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8 Maggio 2015HENRY HOWARD HOLMES: era nato a Glimanton il 16 maggio 1861, fu impiccato a Filadelfia il 7 maggio 1896 perché venne considerato un assassino
seriale, pur se le condanna riguardò un solo crimine anche se in realtà venne sospettato per 200 morti, con certezza gliene attribuirono 27. Fu uno spie-
tato assassino seriale, secondo i criminologi fu l’assassino più folle e depravato di tutto l’Ottocento. Abitava in un castello nel centro di Chicago, che si
rivelò un vero e proprio luogo di torture e qui sono state ritrovati i resti di 27 persone. Mentre era in carcere scrisse la sua autobiografia, dichiarando di
aver commesso 133 omicidi, ma poi dichiarò di aver mentito per farsi pubblicità e guadagnare più soldi.Nemmeno vi è certezza sull’operato della polizia,
quando perquisirono il castello si parlò del ritrovamento di 15o scheletri, ma la cifra reale non è mai stata conosciuta.
H.H.Holmes aveva avuto un’infanzia normale, si sa soltanto che torturava gli animali. Sognava di fare il dottore ma per irregolarità amministrative fu
espulso dalla scuola. Poi si trasferì nei pressi di Chicago e cambiò nome, appunto da Herman Webster Mudgett a Henry Howard Holmes.
I primi tre omicidi furono per denaro, una donna e una coppia di anziani, proprietari di una farmacia, dove lui faceva l’aiutante e di cui si appropriò.
Con i soldi delle sue frodi si fece costruire un enorme edificio a tre piani, al piano terra abitazione e farmacia, ai piani superiori erano invece delle
vere e proprie camere di tortura, labirinti, passaggi segreti, camere a gas, in cantina un forno crematorio e una piscina piena di acido.
Tra il 1892 e il 1894 eliminò persone a diecine, amici, conoscenti, clienti, fidanzate, visitatori, molte volte li scarnificava e poi vendeva gli scheletri alle
università, altre volte bruciava i corpi e li scioglieva nell’acido. Frodava anche le assicurazioni intascando i premi su molte delle vittime. Holmes si era
dato alla fuga ma poi venne arrestato a Boston nel 1894 mentre cercava di fuggire in Europa.
Per gli assassini commessi e per le frodi assicurative gli fu inflitta la pena di morte. Il castello scomparve nel tempo, vi furono vari incendi, spesso
dolosi e appiccati per vendetta dai parenti delle vittime.
Fu impiccato il 7 maggio 1896.
GIUSEPPE PREVITI