IL PERSONAGGIO DEL GIORNO: CAROLINA INVERNIZIO
27 Novembre 2014IL PERSONAGGIO DEL GIORNO: CARY GRANT
29 Novembre 2014Vi sono attori o attrici che magari non raggiungeranno mai il massimo delle vette, però restano impressi nella memoria dello spettatore anche
perché sarebbe riduttivo chiamarli caratteristi, diciamo che spesso più che protagonisti sono stati spesso degli ottimi co-protagonisti.
Oggi vogliamo ricordare Gloria Grahame nata a Los Angeles il 28 novembre 1923 e scomparsa a New York il 5 ottobre 1981. Attrice di buon
rilievo, ha al suo attivo un Oscar come attrice non protagonista ne Il bruto e la bella, anno 1953.
Era figlia di una nota attrice, calcò lei stessa con successo i palcoscenici di Broadway. Nel 1944 approdò a Hollywood con un contratto in esclu-
siva per la Metro Goldwyn Mayer e presto si fece notare per i capelli biondi e lo sguardo sensuale, quindi adatta ai ruoli di donna fatale o di
donna del Capo nei film polizieschi. Ma con il suo fascino apparentemente…perverso sapeva irretire anche un ….buono per natura come James
Stewart nel celebre film di Frank Capra, La vita è meravigliosa.
Aveva sposato il regista Nicholas Ray che la lanciò in un noir che al suo tempo fu molto apprezzato, Il diritto di uccidere(1950). Fu l’inizio del suo
periodo migliore, specializzandosi nel ruolo della donna ” cattiva”, aveva un temperamento portato al drammatico, anche se poi a volte riusciva
a redimersi.
Ottenuto l’Oscar con Il bruto e la bella, la ritroviamo nel ruolo della bellissima Angela ne Il più grande spettacolo del mondo. Poi torna ai ruoli
della donna ambigua e tormentata Irene in So che mi ucciderai. Forse poi ci offrì la sua interpretazione più profonda, Debbie, una prostituta
che si innamora di un poliziotto, Glenn Ford, e paga cara questa passione perché verrà punita da un violento Lee Marvin nei panni di un gangster
psicopatico che le sfigurerà il viso: il film era Il grande caldo di Fritz Lang (1953). L’anno dopo lo stesso Lang la diresse in La bestia umana, rifaci-
mento di un film girato in Francia da Jean Renoir con la Simone Simon protagonista. Poi partecipò a La tela del regno di Vincent Minnelli e tornò
a un vecchio amore, il musical, con Oklahoma.
La sua carriera negli anni sessanta e settanta cala progressivamente, lavora anche per la televisione, ma problemi di vario tipo, anche di salute,
la frenano progressivamente, e morirà abbastanza giovane a cinquantotto anni.
GIUSEPPE PREVITI