“LA PORTA SULLE TENEBRE” DI MASSIMO PIETROSELLI-MONDADORI
20 Aprile 2011“L’EMOZIONE DELLE STAGIONI”DI IGINO CANESTRI-DEL BUCCHIA EDITORE
24 Aprile 2011Nella Roma del 1875 la città se da una parte è ancora la reliquia per i nostalgici del regime papalino, dall’altra è la capitale del regno,fiore al-
l’occhiello per la nuova amministrazione, anche se non tutti hanno accolto i nuovi cambiamenti con favore e altri invece ne approfiterranno per arricchirsi.Nel frattempo avviene un omicidio in circostanze singolari.Nel cortile di un palazzo ormai abbandonato da anni,e per il popolino infestato da presenze oscure,viene rinvenuto un uomo con la gola tagliata, accanto gli hammo disegnato una stella.Forse un sacrificio propiziotario….Conosceremo così un a coppiua di poliziotti, il piemontese Archibugi e il romano verace Onorato Quadraccia c he saranno protagonisti di una doppia indagine.
Andiamo alla riscoperta di questo romanzo che nel 2005 si aggiudicò il Premio Tedeschi, Massimo Pietroselli ambienta questo suo “Il romanzo del diavolo”in una Roma fresca capitale d’Italia, e al centro di tante cupidigie per i cambiamenti ambientali che si stanno approntando. Ma intanto due omicidi interessano la polizia, un uomo trovato ucciso in un cortile e una donna ammazzata in casa sua.
E’un romanzo ricco di atmosfere che ti coinvolge, Pietroselli ha saputo costruite una storia intensa e crudele che oltre alla vicenda poliziesca ti avvince per l’uso di tanti personaggi, originali e di grande spessore e vitalità. Una storia che ti predne sin dalle prime righe e che ti immerge nella Roma del 19°secolo, facendola quasi rivivere sotto i nostri occhi.
Pietroselli sin da quello che era stato il suo approccio con il giallo storico dimostra di saper scrivere e di saper costruire delle buone trame, in un libro che si rivela una riuscita miscelanza tra antico e moderno, uno sguardo al passato con gli occhi oggi.Un viaggio avvincente nella Roma di fine Ottocento, certamente una Roma che non esiste più, ma le cui tracce sono ancoa ben visibili ai giorni nostri.
Protagonisti di questa storia due poliziotti abbastanza dissimili, il “buzzurro”venuto dal Nord, l’ispettore Archibugi e il trasteverino Quadraccia, un ex-sbirro papalino passato alla regia polizia.Il primo colpisce per la sua umanità, per questa metterà quasi a repentaglio la sua carriera, perchè convinto dell’innocenza di una povera disgraziata non esiteà a mettersi contro superiori e potenti. L’altro poliziotto è un uomo duro, senza troppi scrupoli abituato com’è ad avere a che fare con la peggiore teppaglia della capitale e quindi i suoiu metodi sono
tutt’altro che ortodossi.Ma è un buon investigatore,attaccato al suo mestiere.
Una curiosità da segnalare, alla prima stesura della trama(1998)il personaggio di Quadraccia non esisteva, Pietrosello lo ha aggiunto nel 2005 e gli portò fortuna con il Tedeschi.
Con la chiave del giallo il nostro autore approfitta per scandagliare sulla via di Roma capitale,mettendo a fuoco le cause politico-sociologiche della speculazione edilizia che tanti danni procurerà alla città.La complicità dei nobili romani,dei piemontesi e dei fascisti hanno distrutto una città e le conseguenze le paghiamo ancora oggi.
GIUSEPPE PREVITI