IL PERSONAGGIO DEL GIORNO: DANIELE D’ANZA
20 Aprile 2015” TODO MODO” DI ELIO PETRI
22 Aprile 2015EZIO D’ERRICO: nato a Agrigento il 5.7.1892 muore a Roma il 21.4.1972. Con Augusto De Angelis è considerato il maggio scrittore di gialli nel periodo tra le due grandi guerre. Tra il 1936 e il 1947 scrive 20 romanzi, meritandosi l’appellativo di Simenon italiano, anche perché aveva creato il commissario Richard della Suretè
di Parigi.
Ezio D’Errico era un pittore e drammaturgo oltre che uno scrittore di fama, ma morì dimenticato colpevolmente da tutti. Era stato autori di gialli pubblicati dalla
Mondadori, aveva firmato testi teatrali rappresentati anche all’estero, era stato anche uno dei primi pittori astrattisti d’Italia. Un personaggio quindi importante,
un artista che avrebbe meritato ben altra fama.Nato in Sicilia era emigrato a Parigi, dove aveva tentato la carriera di pittore e dove aveva conosciuto artisti di gran
nome. Poi tornerà in Italia dove insegnerà disegno a Torino, quindi lo troviamo in Russia dove incontrerà lo zar. Torna in Italia per dare la caccia ai briganti in Ca-
labria, vive a Napoli. Dirige una rivista di grande rinomanza , comincia a scrivere iniziando da una serie di racconti e poi pubblicando una ventina di romanzi gialli,
mentre nel frattempo si affermava come scrittore di giallo. Ezio D’Errico canta l’inquietitudune che mette in crisi la scienza della deduzione, invece che alla logica ci
si affida all’intuizione. D’Errico si atteggiava molto a Simenon, del resto il personaggio da lui creato, l’ispettore Richard, conduce le sue indagini in una Parigi ghiaccia
ma anche popolare, spontanea. D’Errico fu anche commdiografo di successo, Strehler metterà in scena una sua opera.
Nel 1936 aveva iniziato la carriera di scrittore di romanzi polizieschi, il suo primo fu Qualcuno ha bussato alla porta. Nel 1947 scrisse il ventesimo romanzo della serie
del commissario Richard, ma improvvisamente ripudiò tutti i suoi rimanzi, divenne il direttore di Crimen per poi dedicarsi al teatro, divenendo un autore di spicco
del teatro d’avanguardia, pubblicò dieci testi il c.d. Teatro dell’Assurdo. Otterrà molto successo specialmente all’estero.
Tornando ai romanzi gialli si differenziò da De Angelis ambientando i suoi romanzi a Parigi, evitando così di avere noie con la censura molti limitativa per le storie
ambientate in Italia. Prese ad esempio Simenon e creò il suo personaggio, l’ispettore Richard, che ebbe fortuna anche perché comparve nel momento in cui Simenon
aveva abbandonato Maigret. Similmente a questi Richard era di aspetto imponente, incuteva rispetto e timore, lo caratterizzava una risata nun po’sguaiata.
Tanti i personaggi creati da D’Errico, sempre ispirati a qualcuno famoso, ma più di tutti si ricorda questo Richard che con la sua simpatia conquista un po’ tutti e
gode assai quando si parla di lui, a differenza dello schivo De Vincenzi di De Angelis.
Scrisse anche delle belle novelle.
LUIGI PISTILLI: nato a Grosseto il 19 luglio 1929 muore a Milano il 21 aprile 1996. Attore di teatro di buon livello si dedicò anche al cinema comparendo in
molti spaghetti-western, lavorando con Sergio Leone. Recitò anche nei gialli, ricordiamo Reazione a catena di Mario Bava e La piovra 5. In televisione comparve
nella serie del Tenente Sheridan La Dama di picche. Sempre nel cinema girò anche molti polizziotteschi.
GIUSEPPE PREVITI