“EREDITA’CARAVAGGIO ” DI ALEX CONNOR – NEWTON COMPTON EDITORI
19 Maggio 2019KM.123 DI ANDREA CAMILLERI MONDADORI
20 Maggio 2019Protagonista un giovane studente universitario pistoiese, Jacopo Melani, che sta compiendo un periodo di tirocinio presso la soprintendenza archeologica di Firenze., quando il ritrovamento a Pistoia di antichi reperti, nel corso di lavori di scavo in una piazza del centro storico, lo porta a doversene occupare di persona in quanto viene incaricato di re-
pertarli l’ufficio di cui fa parte.
Ma prima ancora che questo lavoro inizi tutto viene bruscamente interrotto per l’assassinio del custode della sede dei beni culturali di Pistoia, che probabilmente aveva scoperto
qualcuno che stava rubando uno dei pezzi. Per la cronaca era stato il giovane Melani a trovare il cadavere.
Il ragazzo si farà coinvolgere molto emotivamente in questa brutta storia, per chiarire la quale bisognerà risalire alla Pistoia del 1300, finisce quando vi vivevano famiglie molto importanti, come del resto è testimoniato nel centro cittadino da alcuni grandi palazzi nobiliari. Questa Pistoia del passato si interseca con la storia dei nostri giorni. Melani intuisce che chi ha colpito cercava qualcosa certamente di valore, ma preso com’è dalla indagine finisce per distribuire simpatie distribuisce le sue simpatie non sempre azzec-cando le scelte e le strade da seguire. IL suo credo è comunque nel lavoro che compie e in chi lo compie, riuscendo alla fine a far venire a galla le vere intenzioni di chi lo circonda.
Debutta con Il nome perduto Guendalina Ginetti che per questo suo esordio nella letteratura di genere sceglie la forma del giallo storico,o quanto meno vi si ispira, ambientandolo nella sua città, Pistoia. E’ una storia che si svolge su due piani, la parte principale si svolge ai giorni nostri, nel centro storico della città, l’altra, in conseguenza
di ritrovamenti dovuti ad alcuni scavi, ci porta al 1300 quando le grandi famiglie pistoiesi erano tante e assi attive nel contribuire a fare la storia della città.
La storia prende un aspetto di giallo quando un delitto coinvolgerà il giovane Jacopo che capisce che la soluzione del caso sta in quegli antichi reperti e in chi ha voluto fare
sparire qualcosa.
Molti i personaggi che compaiono nella vicenda, uomini e donne.Di rilievo certamente la figura di Jacopo Melani, un po’ timido, un pò scontroso, certo molto curioso, con
un carattere alquanto ondeggiante, più che il padre che cerca di proteggerlo(sono rimasti soli dopo la morte della madre)saranno importanti per il suo carattere il professore
che gli deve dare la tesi e l’amico libraio, sono quelli che cercano di limare la sua improntitudine, che lo porta a volte a essere indisponente per la mania di giudicare gli altri.
Altro personaggio di rilievo il dott.Bonaiuti, a prima vista lo si considera un presuntuoso pieno di spocchia, poi si rivelerà di tutt’altra pasta e molto attaccato al ragazzo, al di
là delle apparenze.
Ci sono poi due figure femminili, una , più sfumata, è la madre di Jacopo, scomparsa da tempo, ma sempre presente nei ricordi del ragazzo e del padre, e la sua memoria è uno
sprone di vita per loro.
Poi c’è Anna, “timida e solitaria”, Jacopo ha solidarizzato subito con lei, forse sono un po’simili, è molto attaccata al lavoro ma anche lai ha un suo segreto. Segreto che non vi sveliamo ma che sottolinea la struttura portante del romanzo che sembra volerci dire che non esistono le persone perfette.
Al di là della vicenda in sè c’è anche una forte tirata verso tutto coloro, accademici, scienziati, scopritori che siano che si ritengono superiori alla normale e più giusta condotta delle umane genti. Qui i dubbi di Jacopo, al di là delle sue simpatie di parte…., avevano ben ragione di essere.
GIUSEPPE PREVITI