L’ITALIA RACCONTATA ATTRAVERSO I LIBRI GIALLI
13 Novembre 2014” LA SCUOLA PIU’ BELLA DEL MONDO” DI LUCA MINIERO
14 Novembre 2014Nel cinema in generale, forse in quello giallo in particolare, le musiche sono molto importanti, creano atmosfere, suspense, terrore, tensione, quindi la
figura del compositore è centrale al successo di un progetto, oggi vcgliamo ricordare un musicista e compositore quale Carlo Rustichelli, nato il 24
dicembre 1916 e scomparso il 13 novembre 2004.
Si era diplomato in pianoforte e composizione, si era dedicato ben presto alla musica per film iniziando nel lontano 1943 con Gli ultimi Filibustieri.
In seguito firmerà qualcosa come duecento e più colonne sonore, riuscendo sempre a comporre la musica adatta al tipo di film a cui era destinata,
fosse drammatica, fosse da commedia o da film comico.
Un incontro per lui molto fortunato per la simbiosi che si era creata tra di loro è stato quello con Pietro Germi: quasi tutte le pellicole dirette dal regista
veneto vedono le musiche di Rustichelli: In nome della legge, Il cammino della speranza, Il ferroviere, L’uomo di paglia, Signore & Signori, Il brigante di
Tacca di Lupo,Divorzio all’italiana, Sedotta e abbandonata, Le castagne sono buone, Alfredo, Alfredo.
Ovviamente Rustichelli ha collaborato anche con altri registi da Bertolucci a Pasolini, da Monicelli a Risi, da Carlo Lizzani a Mauro Bolognini, da Steno a
Florestano Vancini , etc.etc.
Ha composto musiche per spaghetti-western e televisione. Nel suo palmares due nastri d’argento per le musiche dei film L’uomo di paglia e L’ Armata Bran-
caleone.
Tornando alla collaborazione a Pietro Germi e entrando nel campo del giallo ricordiamo le musiche per il film Un maledetto imbroglio dove tra l’altra il
motivo principale della pellicola, Sinnò me moro, era cantato dalla figlia di Rustichelli, Alida Chelli.
Un maledetto imbroglio è un film del 1959 diretto e interpretato da Pietro Germi, il soggetto era una rielaborazione del celebre romanzo di Carlo Emilio
Gadda Quer pasticciaccio brutto de via Merulana.
Il film inizia con l’inquadratura della fontana di Piazza Farnese mentre in sottofondo si ascolta la canzone Sinnò me moro, scritta dallo stesso Gerrmi insieme
a Rustichelli,e cantata dalla Chelli. Questa canzone, il suo motivo introducono subito lo spettatore nell’ambiente popolano della capitale e fa capire che assi-
steremo a un dramma sentimentale di sangue e di passione. Poi una musica di sfondo alla successiva scena che si svolge all’interno di un palazzo dove tanta
gente si assomma e urla per le scale, riproponendo in maniera grottesca ” er pasticciaccio”, cioè l’imbroglio del romanzo di Gadda.
Come si vede , e poi lo si nota in tutto il film, anche la musica può contribuire in misura notevole al suo successo e alla sua comprensione. E in questo Rusti-
chelli era Maestro !
GIUSEPPE PREVITI