IL PERSONAGGIO DEL GIORNO: ANGELA GIUSSANI
12 Febbraio 2015” IL FILM DEL GIORNO : GILDA
15 Febbraio 2015GEORGES SIMENON: il 13 febbraio 19o3 nasce a Liegi lo scrittore belga di lingua francese Georges Simenon che morirà a Losanna il 4 settrembre 1989.
E’ stato uno degli scrittori più prolifici nella staria della letteratura con numeri da ” record “. 450 i romanzi scritti, 103 quelli dedicati a Maigret( 75 romanzi
e 28 raccon ti), 117 romanzi psicologici. Oltre 700 milioni i libri venduti, 58 ma s le lingue in cui è stato tradotto, 44 le nazioni in cui è stato pubblicato, 50 i film
tratti dai suoi ma se consideriamo le riduzioni yelevisive arriviamo a 200 film, quasi 3ooo tra articoli e reportage. Ha pubblicato con diversi pseudonimi, 37 per
l’esattezza. La sua opera ha intrecciato diversi generi letterari, dal romanzo d’appendice al romanzo popolaee, dal noir al romanzo psicologico, ma la sua fama
è senza dubbio legata al personaggio del commissario Jules Maigret.
Iniziò a scrivere giovanissimo a Liegi come giornalista, poi si trasferì a Psrigi dove scriveva molto, soprattutto di narrativa popolare, ma negli anni trenta
sarà la pubblicazione di Maigret a renderlo in breve tempo celebre e famoso, contrassegnando anche la sua figura di scrittore, pur se alla fine la produzione
poliziesca sia minoritaria nella sua opera.
Del resto fu un uomo conosciuto soprattutto per la sua notorietà, per lui si è sempre parlato solo di cifre, record e certe dissolutezze del suo carattere, come se
lo scrittore non contasse.Di lui si è detto che è vissuto all’insegna dell’eccesso, ma la verità è che la sua personalità era straordinaria e la sua produzione così am-
pia da andare oltre un mero elenco di nomi, di date, di dati, di avvenimenti.
Rilasciò nella sua vita molte interviste, lasciò una gran mole di scritti autobiografici, quindi fu assai abile nel proiettare la propria immagine verso il pubbkico.
E lasciò che circolassero molte voci, molte menzogne, ma principalmete si occupò di alimentare la propria leggenda. Una cosa è sicura se studiamo bene la
sua vita e le sue opere, non si possono separare l’uomo Georges dallo scrittore Simenon.
Georges Simenon ebbe vita lunga e complessa, quattro i paesi dove vissem Belgio, Francia, America e Svizzera, quattro le donne che veramente contarono
al di la della leggenda che parla di migliaia di prede: la madre, e le tre compagne della sua vita.
Nel 1972 con Maigret e il signor Charles lo scrittore annunciò il suo ritiro e si affidò ai ” dettati” incisi su nastri magnetici. Il suicidio della figlia Marie-Jo
nel 1978 lo portò a scivere Memorie intime.
Quanto al suo stile letterario era asciutto e semplice, era un buon psicologo affrontando sempre vicende dal profilo profondamente umano. Non descrisse
mai con enfasi e toni favolistici i suoi personaggi, tratteggiava piccoli uomini alle prese con le traversie della vita, tutto nelle ssue opere è dura realtà.
Con le inchieste del commissario Maigret più che all’inchiesta poliziesca si dedica a tracciare suggestivi ritratti psicologici evocando assai efficacemente le
atmosfere parigine e quelle della provincia francese. Il lavoro del commissario tende a ricostruire la verità umana, partendo dalle motivazioni che hanno
causato l’atto criminoso e il dramma, ricercando nel contempo le prove per acciuffare il colpevole.
Con Simenon e con Maigret si arriva a una svolta nel genere giallo, cioè si passa dalla domanda su chi sia stato il colpevole (su cui si basava il romanzo giallo
classico) alla domanda del perché è successo, del come. E quindi Simenon non è interessato a un meccanismo perfetto che porti alla soluzione dell’enigma,
lui vuole racontare una vicenda umana, inquinata sì da un delitto, ma il lavoro del poliziotto per arrivare alla verità evidenzia che il dramma non è solo della
vittima ma anche dell’assassino.
ACCADDE OGGI:fu un criminae statunitense, a capo di una banda specializzata nel rapinare banche, treni, diliegenze. dando anche alla sua opera una
vaga connotazione politica, divenendo il beniamino della gente del Sud. La sua prima rapina a una banca avvenne il 13 febbraio 1847.
KIM NOVAK: nata a Chicago il 13 febbraio 1933, dopo inizi come modella, arriva al mondo del cinema, divenendo ben presto una star di prima grandez-
za interpretando film drammatici e commedie, da L’uomo dal braccio d’oro a Una strega in paradiso, da Pal Joey a Noi due sconosciuti. Ma il film che
la lancia definitivamente è La donna che visse due volte (Vertigo) uno dei capolavori di Hitccock, in cui interpreta il doppio ruolo di Madeleine/Judy.Poi
la sua carriera conoscerà una brusca frenata, tra gli anni settanta e ottanta sempre più rare le presenze sul grande schermo, ricordiamo un giallo tratto
da un romanzo di Agatha Christie, Assassinio allo specchio (198o) in cui rivaleggia con Elizabeth Taylor.
MARTIN BALSAM: nato il 4 nombre 1919 a New York muore il 13 febbraio 1996 a Roma. Attore di grande spessore,,iniziò da allievo dell’Actors
Studio diretto da Elia Kazan e Lee Strasberg, ha lavorato moltissimo per cinema e televisione. Ha lavorato in Psyco, Il promontorio della paura
(presente anche nel remake con De Niro), Il colpo della metrpopolitana.Ha lavorato moltissimo anche in Italia con registi come Damiano Damiani,
Mauro Bolognini, Nelo Risi, Alberto De Martino, E.G.Castellari, Fernando Di Leo, Domenico Paollla, Tonino Valeri.
GIUSEPPE PREVITI