografare il male di vivere. I contenuti
contengono una ambientazione spesso popolare, la descrizione del mondo della malavita e spesso degli
emarginati, la amara constatazione che esiste un mondo di persone destinate sempre a soccombere, ma
non certo per colpa loro, quanto di una società profondamente ingiusta.
Una atmosfera cupa segna il noir francese, ma sempre in un filone molto realistico e quindi ancora più
preoccupante, quale riflesso della società in cui si vive.
La stagione del noir è in Francia proseguita nel tempo, acquisendo sempre più rispetto e risonanza.
Da molte parti poi si è fatto osservare che il noir non può essere definito un genere, in quanto le
caratteristiche principali non sono tanto l’ambientazione e il conflitto, quanto il tono e l’umore.
Interessante è anche parlare dello studio di quello che in Francia è conosciuto con il nome di “polar”,
che deriverebbe dalla fusione di policier e noir, cioè si vuole così indicare un poliziesco tinto di noir.
In verità poliziesco e noir sono due cose diverse, la letteratura poliziesca non si identifica con il noir
e viceversa il noir con la poliziesca. Se si dà credito a questa fusione, il “polar”, va detto che può assomi-
gliare per certi versi al poliziesco, ma ne diverge per come affronta delitto e criminale. Nel poliziesco
i poliziotti sono onesti, coraggiosi, incorruttibili, nel polar ricevono lo stesso trattamento dei delinquenti.
E anche il delitto è visto in maniera diversa, nel poliziesco il lettore lo esamina in unisono con polizia
e investigatori, nel noir e nel polar l’indagine parte dal di dentro, dal punto di vista del criminale. E ci si
chiede per quali motivi e per quali risvolti psicologici è stao commesso un crimine, un delitto.
Va aggiunto che nel noir grande importanza è data a quello che un uomo pensa, sogna, desidera,immagina.
Ecco la differenza tra poliziesco e polar: pu partendo dagli stessi presupposti( un delitto, un investigatore,
un colpevole)i risultati saranno molto diversi. Nel primo caso si arriva alla scoperta del colpevole, al
trionfo dell’indagine e alla sua logicità, mentre nel noir si evidenzia la debolezza dell’intelligenza umana
e tutte le sue tragiche conseguenze. Il noir si è affermato mettendo in crisi la figura del poliziesco classico
e oltretutto è riduttivo limitarlo a un solo paese, perchè è un fenomeno globale che ha investito narrativa,
cinema,televisione e anche la musica.
In conclusione diremmo che impersonifica la “tragedia moderna” di un a società che ha smarrito il senso
del giusto, e il noir, non solo francese, riproduce a meraviglia tale situazione.
GIUSEPPE PREVITI