IL FATTO DEL GIORNO: AGATHA CHRISTIE E IL MISTERO DELLA SUA SCOMPARSA
3 Dicembre 2014IL PERSONAGGIO DEL GIORNO: PIETRO GERMI
6 Dicembre 2014Cornell George Hopley-Woolrich era nato a New York il 4 dicembre 19o3 per morirvi il 25 settembre 1968. Ma forse vi è più noto come Cornell Woolrich,
uno dei più grandi esponenti del noir statunitense, un vero maestro nell’arte del suspense. La sua produzione letteraria fu numerosissima, una trentina i
libri da lui pubblicati, ma ci furono anche moltissimi racconti, disseminati tra antologie, riviste, supplementi dei giornali. Va compresa ovviamente
tutta l’attività che lui esplicava anche con gli pseudonimi di William Irish e George Hopley.
Come la detective story ha avuto i suoi cantori, così il noir ha uno dei suoi autori più leggendari in Cornell Woolrich, e del rest lui usò molto il titolo nero
(black) in molti dei suoi romanzi come La sposa in nero, L’alibi nero, Appuntamento in nero. Woolrich ormai noto come scrittore fu poi chiamato a Holly-
wood dove dalle sue opere furono tratti una ventina di film, diretti da grandi registi come Robert Siodmak, John Farrow, Alfred Hitchcock.
Woolrich era maestro nel miscelare la paura e la suspense, sapeva come creare un clima angoscioso che del resto coincideva con i suoi tormenti personali.
Non prediligeva il giallo classico, non toccava detective e poliziotti, i suoi personaggi sono sempre dei personaggi fragili, ansiosi , ossessionati da paure e
da minacce, mai lui userà detective o poliziotti o vorrà vedere la storia dalla loro parte. I suoi protagonisti li pescava tra la gente comune, tra i piccoli
criminali o tra i malati di mente. La vita di queste persone è spesso dominata dal caso, gli avvenimenti più banali possono trasformarsi in un dramma, la
morte è dietro l’angolo.
Woolrich ebbe moltissimi lettori, molte sue opere furono trasformate in film di successo, ma ciò non impedì che fosse considerato un autore ” maledetto”.
Tutta la sua vita del resto era stata piena di contraddizioni, omosessuale represso si era sposato nel 1929 ma ovviamente il matrimonio era ben presto fallito. Su
lui una grande influenza la ebbe la madre con cui lui poi tornò a vivere. Ma sempre in preda ai suoi tormenti e alle sue inquietitudini. Rifuggiva dal bel
mondo hollywoodiano, viveva la sua vita secondo le sue pulsioni, pur se cercava sempre di rimanere nell’ombra, odiava di finire sotto i riflettori.
Erano ovviamente altri tempi, certi esibizionismi dei nostri giorni allora non erano concepibili, e poi lui con quel suo sguardo allucinato e sofferente
testimoniava ancle la difficoltà di vivere la sua diversità. E del resto non è mai apparso nelle rubriche scandalistiche. Solo e abbandonato da tutti ha
finito per vivere una vita estremamente difficile e solitaria, la madre era morta, gli era stata amputata una gamba, in preda all’alcol, viveva recluso in una stanza
d’albergo e quando morì nel 1968 ben pochi se ne accorsero. Strano destino per chi aveva scritto e quindi lasciato opere indimenticabili. Di lui fu detto:
“La scrittura di Cornell Woolrich è lacerante come un urlo nella notte”. Molte delle sue storie si svolgono di resto di notte. Alla serie nera che citavamo all’inizio
appartengono molti dei suoi libri migliori, tra i film ricordiamo La finestra sul cortile-
In Italia fu pubblicato e ne I Gialli Mondadori e ne I classici del Giallo Mondadori.
GIUSEPPE PREVITI